Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso di laurea magistrale forma una figura professionale in grado di assumere ruoli chiave di progettazione, coordinamento, consulenza, nelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, ed ambientale; una figura professionale in grado di interagire con una committenza pubblica e privata, con interlocutori esperti e non esperti. Obiettivi specifici del suo percorso formativo sono pertanto l'acquisizione di:
- conoscenza dei metodi e capacità di utilizzazione delle tecniche per la definizione di politiche pubbliche per la città, il territorio e l'ambiente, con consapevolezza dei diversi contesti sociali e giuridici, dei soggetti attivabili e delle poste in gioco che ne possono conseguire;
- capacità di impostare piani e programmi urbani e territoriali sia con riferimento ai contenuti disciplinari che alle modalità partecipative della loro progettazione;
- capacità di utilizzare metodi e tecniche per la valutazione (di processo e di impatto) di progetti, piani, politiche e programmi urbani e territoriali;
- conoscenza degli ordinamenti giuridici relativi al governo del territorio e dell'ambiente con particolare riguardo ai regimi e ai processi di trasformazione degli usi del suolo;
- capacità di interagire con committenze complesse (sia pubbliche che private) e con gruppi di lavoro interdisciplinari;
- conoscenza e uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la gestione di temi strategici nel governo della città, del territorio e dell'ambiente.
Il percorso formativo è organizzato in quattro semestri, con modalità didattiche diversificate, e prevede l'attivazione di due curricula.
Nel primo semestre (comune) oggetto di attenzione sono le politiche di trasformazione della città. del territorio e dell'ambiente, intese come azioni cui concorre una pluralità d'attori. Gli studenti considerano la costruzione di politiche nelle diverse implicazioni sociali, giuridiche, valutative e acquisiscono consapevolezza delle scelte implicite sottese ai diversi metodi e tecniche di definizione dei problemi, alla costruzione dei processi d'interazione sociale, alla valutazione degli esiti e delle diverse fasi che li hanno preceduti. La messa a fuoco metodologica di fondo è quella del farsi delle politiche di trasformazione del territorio a partire dalle pratiche esperite e attivate dai diversi attori. L'offerta didattica presenta corsi frontali, di politica economica e ambientale, diritto ambientale e del governo del territorio, valutazione come aiuto alla decisione, che hanno forti elementi di interazione con una prima esperienza formativa laboratoriale, in cui si conducono gli studenti a proporre progetti di politiche.
Il secondo e il terzo semestre, propongono approfondimenti disciplinari curriculari volti a costruire competenze specifiche nel governo della città (primo curriculum ) e dell'ambiente (secondo curriculum), organizzati intorno ad attività laboratoriali, con formato intensivo e interattivo (rispetto ad interlocutori esterni all'Università, simulando un contesto di committenza concreta).
Si utilizzano gli strumenti della pianificazione territoriale e della pianificazione di settore, con riferimento a contesti territoriali diversi.
Per promuovere una maggiore apertura del percorso formativo alle esperienze più avanzate e innovative nelle pratiche di pianificazione, così come per dare agli studenti la possibilità di confrontarsi con altri contesti universitari europei, si prevede l'organizzazione di workshop, scuole prevalentemente estive, tra il primo e il secondo anno di corso, in sede o presso istituzioni consorziate all'estero, con l'acquisizione di crediti nella categoria D.
Si collocano nel quarto semestre le attività di tirocinio e offerta libera per i diversi curricula e la tesi.
Il tirocinio ha l'obiettivo di mettere in relazione l'esperienza formativa dei primi tre semestri con il mondo del lavoro, di saggiare le possibilità e opportunità di utilizzo dei metodi e delle tecniche complessivamente appresi. Si promuove la mobilità verso l'estero all'interno del Programma Erasmus placement.
La tipologia didattica, le modalità di verifica, gli obblighi di frequenza e le propedeuticità degli insegnamenti vengono stabilite, per ogni anno accademico, nel Regolamento del corso di Studi e nel Manifesto degli Studi.
Il Consiglio di Corso di Studio può determinare una specifica ripartizione temporale tra lezioni frontali e altre attività per ogni insegnamento, in funzione della maggiore o minore necessità di formazione assistita.
Primo curriculum
Gli obiettivi comuni sono integrati con i seguenti obiettivi specifici del curriculum:
- capacità di analisi e interpretazione degli assetti e delle dinamiche contemporanee della città, con il supporto delle scienze politiche e sociali, delle discipline ecologiche e delle conoscenze storiche, ai fini della prefigurazione di scenari plausibili;
- capacità di prefigurare le implicazioni urbane e “territoriali” dei diversi processi di pianificazione generali e di settore, e di operare scelte conseguenti per ciò che attiene i metodi e le tecniche di intervento;
- capacità di mettere a punto politiche, piani (con particolare attenzione alla dimensione strategica) e progetti alla scala della città e/o di sue parti, assumendo come riferimenti la dimensione plurale dell'odierna società, la tensione istituzioni-società, la consapevolezza della specificità dei contesti;
- capacità di affrontare, attraverso differenti modalità di progetto e azione, situazioni complesse e definire scelte e decisioni (accettabili ai più), attivando ascolto, confronto esteso ed inclusivo, capacità argomentativi;
- capacità di criticare istituzioni, teorie e pratiche della pianificazione, di saggiare potenzialità e limiti con l'ausilio della conoscenza della storia disciplinare;
- capacità di utilizzare adeguate modalità di rappresentazione e comunicazione dei progetti di territorio, con linguaggi grafici e scale pertinenti.
