Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il CdS ha l'obiettivo di formare una figura intellettuale e professionale capace di precorrere il cambiamento della moda come sistema culturale, creativo e produttivo. In particolare, forma progettisti ed esperti di processi progettuali in grado di affrontare i nuovi paradigmi della moda e delle sue culture; di riflettere creativamente e criticamente sulle pratiche e sui sistemi artigianali e industriali della moda; e di esplorare teoricamente e storicamente le questioni interrelate di identità, tecnologia e cambiamento climatico. Tale figura è in grado di interpretare nuove forme di sensibilità e soggettività, coinvolgendo questioni di rispetto delle differenze culturali e sostenibilità ambientale, in una prospettiva locale, regionale e globale. Intende raggiungere tali obiettivi attraverso un approccio formativo culturalmente ibrido e multidisciplinare, elemento caratterizzante di ogni percorso di approfondimento relativo alla moda. Questa è intesa come processo creativo in grado di anticipare la domanda di nuove estetiche e nuove richieste del mercato e come agente di trasformazione capace di attivare il cambiamento culturale, sociale e politico delle comunità, in una logica di responsabilità collettiva. L'approccio parte dalla ridefinizione del ruolo e dell'idea di moda che, grazie al suo potere d'immaginazione, può contribuire a progettare una cultura più pregnante, più inclusiva e resiliente. Tale ridefinizione si caratterizza per una concezione olistica delle filiere della moda, a fronte delle impellenti richieste di adeguamento alla sostenibilità sociale e ambientale da parte della società civile e delle stesse aziende di moda italiane e del lusso. Il CdS fornisce competenze teoriche, metodologiche e operative nell'ambito delle discipline progettuali, delle scienze umane, tecnologiche e socio-economiche.
Permette ai laureati di acquisire conoscenze, competenze e abilità relative a: ideazione, progettazione e realizzazione di collezioni di capi di abbigliamento e accessori; elaborazione di nuovi concept creativi di brand e collezioni; sviluppo, sperimentazione e ricerca di nuovi materiali, con particolare attenzione all'impatto ambientale; comprensione dei processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema della moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali e socio-economiche; conoscenza delle strategie di rigenerazione della moda in una prospettiva circolare; sviluppo e sperimentazione di pratiche della cura in progetti a sostegno delle collettività e dell'ambiente.
Per rispondere a tali obiettivi, il CdS prevede un percorso formativo articolato in due orientamenti, incentrati rispettivamente su a) Design della moda (Fashion design) e b) Ecologie della moda (Fashion ecologies). Entrambi gli orientamenti formano figure di alto profilo culturale in grado di guidare il cambiamento dei processi ideativi e delle metodologie progettuali che fanno parte della moda nelle sue molteplici dimensioni culturali e produttive.
Il percorso tematico inerente al Design della moda offre la possibilità ai laureati e alle laureate magistrali di perfezionare le loro visioni progettuali in una prospettiva di creatività responsabile, volta al rispetto degli imprescindibili valori etici, culturali e ambientali implicati nella revisione del paradigma dominante della moda; di acquisire consapevolezza dell'importanza che i prodotti della moda incorporino il rispetto delle diversità culturali; di riflettere sulla pratica del design in una prospettiva sperimentale che anticipi e risponda alle esigenze del sistema della moda; di sviluppare autonomia creativa e di giudizio nell'ideazione di nuovi concept di prodotto e di nuovi contenuti visivi; di acquisire competenze nella direzione creativa e nella cura del Made in Italy, inteso come patrimonio storico e culturale.
Il percorso tematico relativo alle Ecologie della moda permette ai laureati e alle laureate magistrali di acquisire le professionalità e le competenze progettuali interdisciplinari necessarie al processo di transizione ecologica del sistema della moda; di integrare i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale alle pratiche della moda; di elaborare un approccio critico alla moda con particolare attenzione all'etica del consumo su scala locale e globale; di sperimentale pratiche creative e progettuali innovative e collaborative volte a ripensare in modo olistico il sistema della moda nei suoi aspetti culturali, sociali e ambientali; di sviluppare competenze di moda sostenibile nei processi di ideazione, produzione, distribuzione, comunicazione e nella sperimentazione dei nuovi materiali; di concepire la moda come un sistema orientato all'equità sociale che includa irrinunciabili aspetti di cura della persona e dell'ambiente.
Il CdS è caratterizzato da una didattica laboratoriale, in coerenza con l'offerta formativa dell'Ateneo. I laboratori mirano ad ampliare e aggiornare le conoscenze nella progettazione della moda e nella gestione dei suoi processi; possiedono un carattere sperimentale e permettono di affinare la strumentazione concettuale, metodologica e operativa necessaria per affrontare la complessità e multidisciplinarietà richiesta dalla moda contemporanea. La didattica è strutturata su tre laboratori, di cui uno iterabile, all'interno dei quali studentesse e studenti hanno la possibilità di sviluppare progetti individuali e di gruppo. I laboratori sono tenuti prevalentemente da docenti provenienti dall'ambito delle professioni della moda e sono specifici per i due orientamenti presenti nel CdS. Per ogni orientamento è offerta la possibilità di frequentare in alternativa uno dei laboratori previsti dall'altro orientamento, ad esclusione del Laboratorio 3. Attraverso uno scambio continuo con il mondo delle professioni, i laboratori offrono conoscenze aggiornate degli ambiti della progettazione della moda (design della maglieria, ideazione di nuovi concept creativi, progettazione di una collezione di capi di abbigliamento e accessori; dimensione collaborativa del progetto di moda nelle sue implicazioni etiche e culturali) e negli ambiti delle ecologie della moda (sperimentazione di nuovi materiali integrati con i processi viventi e a basso impatto; ecodesign; moda per l'innovazione sociale). Per l'orientamento di Design della moda, sono previsti il Laboratorio 1 dedicato al design della maglieria; il Laboratorio 2 incentrato sul design dell'abito e accessori; il Laboratorio 3 rivolto allo sviluppo di una collezione e alla direzione creativa. Per l'orientamento di Ecologie della moda, sono previsti il Laboratorio 1 incentrato sul design dei materiali per la moda; il Laboratorio 2 rivolto allo studio delle mode future e il Laboratorio 3 dedicato ai rapporti tra i nuovi media e le fashion communities. Ciò che sottende le diverse esperienze laboratoriali è la comprensione delle istanze della moda in relazione all'ambiente, alle tecnologie e alla società civile, in un'offerta formativa che risponde ai nuovi bisogni delle imprese e della cultura della moda.
