Da un lato il progetto le indaga in quanto “reperti”, ovvero manufatti che sono l’esito di capacità produttive artigianali oggi quasi dimenticate, derivate in gran parte da saperi ed esperienze locali, nonché testimoni della vita sociale e produttiva del passato: si tratta di componenti del patrimonio culturale o dell’eredità culturale, spesso non tutelati e valorizzati. Dall’altro, si propone di suggerire criteri per la progettazione e la realizzazione di nuove insegne, attraverso l’uso di materiali e sistemi progettuali che rinnovino in chiave contemporanea i valori del passato. Il progetto si articola dunque lungo due linee principali. Una relativa all’individuazione di criteri e indirizzi normativi per la tutela e la valorizzazione delle insegne antiche, l’altra relativa all'individuazione delle modalità e dei criteri normativi per la produzione di nuovi manufatti, nonché all’individuazione delle condizioni che ne consentano una compresenza in ambito urbano che valorizzi entrambe. La ricerca riguarderà i centri storici nella Regione Veneto, ma dimostrerà la replicabilità del modello di indagine in altri centri urbani in Italia così come all’estero, attraverso la comparazione con il caso studio della città di Aveiro. Il progetto prevede: 2 assegni, 1 borsa di animazione, 1 borsa di fellowship visiting, 2 mobilità transnazionali, 1 storytelling.