Definizione dell'offerta e modalità didattiche
La pianificazione si presenta oggi come campo complesso, in cui spesso ci si polarizza fra i due estremi dell'approccio vincolistico sovraordinato e dei processi partecipati multiattoriali e interattivi. Rispetto a questo contesto, l'offerta formativa assume come metro di riferimento la dimensione plurale–mobile dell'odierna società urbana e metropolitana, sforzandosi di coniugare la tradizione disciplinare con l'esigenza di nuove pratiche. Gli studenti vengono messi nelle condizioni di operare per una città “sostenibile”, in cui sono centrali gli obiettivi di inclusione, democratizzazione.
Nel secondo e terzo semestre il percorso formativo si snoda attraverso attività laboratoriali di pianificazione e progettazione territoriale e urbana, coordinate con corsi frontali dedicati in particolare a trasporti e infrastrutture, a esperienze e progetti per una città inclusiva, a sociologia dell'ambiente, a tecnologie avanzate per il governo della città e del territorio.
Nell'ultimo semestre, infine, l'attività di tirocinio e i crediti liberi, oltre ai crediti riconosciuti per l'elaborazione della tesi di laurea, offrono complessivamente un'ulteriore
opportunità di approfondire con un percorso personalizzato le tematiche che sostanziano l'indirizzo.
Secondo curriculum
Ad integrazione degli obiettivi comuni è obiettivo specifico del secondo curriculum la formazione di uno specialista in grado di intervenire nei processi di governo del territorio con specifica competenza in campo ambientale.
I laureati magistrali acquisiscono capacità e competenze di analisi, progettazione e valutazione al fine di:
- analizzare, rappresentare e interpretare problemi paesaggistici e ambientali nei processi di trasformazione del territorio;
- costruire scenari e politiche ambientali finalizzati alla tutela, valorizzazione, riqualificazione e bonifica del territorio e del paesaggio;
- progettare piani e programmi con particolare attenzione alle risorse ambientali e alle possibilità di adattamento e mitigazione connessi con il cambiamento climatico;
- affrontare la costruzione di piani di settore in interazione con altre competenze professionali, in particolar modo in campo energetico;
- configurare processi di attuazione ancorati all'educazione ambientale, alla partecipazione e alla certificazione;
- monitorare e valutare le azioni di trasformazione, con strumenti in grado di riconoscere le teorie di riferimento e di "misurare" processi e risultati;
- dirigere attività di management e auditing ambientale, coordinando anche specialisti con diverse basi culturali e competenze.
Definizione dell'offerta e modalità didattiche
L'ambiente è un tema cruciale per il presente e il futuro del nostro pianeta. Le problematiche che interessano la Terra ci sono ormai familiari: il riscaldamento globale, lo sviluppo urbano abnorme e la crisi delle periferie, la crescita delle disuguaglianze e di povertà vecchie e nuove, il problema dell'uso equo delle acque e quello della desertificazione, il degrado degli spazi pubblici, la perdita di connettività e biodiversità, richiedono l'assunzione di responsabilità da parte del planner. L'offerta formativa del secondo curriculum, che già nel primo semestre affronta queste tematiche nella costruzione di politiche, propone, più nello specifico con il secondo semestre, un laboratorio di Pianificazione ambientale, che ha input molto importanti in alcuni insegnamenti frontali di Energetica, Tecnologie avanzate per il governo dell'ambiente, Analisi, percezione e gestione del rischio. Nel terzo semestre gli studenti possono optare per l'offerta in sede, comune all'altro curriculum oppure optare per un periodo formativo all'estero. Ciò è reso possibile dal fatto che questo curriculum è attivato già da diversi anni con forti relazioni internazionali con l'Università Autonoma di Barcellona, l'Università Tecnica di Lisbona e l'Università di Girona. Gli studenti accedono al titolo italiano di Laurea Magistrale in Pianificazione e politiche per la città, il territorio e l'ambiente (nella classe LM-48) ed al titolo di master europeo in "Planning & policies for cities, environment and landscape" seguendo le attività del terzo semestre presso una delle sedi consorziate per il master, le “scuole estive”/”scuole primaverili” organizzate in partenariato.