Il corso di laurea assegna la stessa importanza alle attività laboratoriali e ai corsi teorici. Questi ultimi si collocano nel più ampio quadro delle conoscenze fornite attraverso una pluralità di insegnamenti che, articolati nelle diverse aree di apprendimento, offrono metodologie e strumenti critici per affrontare le tematiche urgenti poste dalla contemporaneità e il concetto di moda come bene culturale. Gli insegnamenti teorici mirano ad ampliare le conoscenze disciplinari di laureate e laureati magistrali con riferimento agli aspetti creativi della pratica artistica; alle metodologie e strategie del design e della comunicazione della moda; alle implicazioni filosofiche, storico-artistiche, antropologiche, socio-economiche, giuridiche e tecnologiche, con attenzione a sostenibilità, equità di genere, condizioni di lavoro e inclusione sociale.
Rispetto alla classe di laurea, le conoscenze disciplinari sono così organizzate:
Discipline caratterizzanti del Design e comunicazioni multimediali: Disegno industriale; Discipline tecnologiche e ingegneristiche: Disegno e Trasporti (quest'ultima in applicazione al DM 96/2023). La tematica dei trasporti è strumentale all'inclusione nelle conoscenze e competenze dei laureati la conoscenza dei processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali, sociali e culturali e la circolazione della moda nelle sue dinamiche globali e locali, anche al fine di comprendere in modo esteso e puntuale gli scenari futuri della moda per elaborare decisioni strategiche e produrre innovazione nel sistema della moda.
Discipline delle scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche: Museologia e critica artistica e del restauro; Cinema, fotografia e televisione, Storia dell'arte contemporanea; Storia dell'architettura; Discipline demoetnoantropologiche; Filosofia e teoria dei linguaggi; Estetica; Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Gli insegnamenti affini consentono alle laureate e ai laureati di acquisire competenze trasversali utili a comprendere e comunicare i cambiamenti di paradigma della moda in termini di diversità, equità di genere ed eco-sostenibilità, includendo le teorie del postumanesimo; la riflessione sui materiali; i diritti nel quadro delle normative nazionali ed europee e le competenze linguistiche.
Il CdS assegna un ruolo centrale alla prova finale che deve possedere un carattere di originalità sia nel caso in cui affronti un problema di natura progettuale, sia nel caso in cui si incentri su questioni prevalentemente critiche e teoriche. Completano il percorso formativo il tirocinio curriculare obbligatorio e l'offerta workshop, conferenze, visite tecniche guidate e viaggi di studio. Le attività seminariali e i workshop in partnership con esponenti del mondo delle professioni sono attivate su base annuale – anche attraverso format didattici sperimentali e in contesti non convenzionali – con l'obiettivo di rafforzare il portfolio di esperienze progettuali di laureate e laureati magistrali. La didattica si svolge parzialmente in lingua inglese, sia per quanto riguarda le attività laboratoriali e i workshop, sia per quanto riguarda gli insegnamenti teorici, al fine di offrire un percorso aperto a studenti e alle studentesse internazionali e sviluppare le conoscenze linguistiche, in aggiunta alle ulteriori attività formative previste in ambito linguistico dall'ordinamento (art. 10, comma 5, lettera d).
Permette ai laureati di acquisire conoscenze, competenze e abilità relative a: ideazione, progettazione e realizzazione di collezioni di capi di abbigliamento e accessori; elaborazione di nuovi concept creativi di brand e collezioni; sviluppo, sperimentazione e ricerca di nuovi materiali, con particolare attenzione all'impatto ambientale; comprensione dei processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema della moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali e socio-economiche; conoscenza delle strategie di rigenerazione della moda in una prospettiva circolare; sviluppo e sperimentazione di pratiche della cura in progetti a sostegno delle collettività e dell'ambiente.
Per rispondere a tali obiettivi, il CdS prevede un percorso formativo articolato in due orientamenti, incentrati rispettivamente su a) Design della moda (Fashion design) e b) Ecologie della moda (Fashion ecologies). Entrambi gli orientamenti formano figure di alto profilo culturale in grado di guidare il cambiamento dei processi ideativi e delle metodologie progettuali che fanno parte della moda nelle sue molteplici dimensioni culturali e produttive.
Il percorso tematico inerente al Design della moda offre la possibilità ai laureati e alle laureate magistrali di perfezionare le loro visioni progettuali in una prospettiva di creatività responsabile, volta al rispetto degli imprescindibili valori etici, culturali e ambientali implicati nella revisione del paradigma dominante della moda; di acquisire consapevolezza dell'importanza che i prodotti della moda incorporino il rispetto delle diversità culturali; di riflettere sulla pratica del design in una prospettiva sperimentale che anticipi e risponda alle esigenze del sistema della moda; di sviluppare autonomia creativa e di giudizio nell'ideazione di nuovi concept di prodotto e di nuovi contenuti visivi; di acquisire competenze nella direzione creativa e nella cura del Made in Italy, inteso come patrimonio storico e culturale.
