Il paesaggio è prodotto dalle relazioni stabilite nel tempo tra l’ambiente fisico, le società insediate e i loro sistemi di valori. L’idea moderna di paesaggio come costrutto culturalmente complesso (Cosgrove 1984), prodotto dall’interazione tra fattori naturali e umani, permette di superare l’antica contrapposizione tra Kulturlandschaft (paesaggio culturale, costruito dall’uomo) e Naturlandschaft (paesaggio naturale) (Schlüter, 1908; Sauer, 1925). L’espressione “paesaggio culturale” passa ad esprimere ciò che si distingue per il suo elevato valore culturale, riconosciuto e condiviso da ampi strati della popolazione. Un esempio di questo nuovo significato è la categoria “cultural landscapes”, impiegata dall’Unesco fin dal 1992 per definire il terzo tipo di beni della “World Heritage List”. Il valore culturale più elevato distingue, in questo caso, un paesaggio culturale da un contesto di minor valore, o addirittura portatore di valori negativi.
Tuttavia il significato dell’espressione “paesaggio culturale” può essere estesa - ed è così che intendiamo impiegarla in questo progetto - in un senso più ampio, ad indicare cioè tutti quei valori culturali, reali o potenziali, incorporati in ogni paesaggio, non solo in quelli eccezionali (outstanding value), ma in tutti i paesaggi urbani o rurali, centrali o marginali, della vita quotidiana e “degradati”, dei quali la Convenzione Europea del Paesaggio ci invita ad occuparci.
Inteso in questo senso il valore culturale del paesaggio è un elemento decisivo per il benessere delle popolazioni e la qualità del territorio, e un importante driver di sviluppo sociale ed economico (heritage led development, turismo culturale, ecc.), che diventa ambito di indagine scientifica e di azione progettuale a diverse scale, con il contributo di diverse discipline, in stretta relazione alla vita delle popolazioni insediate.
È in questo quadro - nel quale si intrecciano questioni legate alle trasformazioni territoriali, all’heritage, alla fruizione e alla valorizzazione dei luoghi, alle percezioni e ai valori attribuiti dalle popolazioni - che si colloca il tema generale di indagine di CULTLAND.
Il tema generale di ricerca si declina secondo alcuni filoni:
Conoscenza, comunicazione e gestione delle trasformazioni della città storica e del paesaggio agrario storico;
Strategie per la conoscenza, conservazione, valorizzazione del paesaggio nel rapporto tra tutela dei beni paesaggistici, pianificazione paesaggistica e progetto di territorio;
Interventi di riqualificazione delle aree compromesse o degradate per la creazione di nuovi valori paesaggistici coerenti e integrati;
Progettazione di Heritage led local development;
Conservazione e valorizzazione di architetture e paesaggi rurali;
Progettazione dei paesaggi del turismo culturale e inclusivo;
Percezione, sensibilizzazione ed educazione al paesaggio, partecipazione della popolazione allo sviluppo locale;
Impiego delle ICT nella conoscenza e nel progetto del paesaggio.
ll nome dell’unità di ricerca, “Paesaggi culturali”, rimanda alla volontà di contribuire ad una cultura europea del paesaggio, indirizzata alla responsabilità della cura dei territori condivisa tra cittadini, istituzioni, attori economici, professioni. Lentezza, esperienza, interazione si pongono come parole chiave per la conoscenza, la fruizione e la valorizzazione dei paesaggi culturali proponendo modelli di relazione con il territorio alternativi a quelli dello sfruttamento e del consumo.
Indirizzo:
Università Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del progetto Venezia, Santa Croce 191, Tolentini
Periodo di attività:
(novembre 8, 2023 - )