- conoscenza dei metodi e capacità di utilizzazione delle tecniche per la definizione di politiche pubbliche per la città, il territorio e l'ambiente, con consapevolezza dei diversi contesti sociali e giuridici, dei soggetti attivabili e delle poste in gioco che ne possono conseguire;
- capacità di impostare piani e programmi urbani e territoriali sia con riferimento ai contenuti disciplinari che alle modalità partecipative della loro progettazione;
- capacità di utilizzare metodi e tecniche per la valutazione (di processo e di impatto) di progetti, piani, politiche e programmi urbani e territoriali;
- conoscenza degli ordinamenti giuridici relativi al governo del territorio e dell'ambiente con particolare riguardo ai regimi e ai processi di trasformazione degli usi del suolo;
- capacità di interagire con committenze complesse (sia pubbliche che private) e con gruppi di lavoro interdisciplinari;
- conoscenza e uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la gestione di temi strategici nel governo della città, del territorio e dell'ambiente.
Il percorso formativo è organizzato in quattro semestri, con modalità didattiche diversificate, e prevede l'attivazione di due curricula.
Nel primo semestre (comune) oggetto di attenzione sono le politiche di trasformazione della città. del territorio e dell'ambiente, intese come azioni cui concorre una pluralità d'attori. Gli studenti considerano la costruzione di politiche nelle diverse implicazioni sociali, giuridiche, valutative e acquisiscono consapevolezza delle scelte implicite sottese ai diversi metodi e tecniche di definizione dei problemi, alla costruzione dei processi d'interazione sociale, alla valutazione degli esiti e delle diverse fasi che li hanno preceduti. La messa a fuoco metodologica di fondo è quella del farsi delle politiche di trasformazione del territorio a partire dalle pratiche esperite e attivate dai diversi attori. L'offerta didattica presenta corsi frontali, di politica economica e ambientale, diritto ambientale e del governo del territorio, valutazione come aiuto alla decisione, che hanno forti elementi di interazione con una prima esperienza formativa laboratoriale, in cui si conducono gli studenti a proporre progetti di politiche.
Il secondo e il terzo semestre, propongono approfondimenti disciplinari curriculari volti a costruire competenze specifiche nel governo della città (primo curriculum ) e dell'ambiente (secondo curriculum), organizzati intorno ad attività laboratoriali, con formato intensivo e interattivo (rispetto ad interlocutori esterni all'Università, simulando un contesto di committenza concreta).
Si utilizzano gli strumenti della pianificazione territoriale e della pianificazione di settore, con riferimento a contesti territoriali diversi.
Per promuovere una maggiore apertura del percorso formativo alle esperienze più avanzate e innovative nelle pratiche di pianificazione, così come per dare agli studenti la possibilità di confrontarsi con altri contesti universitari europei, si prevede l'organizzazione di workshop, scuole prevalentemente estive, tra il primo e il secondo anno di corso, in sede o presso istituzioni consorziate all'estero, con l'acquisizione di crediti nella categoria D.
Si collocano nel quarto semestre le attività di tirocinio e offerta libera per i diversi curricula e la tesi.
Il tirocinio ha l'obiettivo di mettere in relazione l'esperienza formativa dei primi tre semestri con il mondo del lavoro, di saggiare le possibilità e opportunità di utilizzo dei metodi e delle tecniche complessivamente appresi. Si promuove la mobilità verso l'estero all'interno del Programma Erasmus placement.
La tipologia didattica, le modalità di verifica, gli obblighi di frequenza e le propedeuticità degli insegnamenti vengono stabilite, per ogni anno accademico, nel Regolamento del corso di Studi e nel Manifesto degli Studi.
Il Consiglio di Corso di Studio può determinare una specifica ripartizione temporale tra lezioni frontali e altre attività per ogni insegnamento, in funzione della maggiore o minore necessità di formazione assistita.
Primo curriculum
Gli obiettivi comuni sono integrati con i seguenti obiettivi specifici del curriculum:
- capacità di analisi e interpretazione degli assetti e delle dinamiche contemporanee della città, con il supporto delle scienze politiche e sociali, delle discipline ecologiche e delle conoscenze storiche, ai fini della prefigurazione di scenari plausibili;
- capacità di prefigurare le implicazioni urbane e “territoriali” dei diversi processi di pianificazione generali e di settore, e di operare scelte conseguenti per ciò che attiene i metodi e le tecniche di intervento;
- capacità di mettere a punto politiche, piani (con particolare attenzione alla dimensione strategica) e progetti alla scala della città e/o di sue parti, assumendo come riferimenti la dimensione plurale dell'odierna società, la tensione istituzioni-società, la consapevolezza della specificità dei contesti;
- capacità di affrontare, attraverso differenti modalità di progetto e azione, situazioni complesse e definire scelte e decisioni (accettabili ai più), attivando ascolto, confronto esteso ed inclusivo, capacità argomentativi;
- capacità di criticare istituzioni, teorie e pratiche della pianificazione, di saggiare potenzialità e limiti con l'ausilio della conoscenza della storia disciplinare;
- capacità di utilizzare adeguate modalità di rappresentazione e comunicazione dei progetti di territorio, con linguaggi grafici e scale pertinenti.