Il percorso tematico relativo alle Ecologie della moda permette ai laureati e alle laureate magistrali di acquisire le professionalità e le competenze progettuali interdisciplinari necessarie al processo di transizione ecologica del sistema della moda; di integrare i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale alle pratiche della moda; di elaborare un approccio critico alla moda con particolare attenzione all'etica del consumo su scala locale e globale; di sperimentale pratiche creative e progettuali innovative e collaborative volte a ripensare in modo olistico il sistema della moda nei suoi aspetti culturali, sociali e ambientali; di sviluppare competenze di moda sostenibile nei processi di ideazione, produzione, distribuzione, comunicazione e nella sperimentazione dei nuovi materiali; di concepire la moda come un sistema orientato all'equità sociale che includa irrinunciabili aspetti di cura della persona e dell'ambiente.
Il CdS è caratterizzato da una didattica laboratoriale, in coerenza con l'offerta formativa dell'Ateneo. I laboratori mirano ad ampliare e aggiornare le conoscenze nella progettazione della moda e nella gestione dei suoi processi; possiedono un carattere sperimentale e permettono di affinare la strumentazione concettuale, metodologica e operativa necessaria per affrontare la complessità e multidisciplinarietà richiesta dalla moda contemporanea. La didattica è strutturata su tre laboratori, di cui uno iterabile, all'interno dei quali studentesse e studenti hanno la possibilità di sviluppare progetti individuali e di gruppo. I laboratori sono tenuti prevalentemente da docenti provenienti dall'ambito delle professioni della moda e sono specifici per i due orientamenti presenti nel CdS. Per ogni orientamento è offerta la possibilità di frequentare in alternativa uno dei laboratori previsti dall'altro orientamento, ad esclusione del Laboratorio 3. Attraverso uno scambio continuo con il mondo delle professioni, i laboratori offrono conoscenze aggiornate degli ambiti della progettazione della moda (design della maglieria, ideazione di nuovi concept creativi, progettazione di una collezione di capi di abbigliamento e accessori; dimensione collaborativa del progetto di moda nelle sue implicazioni etiche e culturali) e negli ambiti delle ecologie della moda (sperimentazione di nuovi materiali integrati con i processi viventi e a basso impatto; ecodesign; moda per l'innovazione sociale). Per l'orientamento di Design della moda, sono previsti il Laboratorio 1 dedicato al design della maglieria; il Laboratorio 2 incentrato sul design dell'abito e accessori; il Laboratorio 3 rivolto allo sviluppo di una collezione e alla direzione creativa. Per l'orientamento di Ecologie della moda, sono previsti il Laboratorio 1 incentrato sul design dei materiali per la moda; il Laboratorio 2 rivolto allo studio delle mode future e il Laboratorio 3 dedicato ai rapporti tra i nuovi media e le fashion communities. Ciò che sottende le diverse esperienze laboratoriali è la comprensione delle istanze della moda in relazione all'ambiente, alle tecnologie e alla società civile, in un'offerta formativa che risponde ai nuovi bisogni delle imprese e della cultura della moda.
Il corso di laurea assegna la stessa importanza alle attività laboratoriali e ai corsi teorici. Questi ultimi si collocano nel più ampio quadro delle conoscenze fornite attraverso una pluralità di insegnamenti che, articolati nelle diverse aree di apprendimento, offrono metodologie e strumenti critici per affrontare le tematiche urgenti poste dalla contemporaneità e il concetto di moda come bene culturale. Gli insegnamenti teorici mirano ad ampliare le conoscenze disciplinari di laureate e laureati magistrali con riferimento agli aspetti creativi della pratica artistica; alle metodologie e strategie del design e della comunicazione della moda; alle implicazioni filosofiche, storico-artistiche, antropologiche, socio-economiche, giuridiche e tecnologiche, con attenzione a sostenibilità, equità di genere, condizioni di lavoro e inclusione sociale.
Rispetto alla classe di laurea, le conoscenze disciplinari sono così organizzate:
Discipline caratterizzanti del Design e comunicazioni multimediali: Disegno industriale; Discipline tecnologiche e ingegneristiche: Disegno e Trasporti (quest'ultima in applicazione al DM 96/2023). La tematica dei trasporti è strumentale all'inclusione nelle conoscenze e competenze dei laureati la conoscenza dei processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali, sociali e culturali e la circolazione della moda nelle sue dinamiche globali e locali, anche al fine di comprendere in modo esteso e puntuale gli scenari futuri della moda per elaborare decisioni strategiche e produrre innovazione nel sistema della moda.
Discipline delle scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche: Museologia e critica artistica e del restauro; Cinema, fotografia e televisione, Storia dell'arte contemporanea; Storia dell'architettura; Discipline demoetnoantropologiche; Filosofia e teoria dei linguaggi; Estetica; Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Gli insegnamenti affini consentono alle laureate e ai laureati di acquisire competenze trasversali utili a comprendere e comunicare i cambiamenti di paradigma della moda in termini di diversità, equità di genere ed eco-sostenibilità, includendo le teorie del postumanesimo; la riflessione sui materiali; i diritti nel quadro delle normative nazionali ed europee e le competenze linguistiche.
