Il mondo sta affrontando crescenti richieste di protezione dell'ambiente. Regionale, nazionale, sovranazionale (all'interno dell'UE) e le politiche internazionali sono sempre più guidate, in varia misura, da preoccupazioni ambientali. Queste preoccupazioni includono la protezione dell'ecosistema globale e del benessere delle generazioni future, per citare due tratti innovativi che caratterizzano il nuovo testo di Articolo 9 della Costituzione Italiana, come modificato quest'anno. È in questo contesto che va considerata la protezione delle coste. Da un lato, questo è un argomento importante e problematico. Dall'altro, lo stato generale delle coste, il loro quadro giuridico e le politiche pubbliche sono ntegralmente correlate. Tuttavia, in Italia i dibattiti pubblici li trattano separatamente. Il sistema costiero è importante – geograficamente, socialmente e legalmente – ma vulnerabile. Dal punto di vista geografico, lo è propria natura lo spazio più suscettibile al cambiamento in conseguenza di fattori naturali come maree, onde e venti. È anche uno spazio influenzato dalla condotta umana. Storicamente, le coste sono sempre state aree privilegiate di fruizione sociale ed economica. Questo è evidente in Italia, che ha circa 7600 chilometri di coste naturali, affiancate da altri 700 chilometri di coste artificiali costa. Inoltre, il rapporto tra costa e superficie totale in Italia è secondo solo a quello della Grecia e almeno alla metà della costa
le aree sono balneabili e sono, quindi, potenzialmente suscettibili di usi legati al turismo accanto ad altri usi, come ad es quelli di carattere industriale. Infine, le aree costiere sono giuridicamente rilevanti proprio perché suscettibili di avere usi diversi, oltre all'esistenza della proprietà sia pubblica che privata. Ma le zone costiere sono vulnerabili, anche in conseguenza di condotta umana, compresa la costruzione di case (e muri per proteggerle) vicino alle coste, la raccolta di sabbia e ghiaia sia dalle coste che dai fiumi, e l'uso indiscriminato delle spiagge per il turismo. Più di recente, le zone costiere hanno sofferto del
conseguenze del cambiamento climatico. Mentre il 20° secolo è stato caratterizzato dall'avanzata del litorale, il 21° secolo lo è caratterizzato da un arretramento del litorale causato da una crescente erosione. In questo senso, le coste sono un terreno privilegiato per gli obiettivi di sostenibilità, sia ambientale che economica e sociale, anche in vista del benessere delle generazioni future.