Definizione dell'offerta e modalità didattiche
La pianificazione si presenta oggi come campo complesso, in cui spesso ci si polarizza fra i due estremi dell'approccio vincolistico sovraordinato e dei processi partecipati multiattoriali e interattivi. Rispetto a questo contesto, l'offerta formativa assume come metro di riferimento la dimensione plurale–mobile dell'odierna società urbana e metropolitana, sforzandosi di coniugare la tradizione disciplinare con l'esigenza di nuove pratiche. Gli studenti vengono messi nelle condizioni di operare per una città “sostenibile”, in cui sono centrali gli obiettivi di inclusione, democratizzazione.
Nel secondo e terzo semestre il percorso formativo si snoda attraverso attività laboratoriali di pianificazione e progettazione territoriale e urbana, coordinate con corsi frontali dedicati in particolare a trasporti e infrastrutture, a esperienze e progetti per una città inclusiva, a sociologia dell'ambiente, a tecnologie avanzate per il governo della città e del territorio.
Nell'ultimo semestre, infine, l'attività di tirocinio e i crediti liberi, oltre ai crediti riconosciuti per l'elaborazione della tesi di laurea, offrono complessivamente un'ulteriore
opportunità di approfondire con un percorso personalizzato le tematiche che sostanziano l'indirizzo.
Secondo curriculum
Ad integrazione degli obiettivi comuni è obiettivo specifico del secondo curriculum la formazione di uno specialista in grado di intervenire nei processi di governo del territorio con specifica competenza in campo ambientale.
I laureati magistrali acquisiscono capacità e competenze di analisi, progettazione e valutazione al fine di:
- analizzare, rappresentare e interpretare problemi paesaggistici e ambientali nei processi di trasformazione del territorio;
- costruire scenari e politiche ambientali finalizzati alla tutela, valorizzazione, riqualificazione e bonifica del territorio e del paesaggio;
- progettare piani e programmi con particolare attenzione alle risorse ambientali e alle possibilità di adattamento e mitigazione connessi con il cambiamento climatico;
- affrontare la costruzione di piani di settore in interazione con altre competenze professionali, in particolar modo in campo energetico;
- configurare processi di attuazione ancorati all'educazione ambientale, alla partecipazione e alla certificazione;
- monitorare e valutare le azioni di trasformazione, con strumenti in grado di riconoscere le teorie di riferimento e di "misurare" processi e risultati;
- dirigere attività di management e auditing ambientale, coordinando anche specialisti con diverse basi culturali e competenze.
Definizione dell'offerta e modalità didattiche
L'ambiente è un tema cruciale per il presente e il futuro del nostro pianeta. Le problematiche che interessano la Terra ci sono ormai familiari: il riscaldamento globale, lo sviluppo urbano abnorme e la crisi delle periferie, la crescita delle disuguaglianze e di povertà vecchie e nuove, il problema dell'uso equo delle acque e quello della desertificazione, il degrado degli spazi pubblici, la perdita di connettività e biodiversità, richiedono l'assunzione di responsabilità da parte del planner. L'offerta formativa del secondo curriculum, che già nel primo semestre affronta queste tematiche nella costruzione di politiche, propone, più nello specifico con il secondo semestre, un laboratorio di Pianificazione ambientale, che ha input molto importanti in alcuni insegnamenti frontali di Energetica, Tecnologie avanzate per il governo dell'ambiente, Analisi, percezione e gestione del rischio. Nel terzo semestre gli studenti possono optare per l'offerta in sede, comune all'altro curriculum oppure optare per un periodo formativo all'estero. Ciò è reso possibile dal fatto che questo curriculum è attivato già da diversi anni con forti relazioni internazionali con l'Università Autonoma di Barcellona, l'Università Tecnica di Lisbona e l'Università di Girona. Gli studenti accedono al titolo italiano di Laurea Magistrale in Pianificazione e politiche per la città, il territorio e l'ambiente (nella classe LM-48) ed al titolo di master europeo in "Planning & policies for cities, environment and landscape" seguendo le attività del terzo semestre presso una delle sedi consorziate per il master, le “scuole estive”/”scuole primaverili” organizzate in partenariato.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati posseggono conoscenze e capacità di comprensione che estendono quelle associate al primo ciclo e consentono di elaborare e applicare idee originali, in generale in un contesto di ricerca.
I laureati dispongono, in particolare, di conoscenze e capacità di:
- comprensione delle accezioni attribuibili all'espressione "governo" del territorio e dell'ambiente in relazione a contesti istituzionali e sociali diversi, nonché delle modalità organizzative usualmente ritrovabili e degli strumenti di pianificazione efficaci in ciascuna di esse;
- comprensione delle condizioni di applicabilità dei principali metodi e tecniche di progettazione e pianificazione della città, del territorio e dell'ambiente;
- utilizzo dei diversi strumenti disciplinari e comprensione dei loro rispettivi punti di forza e debolezza in relazione a specifiche condizioni di contesto;
- comprensione della plausibilità dei metodi di indagine e delle tecniche di trattamento in relazione ad uno specifico problema e contesto territoriale.