Il CdS assegna un ruolo centrale alla prova finale che deve possedere un carattere di originalità sia nel caso in cui affronti un problema di natura progettuale, sia nel caso in cui si incentri su questioni prevalentemente critiche e teoriche. Completano il percorso formativo il tirocinio curriculare obbligatorio e l'offerta workshop, conferenze, visite tecniche guidate e viaggi di studio. Le attività seminariali e i workshop in partnership con esponenti del mondo delle professioni sono attivate su base annuale – anche attraverso format didattici sperimentali e in contesti non convenzionali – con l'obiettivo di rafforzare il portfolio di esperienze progettuali di laureate e laureati magistrali. La didattica si svolge parzialmente in lingua inglese, sia per quanto riguarda le attività laboratoriali e i workshop, sia per quanto riguarda gli insegnamenti teorici, al fine di offrire un percorso aperto a studenti e alle studentesse internazionali e sviluppare le conoscenze linguistiche, in aggiunta alle ulteriori attività formative previste in ambito linguistico dall'ordinamento (art. 10, comma 5, lettera d).
Conoscenze e capacità di comprensione
Il CdS mira a un ampliamento e aggiornamento delle conoscenze nella progettazione della moda e nella gestione del suo processo, attraverso lo strumento dei laboratori didattici tenuti prevalentemente da docenti provenienti dall'ambito delle professioni. I laboratori offrono a laureate e laureati la possibilità di:
- rafforzare e aggiornare le conoscenza degli ambiti di progettazione della moda;
- approfondire le metodologie di ideazione, ricerca di nuovi concept creativi e progettazione di collezioni di capi di abbigliamento e accessori;
- sviluppare le conoscenze delle fasi di sviluppo del progetto di moda e il loro funzionamento in un'ottica di sostenibilità;
- comprendere in modo puntuale le implicazioni etiche della professione;
- possedere conoscenze aggiornate riguardo ai materiali per la moda, inclusi i materiali di nuova generazione, bio-based, riciclabili e a basso impatto;
- approfondire la conoscenza le forme di comunicazione della moda, con particolare riferimento agli aspetti visuali, espositivi e mediatici;
- comprendere come affrontare i nuovi bisogni delle imprese della moda e le istanze della società civile;
- conoscere i processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema della moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali, sociali e culturali;
- comprendere le dinamiche delle fashion communities fisiche e digitali.
Gli insegnamenti teorici mirano ad ampliare le conoscenze disciplinari di laureati e laureate con riferimento agli aspetti critici, storici e interpretativi della moda e della sua analisi culturale. I corsi teorici offrono ai laureati e alle laureate la possibilità di:
- acquisire gli strumenti metodologici e strategici del design della moda e dell'ecodesign;
- rafforzare competenze relative all'indagine storico-artististica e alla sua applicazione negli ambiti creativi, critici e di documentazione;
- conoscere il patrimonio storico-culturale del Made in Italy, dei suoi distretti e dei suoi archivi;
- rafforzare le conoscenze delle dinamiche della comunicazione della moda;
- comprendere in modo esteso e puntuale degli scenari futuri della moda;
- approfondire la comprensione del contributo dato dalle tecnologie emergenti (AI, VR, prototipazione rapida) al design e al sistema dalla moda;
- conoscere la teoria della moda nelle sue implicazioni filosofiche, antropologiche, socio-economiche e giuridiche
- acquisire conoscenze specifiche per affrontare le tematiche della sostenibilità ambientale e le sfide che questa pone al sistema della moda;
- conoscere la circolazione della moda nelle sue dinamiche globali e locali;
- acquisire conoscenze specifiche per affrontare questioni di equità di genere, diversità culturale, condizioni di lavoro e inclusione sociale.
Le conoscenze disciplinari sono raggiunte tramite forme di apprendimento attivo che mettono studentesse e studenti al centro dell'azione didattica; la frequenza alle lezioni, lo studio individuale; la partecipazione a gruppi di lavoro durante i workshop e le esercitazioni progettuali. Nei vari formati didattici è privilegiata la frequenza in presenza.
Conoscenze e comprensione sono verificate attraverso prove d'esame in itinere e finali, svolte sia in modalità orale che in modalità scritta, attraverso la produzione di elaborati grafici o a carattere saggistico. Nei laboratori, la valutazione può essere svolta attraverso esercitazioni progettuali in itinere e presentazioni finali degli esiti del progetto. Esercitazioni progettuali e redazione di una relazione scritta sono richieste anche quando la frequentazione di workshop o cicli di conferenze e seminari extracurricolari permette di maturare crediti formativi per le attività a scelta dello studente.
Il processo di apprendimento è monitorato tramite l'interazione studente-docente in forma di colloqui che accertino la comprensione e i progressi nella preparazione, le revisioni in itinere individuali o a piccoli gruppi sullo stato di avanzamento degli elaborati progettuali, il tutoraggio durante la preparazione della prova finale. Sono inoltre previste modalità di apprendimento alla pari (studente-studente) nei processi di discussione e partecipazione volti a favorire forme di valutazione continuativa.
- rafforzare e aggiornare le conoscenza degli ambiti di progettazione della moda;
- approfondire le metodologie di ideazione, ricerca di nuovi concept creativi e progettazione di collezioni di capi di abbigliamento e accessori;
- sviluppare le conoscenze delle fasi di sviluppo del progetto di moda e il loro funzionamento in un'ottica di sostenibilità;
- comprendere in modo puntuale le implicazioni etiche della professione;
- possedere conoscenze aggiornate riguardo ai materiali per la moda, inclusi i materiali di nuova generazione, bio-based, riciclabili e a basso impatto;
- approfondire la conoscenza le forme di comunicazione della moda, con particolare riferimento agli aspetti visuali, espositivi e mediatici;
- comprendere come affrontare i nuovi bisogni delle imprese della moda e le istanze della società civile;
- conoscere i processi produttivi, logistici e di distribuzione del sistema della moda (catene di approvvigionamento) nelle loro implicazioni ambientali, sociali e culturali;
- comprendere le dinamiche delle fashion communities fisiche e digitali.
