Il progetto mira a definire strategie e azioni di cura della città per migliorare il benessere di chi abita ai margini di siti patrimoniali.
L’attenzione si concentra sulle aree urbane che perimetrano città patrimonio UNESCO, per indagarle a partire da assunti teorici e
operativi del progetto urbano e del paesaggio, con la consapevolezza che i luoghi del nostro abitare, per far fronte alle emergenze
ambientali e di salute pubblica, debbano saper integrare risorse patrimoniali, culturali e naturali.
I paesaggi urbani storici registrano una buona qualità della vita in relazione alla molteplicità di condizioni fisiche e ambientali, sociali,
culturali ed economiche, che hanno raggiunto nella stratificazione particolari condizioni di sicurezza e sostenibilità. D’altra parte, la
recente pandemia ha messo ancora più in evidenza i limiti del modello di sviluppo delle nostre città e con il PNRR si richiama la
necessità di nuovi paradigmi che puntino sulle capacità di resilienza urbana. Questi obiettivi richiedono anche strategie di
adattamento degli insediamenti storici attraverso sistemi spaziali e infrastrutturali attivi, maggiormente integrati con le aree naturali
e con le strutture paesaggistiche di valore patrimoniale. Sono soprattutto le aree al margine dei siti patrimoniali a richiedere
adeguati progetti di cura che superino gli effetti della monocultura turistica, per attivare strategie multifunzionali, capaci di rendere
gli spazi adattivi, di accogliere la variazione nel tempo e integrare le varie diversità: biologica, culturale e colturale.
L’obiettivo primario della ricerca è delineare terapie integrate per una cura e manutenzione attiva in territori al margine delle città
patrimonio, a partire dagli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (obiettivi 3-salute e benessere; 11-città e comunità
sostenibile; 15-la vita sulla terra) in rapporto alle raccomandazioni UNESCO per il Paesaggio Urbano Storico e nella prospettiva di una
qualità della vita come espresso anche dalla visione dell’Healthy Cities dell’OMS.
A tal fine si propone di sviluppare un documento di indirizzo integrato di riqualificazione, adattamento e infrastrutturazione del
benessere, capace di offrire uno strumento per superare le criticità e attivare azioni condivise di amministrazione, tutela e cura del
paesaggio urbano. I contesti storici al margine di importanti siti patrimoniali possono inoltre attivare un confronto utile a integrare le
strategie di riqualificazione ambientale con quelle urbane, di cura delle persone e del loro habitat. Si prendono a tal fine in esame gli
ambiti degradati da quei sistemi monoculturali o da specifici brand territoriali uniformanti, spesso esito di immaginari estranei ai
contesti, alle loro tradizioni e a una capacità di innovazione sostenibile.
In questo quadro si delinea il rapporto tra le tre unità operative che mira a rafforzare la collaborazione tra Università ed Enti di
ricerca, nello specifico tra IUAV, UNIFI e CNR.