Inoltre, i laureati dispongono di conoscenze e capacità di comprensione critica di temi teorici, nonché di lettura e comprensione di dati - anche parziali e non elaborati - relativi allo stato dell'ambiente, alle sue criticità, ai conflitti che lo investono, ai quadri giuridici di riferimento. Sono inoltre in grado di leggere le implicazioni e le previsioni insite in scenari futuri, ipotesi progettuali, modelli di simulazione e rappresentazione. In particolare si confronteranno con nuovi orientamenti della pianificazione nella prospettiva del cambiamento climatico e della transizione energetica, avanzando nuove idee e sperimentandone l'implementazione.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- una selezione strategica dei contenuti dei corsi, resi sequenziali e coerenti agli obiettivi generali;
- un modello didattico che evidenzi la connessione tra i contenuti di corsi diversi, in modo da stimolare la capacità di comprensione e sintesi di fenomeni complessi;
- frequente interazione studente-docente durante i corsi, le attività laboratoriali e i tirocini;
- forme laboratoriali, pratiche ed esperienze, tali da consentire la comprensione in profondità dei fenomeni complessi e delle logiche sottese alle strategie di risposta, in particolare la didattica laboratoriale è alla base di un processo di trasferimento di conoscenze e di competenze con una costante interazione tra docente e studente, orientando, integrando e valutando il processo di apprendimento;
- promozione di tesi di laurea su filoni di ricerca dipartimentali.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono controllate con modelli valutativi in itinere, caratterizzati dall'obiettivo di 'misurare' le distanze tra progetto formativo e processo di apprendimento per poter intervenire con misure correttive.
I laureati dispongono, in particolare, di conoscenze e capacità di:
- comprensione delle accezioni attribuibili all'espressione "governo" del territorio e dell'ambiente in relazione a contesti istituzionali e sociali diversi, nonché delle modalità organizzative usualmente ritrovabili e degli strumenti di pianificazione efficaci in ciascuna di esse;
- comprensione delle condizioni di applicabilità dei principali metodi e tecniche di progettazione e pianificazione della città, del territorio e dell'ambiente;
- utilizzo dei diversi strumenti disciplinari e comprensione dei loro rispettivi punti di forza e debolezza in relazione a specifiche condizioni di contesto;
- comprensione della plausibilità dei metodi di indagine e delle tecniche di trattamento in relazione ad uno specifico problema e contesto territoriale.
Inoltre, i laureati dispongono di conoscenze e capacità di comprensione critica di temi teorici, nonché di lettura e comprensione di dati - anche parziali e non elaborati - relativi allo stato dell'ambiente, alle sue criticità, ai conflitti che lo investono, ai quadri giuridici di riferimento. Sono inoltre in grado di leggere le implicazioni e le previsioni insite in scenari futuri, ipotesi progettuali, modelli di simulazione e rappresentazione. In particolare si confronteranno con nuovi orientamenti della pianificazione nella prospettiva del cambiamento climatico e della transizione energetica, avanzando nuove idee e sperimentandone l'implementazione.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- una selezione strategica dei contenuti dei corsi, resi sequenziali e coerenti agli obiettivi generali;
- un modello didattico che evidenzi la connessione tra i contenuti di corsi diversi, in modo da stimolare la capacità di comprensione e sintesi di fenomeni complessi;
- frequente interazione studente-docente durante i corsi, le attività laboratoriali e i tirocini;
- forme laboratoriali, pratiche ed esperienze, tali da consentire la comprensione in profondità dei fenomeni complessi e delle logiche sottese alle strategie di risposta, in particolare la didattica laboratoriale è alla base di un processo di trasferimento di conoscenze e di competenze con una costante interazione tra docente e studente, orientando, integrando e valutando il processo di apprendimento;
- promozione di tesi di laurea su filoni di ricerca dipartimentali.