Gli insegnamenti teorici mirano ad ampliare le conoscenze disciplinari di laureati e laureate con riferimento agli aspetti critici, storici e interpretativi della moda e della sua analisi culturale. I corsi teorici offrono ai laureati e alle laureate la possibilità di:
- acquisire gli strumenti metodologici e strategici del design della moda e dell'ecodesign;
- rafforzare competenze relative all'indagine storico-artististica e alla sua applicazione negli ambiti creativi, critici e di documentazione;
- conoscere il patrimonio storico-culturale del Made in Italy, dei suoi distretti e dei suoi archivi;
- rafforzare le conoscenze delle dinamiche della comunicazione della moda;
- comprendere in modo esteso e puntuale degli scenari futuri della moda;
- approfondire la comprensione del contributo dato dalle tecnologie emergenti (AI, VR, prototipazione rapida) al design e al sistema dalla moda;
- conoscere la teoria della moda nelle sue implicazioni filosofiche, antropologiche, socio-economiche e giuridiche
- acquisire conoscenze specifiche per affrontare le tematiche della sostenibilità ambientale e le sfide che questa pone al sistema della moda;
- conoscere la circolazione della moda nelle sue dinamiche globali e locali;
- acquisire conoscenze specifiche per affrontare questioni di equità di genere, diversità culturale, condizioni di lavoro e inclusione sociale.
Le conoscenze disciplinari sono raggiunte tramite forme di apprendimento attivo che mettono studentesse e studenti al centro dell'azione didattica; la frequenza alle lezioni, lo studio individuale; la partecipazione a gruppi di lavoro durante i workshop e le esercitazioni progettuali. Nei vari formati didattici è privilegiata la frequenza in presenza.
Conoscenze e comprensione sono verificate attraverso prove d'esame in itinere e finali, svolte sia in modalità orale che in modalità scritta, attraverso la produzione di elaborati grafici o a carattere saggistico. Nei laboratori, la valutazione può essere svolta attraverso esercitazioni progettuali in itinere e presentazioni finali degli esiti del progetto. Esercitazioni progettuali e redazione di una relazione scritta sono richieste anche quando la frequentazione di workshop o cicli di conferenze e seminari extracurricolari permette di maturare crediti formativi per le attività a scelta dello studente.
Il processo di apprendimento è monitorato tramite l'interazione studente-docente in forma di colloqui che accertino la comprensione e i progressi nella preparazione, le revisioni in itinere individuali o a piccoli gruppi sullo stato di avanzamento degli elaborati progettuali, il tutoraggio durante la preparazione della prova finale. Sono inoltre previste modalità di apprendimento alla pari (studente-studente) nei processi di discussione e partecipazione volti a favorire forme di valutazione continuativa.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
La laureata e il laureato magistrale sanno applicare le conoscenze acquisite durante il percorso formativo e trasferirle nella pratica professionale, con riferimento alle moda nei suoi aspetti progettuali e culturali e nelle sue istanze di sostenibilità, responsabilità e innovazione.
In particolare, è in grado di:
- elaborare decisioni strategiche e produrre innovazione del sistema della moda;
- prefigurare scenari, analizzare macrotendenze e cambiamenti strutturali;
- impostare una ricerca creativa in contesti di progettazione complessa del progetto di moda, avvalendosi di competenze interdisciplinari;
- elaborare un concept di progetto, svilupparlo e comunicarlo;
- sapere sviluppare l'idea progettuale avvalendosi tanto di tecniche manuali quanto di tecnologie digitali;
- sapere utilizzare in modo creativo una pluralità di materiali, compresi nuovi materiali a basso impatto ambientale;
- sapere gestire le certificazioni di sostenibilità ambientali nelle aziende di moda;
- valorizzare le risorse umane in contesti professionali con attenzione alla diversità e con l'applicazione di strategie socialmente inclusive;
- valorizzare le risorse del territorio e il suo know how nel campo della moda;
- rafforzare il portfolio di esperienze progettuali.
Al raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione contribuisce in modo determinante l'interazione interdisciplinare tra i corsi teorici e tra questi e i corsi laboratoriali di progettazione, tenuti prevalentemente da docenti provenienti dagli ambiti professionali della moda. Contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo anche la didattica integrativa offerta attraverso il sistema di Ateneo dei laboratori strumentali alla didattica (sartoria, modellistica, maglieria, lavorazione dei materiali, fotografia, videomaking, elaborazione dell'immagine, prototipazione digitale). Il sistema dei laboratori strumentali alla didattica è un insieme di spazi, attrezzature e personale tecnico-amministrativo e collaboratori a disposizione di studentesse e studenti dei corsi di studio dell'Ateneo che hanno la funzione di accompagnare studentesse e studenti nell'utilizzo di strumenti e tecnologie e di sostenerli nello sviluppo dei progetti didattici curricolari.
La verifica del raggiungimento della capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene principalmente attraverso prove d'esame in itinere e finali, svolte sia in modalità orale che in modalità scritta, attraverso la produzione di elaborati grafici o a carattere saggistico; esercitazioni progettuali laboratoriali in itinere e presentazioni finali degli esiti del progetto; tramite l'interazione studente-docente durante i colloqui, le revisioni in itinere e il tutoraggio individuale durante la preparazione della prova finale e tramite l'interazione tra studente-tecnico di laboratorio strumentale o collaboratore alla didattica nello sviluppo dei progetti didattici.