Conoscenza e capacità di comprensione vengono controllate con modelli valutativi in itinere, caratterizzati dall'obiettivo di 'misurare' le distanze tra progetto formativo e processo di apprendimento per poter intervenire con misure correttive.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati dispongono di competenze che consentono:
- coordinamento di attività interdisciplinari relative al progetto della città, del territorio e dell'ambiente;
- scelta di approcci e tecniche adeguate alla specificità dei diversi processi di pianificazione e programmazione, con particolare riferimento alle questioni urbane, territoriali e ambientali;
- progettazione di atti di pianificazione richiesti per esigenze di tutela, ripristino e riqualificazione urbana, territoriale e ambientale;
- costruzione di agende pubbliche e di processi partecipati;
- definizione e uso di strumenti di simulazione, strategici, normativi, economico-finanziari, negoziali, di certificazione, per la costruzione di piani, programmi e politiche ambientali;
- applicazione delle conoscenze e capacità di cui sopra a contesti incerti e complessi, sviluppando proposte di processo e di progetto concrete e innovative.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- la selezione dei contenuti dei corsi e la costruzione di sequenze coerenti dal punto di vista disciplinare;
- lavoro sul campo, laboratorio, tirocinio, dove le conoscenze teoriche vengono sperimentate in relazione a situazioni e problemi concreti con il contributo di docenti con varie competenze e dove si stimola in tal modo la capacità creativa ed analitica e il loro nesso;
- opportunità di partecipazione a scuole estive e programmi internazionali, in cui è prevista la partecipazione di docenti e studenti stranieri;
- organizzazione di seminari monografici, con cui si persegue l'obiettivo di presentare criticamente una serie di casi di studio su diverse tematiche, si focalizzano le relazioni tra conoscenza e processi decisionali, anche con il supporto di nuove tecnologie. Intento specifico è quello di sollecitare riflessioni e capacità critica da parte degli studenti sui nessi -non lineari- tra conoscenza e decisione;
- utilizzo di nuove tecnologie.
- coordinamento di attività interdisciplinari relative al progetto della città, del territorio e dell'ambiente;
- scelta di approcci e tecniche adeguate alla specificità dei diversi processi di pianificazione e programmazione, con particolare riferimento alle questioni urbane, territoriali e ambientali;
- progettazione di atti di pianificazione richiesti per esigenze di tutela, ripristino e riqualificazione urbana, territoriale e ambientale;
- costruzione di agende pubbliche e di processi partecipati;
- definizione e uso di strumenti di simulazione, strategici, normativi, economico-finanziari, negoziali, di certificazione, per la costruzione di piani, programmi e politiche ambientali;
- applicazione delle conoscenze e capacità di cui sopra a contesti incerti e complessi, sviluppando proposte di processo e di progetto concrete e innovative.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- la selezione dei contenuti dei corsi e la costruzione di sequenze coerenti dal punto di vista disciplinare;
- lavoro sul campo, laboratorio, tirocinio, dove le conoscenze teoriche vengono sperimentate in relazione a situazioni e problemi concreti con il contributo di docenti con varie competenze e dove si stimola in tal modo la capacità creativa ed analitica e il loro nesso;
- opportunità di partecipazione a scuole estive e programmi internazionali, in cui è prevista la partecipazione di docenti e studenti stranieri;
- organizzazione di seminari monografici, con cui si persegue l'obiettivo di presentare criticamente una serie di casi di studio su diverse tematiche, si focalizzano le relazioni tra conoscenza e processi decisionali, anche con il supporto di nuove tecnologie. Intento specifico è quello di sollecitare riflessioni e capacità critica da parte degli studenti sui nessi -non lineari- tra conoscenza e decisione;
- utilizzo di nuove tecnologie.
Autonomia di giudizi
I laureati sono in grado di formulare giudizi e definire scelte entro un quadro di consapevolezza degli approcci, delle matrici etiche a cui possono essere ricondotti, nonché degli impatti che potranno determinare. In particolare dispongono di capacità che consentono di:
- affrontare questioni complesse con attenzione alle diverse dimensioni e ricadute delle decisioni collettive;
- comprendere (e far comprendere) l'entità delle poste in gioco rispetto agli interessi collettivi, con particolare riferimento alle scelte non reversibili, e di proporre azioni precauzionali appropriate;
- selezionare e costruire, rispetto a contesti cognitivi comunque limitati, le informazioni essenziali per affrontare questioni specifiche;
- predisporre disegni valutativi coerenti con i problemi trattati e utili per approfondire i rapporti fra azioni e contesto.
I laureati sono, inoltre, in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei processi di pianificazione ambientale, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi. In particolare, contribuiscono a rendere trasparenti stati di fatto, risorse, vincoli, posizioni e orientamenti dei portatori di interesse, evidenziando impatti sociali e territoriali di progetti, piani o programmi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- corsi frontali e attività laboratoriali in cui vengono prospettati (anche in ottica comparativa) diversi approcci e metodi. In particolare, nei percorsi laboratoriali viene richiesto agli studenti capacità di lavoro coordinato, di auto-organizzazione e di rendere conto delle azioni di progetto sulla base di argomentazioni e giustificazioni plausibili.
Particolare risalto viene dato al peso dell'informazione nell'autonomia di giudizio.
In questo senso i laboratori consentono allo studente di sviluppare un percorso metodologico articolato che parte dall'analisi delle domande informative espresse dalla pluralità di portatori di interesse, che arriva alla autonoma sintesi interpretativa da parte del singolo studente e su cui si appoggia la soluzione tecnologica che appare congrua.
- affrontare questioni complesse con attenzione alle diverse dimensioni e ricadute delle decisioni collettive;
- comprendere (e far comprendere) l'entità delle poste in gioco rispetto agli interessi collettivi, con particolare riferimento alle scelte non reversibili, e di proporre azioni precauzionali appropriate;
- selezionare e costruire, rispetto a contesti cognitivi comunque limitati, le informazioni essenziali per affrontare questioni specifiche;
- predisporre disegni valutativi coerenti con i problemi trattati e utili per approfondire i rapporti fra azioni e contesto.
I laureati sono, inoltre, in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei processi di pianificazione ambientale, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi. In particolare, contribuiscono a rendere trasparenti stati di fatto, risorse, vincoli, posizioni e orientamenti dei portatori di interesse, evidenziando impatti sociali e territoriali di progetti, piani o programmi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- corsi frontali e attività laboratoriali in cui vengono prospettati (anche in ottica comparativa) diversi approcci e metodi. In particolare, nei percorsi laboratoriali viene richiesto agli studenti capacità di lavoro coordinato, di auto-organizzazione e di rendere conto delle azioni di progetto sulla base di argomentazioni e giustificazioni plausibili.
Particolare risalto viene dato al peso dell'informazione nell'autonomia di giudizio.
In questo senso i laboratori consentono allo studente di sviluppare un percorso metodologico articolato che parte dall'analisi delle domande informative espresse dalla pluralità di portatori di interesse, che arriva alla autonoma sintesi interpretativa da parte del singolo studente e su cui si appoggia la soluzione tecnologica che appare congrua.
Abilità comunicative
I laureati sanno comunicare e argomentare in modo chiaro le conclusioni e le ipotesi di intervento proposte, nonché le conoscenze, la struttura e le motivazioni che le rendono possibili, a interlocutori specialisti e non specialisti; sanno gestire il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori.
In particolare, i laureati maturano capacità di:
- esporre in modo semplice e chiaro percorsi analitici complessi e proposte progettuali articolate;
- lavorare in gruppo, confrontandosi con culture e saperi disciplinari diversi in modo cooperativo e orientato a sintesi propositive;
- comunicare in pubblico ponendo attenzione al linguaggio usato in relazione alle capacità di comprensione degli interlocutori;
- facilitare la comunicazione e il dialogo in contesti multiattoriali;
- far emergere dal dialogo fra saperi e soggetti valori e principi condivisibili;
- comunicare utilizzando tecniche di rappresentazione adeguate.
I laureati sviluppano capacità di lavoro cooperativo e interdisciplinare, soprattutto attraverso:
- modalità con cui viene organizzata l'offerta formativa (attività di laboratorio e di tirocinio);
- opportunità di studiare con colleghi provenienti da diverse classi di laurea e contesti;
- opportunità di arricchire ed integrare approcci metodologici e linguaggi in sedi di studio diverse, grazie alle possibilità offerte dai Progetti Erasmus e dalle sedi consorziate.
Si ritiene strumento importante il tirocinio sia in Italia che all'estero in quanto consente di mettere alla prova le conoscenze acquisite.
Le abilità comunicative sono acquisite in particolare con:
- l'utilizzo di strumenti di interfaccia che agevolano l'accesso ai database e il loro aggiornamento;
- l'utilizzo di strumenti 'fast prototyping' per valutare l'efficacia del contenuto informativo rispetto alle domande e capacità di comunicare in ragione dei diversi profili di utenti cui ci si rivolge.
Inoltre, maturano capacità di comunicare i contenuti di analisi, proposte, conclusioni, valutazioni e progetti in lingua italiana, in lingua inglese e, possibilmente, in un' altra lingua straniera, per iscritto e oralmente, con il supporto di tecniche e strumenti di comunicazione avanzati, anche in relazione alle tecnologie e con riferimento a diversi contesti e attori.
Le esperienze di laboratorio contribuiscono, in modo particolare, allo sviluppo delle abilità comunicative, richieste da attività professionali orientate alla costruzione di processi di pianificazione partecipata, ove negoziazione, decisione e costruzione di agende pubbliche, giocano un ruolo di primo ordine.
In particolare, i laureati maturano capacità di:
- esporre in modo semplice e chiaro percorsi analitici complessi e proposte progettuali articolate;
- lavorare in gruppo, confrontandosi con culture e saperi disciplinari diversi in modo cooperativo e orientato a sintesi propositive;
- comunicare in pubblico ponendo attenzione al linguaggio usato in relazione alle capacità di comprensione degli interlocutori;
- facilitare la comunicazione e il dialogo in contesti multiattoriali;
- far emergere dal dialogo fra saperi e soggetti valori e principi condivisibili;
- comunicare utilizzando tecniche di rappresentazione adeguate.
I laureati sviluppano capacità di lavoro cooperativo e interdisciplinare, soprattutto attraverso:
- modalità con cui viene organizzata l'offerta formativa (attività di laboratorio e di tirocinio);
- opportunità di studiare con colleghi provenienti da diverse classi di laurea e contesti;
- opportunità di arricchire ed integrare approcci metodologici e linguaggi in sedi di studio diverse, grazie alle possibilità offerte dai Progetti Erasmus e dalle sedi consorziate.