In particolare, è in grado di:
- elaborare decisioni strategiche e produrre innovazione del sistema della moda;
- prefigurare scenari, analizzare macrotendenze e cambiamenti strutturali;
- impostare una ricerca creativa in contesti di progettazione complessa del progetto di moda, avvalendosi di competenze interdisciplinari;
- elaborare un concept di progetto, svilupparlo e comunicarlo;
- sapere sviluppare l'idea progettuale avvalendosi tanto di tecniche manuali quanto di tecnologie digitali;
- sapere utilizzare in modo creativo una pluralità di materiali, compresi nuovi materiali a basso impatto ambientale;
- sapere gestire le certificazioni di sostenibilità ambientali nelle aziende di moda;
- valorizzare le risorse umane in contesti professionali con attenzione alla diversità e con l'applicazione di strategie socialmente inclusive;
- valorizzare le risorse del territorio e il suo know how nel campo della moda;
- rafforzare il portfolio di esperienze progettuali.
Al raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione contribuisce in modo determinante l'interazione interdisciplinare tra i corsi teorici e tra questi e i corsi laboratoriali di progettazione, tenuti prevalentemente da docenti provenienti dagli ambiti professionali della moda. Contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo anche la didattica integrativa offerta attraverso il sistema di Ateneo dei laboratori strumentali alla didattica (sartoria, modellistica, maglieria, lavorazione dei materiali, fotografia, videomaking, elaborazione dell'immagine, prototipazione digitale). Il sistema dei laboratori strumentali alla didattica è un insieme di spazi, attrezzature e personale tecnico-amministrativo e collaboratori a disposizione di studentesse e studenti dei corsi di studio dell'Ateneo che hanno la funzione di accompagnare studentesse e studenti nell'utilizzo di strumenti e tecnologie e di sostenerli nello sviluppo dei progetti didattici curricolari.
La verifica del raggiungimento della capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene principalmente attraverso prove d'esame in itinere e finali, svolte sia in modalità orale che in modalità scritta, attraverso la produzione di elaborati grafici o a carattere saggistico; esercitazioni progettuali laboratoriali in itinere e presentazioni finali degli esiti del progetto; tramite l'interazione studente-docente durante i colloqui, le revisioni in itinere e il tutoraggio individuale durante la preparazione della prova finale e tramite l'interazione tra studente-tecnico di laboratorio strumentale o collaboratore alla didattica nello sviluppo dei progetti didattici.
Autonomia di giudizi
La laureata e il laureato magistrale possiedono capacità di riflessione autonoma, autocritica, auto-organizzazione ed è in grado di gestire le complessità con riferimento all'ambito della progettazione della moda e del suo sistema. Sa autovalutare le proprie competenze cognitive, tecniche, trasversali e comunicative e sa formulare giudizi ponderati, integrando e mettendo in relazione le competenze acquisite. Sa riflettere sulle responsabilità sociali, etiche, ambientali e culturali collegate all'applicazione delle conoscenze acquisite.
Questi risultati sono ottenuti tramite:
- l'interazione diretta con i docenti durante i laboratori progettuali le relative esercitazioni individuali e di gruppo;
- l'interazione tra pari e i momenti di discussione critica degli output progettuali;
- tramite il tirocinio curriculare e le attività a scelta dello studente;
- tramite la presentazione di contenuti personali in forma orale e scritta nella didattica teorica e nelle attività seminariali.
L'autonomia di giudizio è valutata durante le prove d'esame progettuali, orali e scritte. Il contributo personale, la capacità di formulare giudizi, di integrare le conoscenze e gestire la complessità sono valutati a livello di elaborato finale e sua discussione di fronte alla commissione.
Questi risultati sono ottenuti tramite:
- l'interazione diretta con i docenti durante i laboratori progettuali le relative esercitazioni individuali e di gruppo;
- l'interazione tra pari e i momenti di discussione critica degli output progettuali;
- tramite il tirocinio curriculare e le attività a scelta dello studente;
- tramite la presentazione di contenuti personali in forma orale e scritta nella didattica teorica e nelle attività seminariali.
L'autonomia di giudizio è valutata durante le prove d'esame progettuali, orali e scritte. Il contributo personale, la capacità di formulare giudizi, di integrare le conoscenze e gestire la complessità sono valutati a livello di elaborato finale e sua discussione di fronte alla commissione.
Abilità comunicative
Le abilità comunicative della laureata e del laureato magistrale comprendono:
- capacità di argomentare e di presentare le proprie istanze e scelte progettuali in forma orale, visiva, scritta e attraverso gli elaborati progettuali e i relativi supporti comunicativi (abiti, collezioni, progetti curatoriali, fotografie, film, pubblicazioni cartacee e su piattaforme digitali).
- capacità di relazionarsi con specialisti e non specialisti della moda in forma orale e di guidare processo decisionali partecipativi;
- capacità di integrarsi in organizzazioni complesse e di lavorare in gruppi multidisciplinari, coordinando il lavoro dei membri del gruppo;
- capacità di utilizzare la terminologia specialistica della moda e di esprimersi efficacemente in lingua italiana e inglese, anche al fine di presentare in pubblico i propri output progettuali;
- capacità di condurre una riunione, interviste, sessioni di lavoro in presenza e online;
Le abilità comunicative sono sviluppate in modo continuativo attraverso i laboratori di progettazione, le esercitazioni in itinere, il lavoro di gruppo, la partecipazione attiva a seminari e corsi teorici; il tirocinio curriculare in Italia o all'estero.
Tali capacità sono rafforzate nel caso di periodi all'estero nell'ambito delle attività di mobilità Erasmus ed Erasmus Plus.
Le abilità comunicative sono verificate tramite revisioni individuali, colloqui, prove d'esame (in itinere e finali), tutoraggio e in sede di discussione di laurea, di fronte alla commissione.
- capacità di argomentare e di presentare le proprie istanze e scelte progettuali in forma orale, visiva, scritta e attraverso gli elaborati progettuali e i relativi supporti comunicativi (abiti, collezioni, progetti curatoriali, fotografie, film, pubblicazioni cartacee e su piattaforme digitali).
- capacità di relazionarsi con specialisti e non specialisti della moda in forma orale e di guidare processo decisionali partecipativi;
- capacità di integrarsi in organizzazioni complesse e di lavorare in gruppi multidisciplinari, coordinando il lavoro dei membri del gruppo;
- capacità di utilizzare la terminologia specialistica della moda e di esprimersi efficacemente in lingua italiana e inglese, anche al fine di presentare in pubblico i propri output progettuali;
- capacità di condurre una riunione, interviste, sessioni di lavoro in presenza e online;
Le abilità comunicative sono sviluppate in modo continuativo attraverso i laboratori di progettazione, le esercitazioni in itinere, il lavoro di gruppo, la partecipazione attiva a seminari e corsi teorici; il tirocinio curriculare in Italia o all'estero.
Tali capacità sono rafforzate nel caso di periodi all'estero nell'ambito delle attività di mobilità Erasmus ed Erasmus Plus.
Le abilità comunicative sono verificate tramite revisioni individuali, colloqui, prove d'esame (in itinere e finali), tutoraggio e in sede di discussione di laurea, di fronte alla commissione.
Capacità di apprendimento
La laureata e il laureato magistrale hanno le competenze necessarie per gestire in modo auto-diretto l'acquisizione di nuove conoscenze nell'ambito della moda e dei suoi continui mutamenti al fine di affrontare percorsi lavorativi che richiedono un aggiornamento continuo. Sa affrontare autonomamente la letteratura scientifica del settore; impostare una ricerca (anche creativa); consultare biblioteche, archivi, centri di ricerca e banche dati online; raccogliere ed elaborare nuove idee frequentando eventi culturali, manifestazioni di settore e partecipando a incontri, convegni e conferenze. Ha le competenze necessarie per intraprendere con autonomia studi di livello successivo (Dottorato di ricerca, Master di II livello).
Le capacità di apprendimento sono coltivate attraverso un'impostazione didattica centrata sullo studente e un costante confronto con il mondo della moda e delle industrie culturali, attraverso l'organizzazione di visite tecniche guidate e viaggi di studio. La partecipazione a concorsi nazionali e internazionali nelle discipline della moda e del progetto è incoraggiata ed è volta a incentivare forme di autoapprendimento.
Le capacità di autoapprendimento sono verificate attraverso periodici incontri di tutoraggio; revisioni in itinere e finali delle attività laboratoriali e dei workshop che richiedono la produzione di elaborati; la partecipazione attiva ai seminari, alle visite guidate e viaggi d'istruzione; alle esercitazioni intermedie e prove di verifica finale, in forma scritta o orale, per gli insegnamenti a carattere teorico. Tali capacità sono verificate anche attraverso la collaborazione di studenti e studentesse con aziende e soggetti esterni all'università nell'ambito dei progetti finali e dell'elaborato di tesi.
Le capacità di apprendimento sono coltivate attraverso un'impostazione didattica centrata sullo studente e un costante confronto con il mondo della moda e delle industrie culturali, attraverso l'organizzazione di visite tecniche guidate e viaggi di studio. La partecipazione a concorsi nazionali e internazionali nelle discipline della moda e del progetto è incoraggiata ed è volta a incentivare forme di autoapprendimento.
Le capacità di autoapprendimento sono verificate attraverso periodici incontri di tutoraggio; revisioni in itinere e finali delle attività laboratoriali e dei workshop che richiedono la produzione di elaborati; la partecipazione attiva ai seminari, alle visite guidate e viaggi d'istruzione; alle esercitazioni intermedie e prove di verifica finale, in forma scritta o orale, per gli insegnamenti a carattere teorico. Tali capacità sono verificate anche attraverso la collaborazione di studenti e studentesse con aziende e soggetti esterni all'università nell'ambito dei progetti finali e dell'elaborato di tesi.
Requisiti di accesso
Possono accedere al corso di laurea magistrale gli studenti provenienti dai corsi di laurea di primo livello:
- L-4 Disegno industriale;
- L-3 Discipline delle arti figurative della musica dello spettacolo e della moda;
- L-17 Scienze dell'architettura;
- L- 21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;
- L-1 Beni culturali;
- titoli di Alta Formazione Artistica e Musicale;
- titoli equivalenti riferiti a corsi di studio svolti in Italia all'estero e riconosciuti idonei.
Per le lauree, i diplomi universitari o i titoli equivalenti ottenuti in una classe diversa da quelle precedentemente specificate, il regolamento didattico del CdS definisce i requisiti curriculari indispensabili, indicando le conoscenze e competenze necessarie che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso e specificando i relativi crediti formativi universitari.
Le modalità di verifica della preparazione personale dei candidati sono determinate nel regolamento didattico del corso di studio. Eventuali integrazioni curriculari dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale.
- L-4 Disegno industriale;
- L-3 Discipline delle arti figurative della musica dello spettacolo e della moda;
- L-17 Scienze dell'architettura;
- L- 21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;
- L-1 Beni culturali;
- titoli di Alta Formazione Artistica e Musicale;
- titoli equivalenti riferiti a corsi di studio svolti in Italia all'estero e riconosciuti idonei.