Si ritiene strumento importante il tirocinio sia in Italia che all'estero in quanto consente di mettere alla prova le conoscenze acquisite.
Le abilità comunicative sono acquisite in particolare con:
- l'utilizzo di strumenti di interfaccia che agevolano l'accesso ai database e il loro aggiornamento;
- l'utilizzo di strumenti 'fast prototyping' per valutare l'efficacia del contenuto informativo rispetto alle domande e capacità di comunicare in ragione dei diversi profili di utenti cui ci si rivolge.
Inoltre, maturano capacità di comunicare i contenuti di analisi, proposte, conclusioni, valutazioni e progetti in lingua italiana, in lingua inglese e, possibilmente, in un' altra lingua straniera, per iscritto e oralmente, con il supporto di tecniche e strumenti di comunicazione avanzati, anche in relazione alle tecnologie e con riferimento a diversi contesti e attori.
Le esperienze di laboratorio contribuiscono, in modo particolare, allo sviluppo delle abilità comunicative, richieste da attività professionali orientate alla costruzione di processi di pianificazione partecipata, ove negoziazione, decisione e costruzione di agende pubbliche, giocano un ruolo di primo ordine.
Capacità di apprendimento
I laureati sviluppano capacità di apprendimento che consentono di continuare a studiare e ad aggiornarsi in modo auto-diretto e autonomo, individuando le occasioni di formazione continua e le esperienze più adeguate al proprio profilo professionale. I laureati sviluppano, in particolare, capacità di:
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di pianificazione del territorio.
La capacità di apprendimento maturate nel percorso di studio è valutata essenzialmente attraverso:
- test erogati periodicamente.
- paper e colloqui;
- sollecitazione nell'ambito dei corsi e dei laboratori ad una riflessione critica continua, in un percorso circolare 'dal fare alla riflessione sul fare';
- peso attribuito alla tesi di laurea magistrale, in cui la capacità di apprendere viene messa alla prova attraverso un'impostazione che privilegia la sperimentazione, l'innovazione nelle soluzioni metodologiche e progettuali.
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di pianificazione del territorio.
La capacità di apprendimento maturate nel percorso di studio è valutata essenzialmente attraverso:
- test erogati periodicamente.
- paper e colloqui;
- sollecitazione nell'ambito dei corsi e dei laboratori ad una riflessione critica continua, in un percorso circolare 'dal fare alla riflessione sul fare';
- peso attribuito alla tesi di laurea magistrale, in cui la capacità di apprendere viene messa alla prova attraverso un'impostazione che privilegia la sperimentazione, l'innovazione nelle soluzioni metodologiche e progettuali.
Requisiti di accesso
Gli studenti sono ammessi all'iscrizione alla laurea magistrale a seguito di una duplice valutazione, avente ad oggetto i requisiti curriculari e la verifica di un portfolio.
Indicazioni più specifiche a questo riguardo saranno contenute nel regolamento del corso di studio e nel Manifesto degli studi annuale.
I candidati in possesso di una laurea triennale nelle classi Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L-21 sono già in possesso dei requisiti richiesti.
I candidati in possesso di una laurea triennale nelle classi diverse dalla L-21 verranno valutati, ai fini dell'accesso, sulla base del curriculum vitae riferito al profilo formativo e all'eventuale attività professionale.
Eventuali carenze rispetto ai requisiti curricolari indicati, dovranno essere recuperati prima dell'immatricolazione con appositi programmi che saranno indicati nel Manifesto degli studi.
La conoscenza della lingua inglese è considerata requisito preferenziale e può essere documentato con attestato PET o altra certificazione equipollente o superiore (il livello minimo riconosciuto è pari a B1); in assenza di certificazione la conoscenza sarà verificata con un'apposita prova/colloquio.
Indicazioni più specifiche a questo riguardo saranno contenute nel regolamento del corso di studio e nel Manifesto degli studi annuale.
I candidati in possesso di una laurea triennale nelle classi Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L-21 sono già in possesso dei requisiti richiesti.
I candidati in possesso di una laurea triennale nelle classi diverse dalla L-21 verranno valutati, ai fini dell'accesso, sulla base del curriculum vitae riferito al profilo formativo e all'eventuale attività professionale.
Eventuali carenze rispetto ai requisiti curricolari indicati, dovranno essere recuperati prima dell'immatricolazione con appositi programmi che saranno indicati nel Manifesto degli studi.
La conoscenza della lingua inglese è considerata requisito preferenziale e può essere documentato con attestato PET o altra certificazione equipollente o superiore (il livello minimo riconosciuto è pari a B1); in assenza di certificazione la conoscenza sarà verificata con un'apposita prova/colloquio.
Esame finale
La prova finale per l'acquisizione della laurea magistrale consiste nella discussione, svolta davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un lavoro di ricerca originale e individuale coerente con gli obiettivi formativi del corso stesso. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.