Per le lauree, i diplomi universitari o i titoli equivalenti ottenuti in una classe diversa da quelle precedentemente specificate, il regolamento didattico del CdS definisce i requisiti curriculari indispensabili, indicando le conoscenze e competenze necessarie che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso e specificando i relativi crediti formativi universitari.
Le modalità di verifica della preparazione personale dei candidati sono determinate nel regolamento didattico del corso di studio. Eventuali integrazioni curriculari dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale.
Esame finale
La prova finale deve possedere un carattere di originalità ed essere elaborata con metodologie e strumenti di ricerca appropriati, sotto la guida di un relatore o relatrice. Coerentemente con la natura teorico-pratica del CdS, la prova può concentrarsi su aspetti storici, per sondare questioni trascurate del fenomeno moda e del suo patrimonio culturale; su aspetti teorico-critici, per elaborare nuove visioni della moda; oppure può affrontare specifici problemi di natura progettuale individuati durante la frequenza di un laboratorio curriculare. In quest'ultimo caso l'output deve includere elaborati progettuali e prototipi, in ogni caso sempre accompagnati da un elaborato scritto. Il progetto di tesi può essere anche sviluppato con aziende ed enti esterni al corso di laurea. In questo caso la studentessa o lo studente può collegare la prova finale al tirocinio svolto durante il percorso formativo e concordato con il relatore. La tesi può essere redatta anche in lingua inglese.
Profili Professionali
Profili Professionali (2)
Designer di moda
I principali compiti che la laureata e il laureato svolgono in un contesto lavorativo riguardano lo sviluppo del processo ideativo e progettuale di collezioni di capi d’abbigliamento e accessori, compresa la ricerca di nuovi concept creativi, in una prospettiva di sviluppo responsabile della moda e della sua sostenibilità culturale; la direzione creativa e la cura di un brand di moda e della sua immagine; la cura e la presentazione di progetti sulla moda in ambiti culturali (musei, fondazioni e centri di promozione della moda) e in contesti commerciali (sfilate, visual merchandising); la critica, la storia e la teoria della moda nelle sue pratiche situate e nelle rappresentazioni culturali ed estetiche; l’attività di ricerca in contesti universitari e aziendali. Svolge le sue funzioni lavorando in autonomia o rivestendo ruoli di coordinamento in gruppi di lavoro e in team di progettisti.
- capacità di progettare le fasi che portano alla realizzazione di una collezione di moda nei settori dell’abbigliamento, della maglieria e degli accessori
- capacità di svolgere ricerca creativa e visiva in contesti di progettazione, inclusa la ricerca negli archivi fisici e digitali inerenti alla moda
- capacità di analizzare macro tendenze globali ed elaborare concept di progetto
- capacità di coordinare il lavoro di team creativi e di valorizzare le capacità individuali, operando in contesti di lavoro complessi e multiculturali
- capacità di operare attraverso un approccio responsabile alla creatività applicata alla moda, con attenzione a diversità, diritti ed equità di genere
- capacità di definire, coordinare e comunicare l’immagine di un brand di un progetto di moda, avvalendosi dei settori emergenti della comunicazione legati ai new media e alle nuove tecnologie
- capacità di riconfigurare il ruolo del designer di moda alla luce dei cambiamenti culturali, ambientali e sociali
Imprese e aziende che operano nell’area della moda
Libera professione
Enti culturali privati e pubblici
Studi di progettazione e consulenza nel settore moda
Scuole di moda e di design
Prosecuzione degli studi di terzo livello (dottorato di ricerca)
Esperto di sostenibilità della moda
I principali compiti che la laureata e il laureato svolgono in un contesto lavorativo riguardano l’elaborazione di visioni strategiche e la gestione creativa della produzione della moda, con particolare attenzione alla sostenibilità delle filiere di approvvigionamento, alla trasparenza della supply chain e all’innovazione dei processi; l’ecodesign di moda con competenze di approcci circolari alla produzione e distribuzione della moda; responsabile della sostenibilità aziendale e della CSR (responsabilità sociale d’impresa); la sperimentazione di nuovi materiali e finissaggi; la tracciabilità dei prodotti di moda; la cura di progetti di moda in contesti aziendali e per il terzo settore rivolti alla salvaguardia ambientale, l’equità e la coesione sociale; l’attività di ricerca in contesti universitari e aziendali. Il laureato svolge le sue funzioni lavorando in autonomia o rivestendo ruoli di coordinamento in gruppi di lavoro e in team di progettisti.
- capacità di gestire il progetto della moda attraverso i principi della progettazione ecocompatibile
- capacità di progettare le strategie di sostenibilità in contesti aziendali su diversa scala
- capacità di progettare nuovi materiali, tinture e finissaggi a basso impatto e applicarli al settore dell’abbigliamento e dell’accessorio
- capacità di prefigurare scenari, elaborare decisioni strategiche nei contesti della moda e di sviluppare forme di pensiero innovativo nelle pratiche di progettazione della moda
- capacità di gestire la sostenibilità delle filiere di approvvigionamento e i processi di tracciabilità della moda e dei suoi materiali
- capacità di analizzare criticamente l’impatto globale del sistema della moda e dei suoi processi produttivi e distributivi
- capacità di applicare le politiche nazionali ed europee sulla transizione ecologica e le relative certificazioni
- capacità di coordinare progetti di innovazione delle filiere di progettazione, produzione e distribuzione della moda
- capacità di coordinare e facilitare il lavoro di team creativi, operando in contesti di lavoro complessi e multiculturali
Libera professione
Imprese e aziende che operano nell’area della moda
Enti culturali privati e pubblici
Studi di consulenza nel settore moda
Terzo settore
Scuole di moda e di design
Prosecuzione degli studi di terzo livello (dottorato di ricerca)