Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Sede:
VENEZIA
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso di laurea magistrale in architettura ha per obiettivo la formazione di una figura professionale in grado di confrontarsi con la complessità del processo progettuale in tutti i suoi aspetti e di comprendere, usare, coordinare teorie e tecniche proprie di diversi ambiti disciplinari umanistici e scientifici.
Il progetto di architettura e il sapere specifico a esso legato vengono posti all'interno di un insieme di relazioni complesse che spaziano dalla cultura del proprio tempo, alla storia, alle tecnologie, alle tecniche e ai luoghi: sul rapporto tra architettura e storia e tra architettura e conoscenza dei luoghi è stata realizzata una riconoscibilità
internazionale della scuola italiana in generale e veneziana in particolare. Le forme possibili dell'innovazione, in coerenza con quanto disposto dalla riforma universitaria, riguardano sia l'aggiornamento e la ridefinizione degli obiettivi formativi, sia la concezione dell'organizzazione didattica.
Rispetto alla prima questione, si è fatto proprio l'assunto che la nozione di architettura nel mondo contemporaneo sia declinabile, che vi siano due punti di vista diversificati assunti come ipotesi di percorsi formativi in grado di sostenere culturalmente l'organizzazione di quattro semestri di studio; in secondo luogo si è considerata la tradizione di IUAV sia dal punto di vista storico-culturale che dal punto di vista delle risorse presenti oggi all'interno della facoltà, in termini quantitativi e qualitativi.
Rispetto alla seconda questione, ci si è posto l'obiettivo di evitare che le elasticità consentite dalla organizzazione dei percorsi formativi per crediti si trasformassero meccanicamente in una eccessiva frammentazione degli stessi.
Viene confermata la centralità del laboratorio integrato nella organizzazione didattica per consentire alle esperienze di progettazione di confrontarsi con quella pluralità degli apporti disciplinari che caratterizza l'attuale fase storica.
Al fine di consentire percorsi formativi chiaramente articolati in rapporto a competenze specifiche diversificate, sono stati individuati tre soli curriculum. Le conoscenze ritenute comuni a tutti gli indirizzi sono state descritte mediante un'offerta formativa attestatasi, per quanto riferibile ai crediti, sui valori minimi. Ogni curriculum però, già nell'individuazione delle strutture laboratoriali integrate, declina le accentuazioni disciplinari che meglio possono connotarne l'indirizzo scientifico incrementando l'attribuzione di crediti nei settori scientifico disciplinari di pertinenza. Nel primo dei curriculum, sono infatti rappresentate le declinazioni che orientano specifiche conoscenze in campi che variano dallo studio dell’ambiente e del territorio a quello del paesaggio e delle grandi infrastrutture, nel secondo sono altresì maggiormente presenti le discipline delle tecniche costruttive, del restauro e della conservazione alle varie scale, infine, in quello che potremmo definire centrale, si intende rafforzare la conoscenza del progetto architettonico ed urbano nei suoi aspetti più consolidati, alla luce della tradizione di studi veneziana.
In tutti e tre i percorsi formativi sono presenti con diverse accentuazioni le nuove tematiche della sostenibilità e del risparmio energetico, riconoscendo il ruolo che tali studi hanno acquisito nell’impulso che è stato loro attribuito all’interno dell’indirizzo precedentemente dedicatovi. Anzi vi è la convinzione che sia possibile una ulteriore specificità sia negli studi, sia nelle ricerche, distinguendo i differenti ambiti di applicazione di tali saperi.
Le asimmetrie, che ne derivano risultano molto contenute, ben dentro gli indici previsti dalle normative ministeriali, che caratterizzano i curriculum. Si ritiene che sarà possibile tarare le conoscenze, rendendole più funzionali agli obiettivi formativi degli indirizzi, soprattutto programmando i contenuti e le modalità didattiche rispetto ai risultati di apprendimento attesi.
Si ribadisce che nel programma culturale trova ampio spazio il sapere legato alla cultura materiale e tecnica quale antidoto alla deriva rappresentata da una cultura progettuale mondana e formalistica.
La forma laboratoriale, che ha dimostrato eccellenti esiti didattici nella integrazione di più discipline, pur confermata nel nuovo assetto, tende ora a snellire e rendere più serrata la interazione tra i diversi saperi, proponendo semplici abbinamenti disciplinari, ma incrementando le esperienze laboratoriali.
I laboratori progettuali sono affiancati da corsi monodisciplinari che riguardano settori scientifico disciplinari ritenuti caratterizzanti e settori scientifico disciplinari affini e integrativi. Questi ultimi sono generalmente scelti dallo studente all’interno di un elenco ove trovano posto insegnamenti che al tempo stesso possono fornire ulteriori rafforzamenti all’indirizzo prescelto senza rinunciare a offrire una visione utile alla formazione dell’architetto generalista.
A queste forme della didattica possono aggiungersi anche in base a convenzioni determinatesi con soggetti portatori di interessi legati al territorio, sperimentazioni didattiche di tipo impulsivo quali seminari intensivi o workshop eventualmente dislocati nel territorio.
L’ultimo semestre, il quarto, è prevalentemente dedicato alla preparazione della prova finale utilizzando anche forme sperimentali di interrelazione con unità di ricerca attive su temi di interesse scientifico e didattico.
Il progetto di architettura e il sapere specifico a esso legato vengono posti all'interno di un insieme di relazioni complesse che spaziano dalla cultura del proprio tempo, alla storia, alle tecnologie, alle tecniche e ai luoghi: sul rapporto tra architettura e storia e tra architettura e conoscenza dei luoghi è stata realizzata una riconoscibilità
internazionale della scuola italiana in generale e veneziana in particolare. Le forme possibili dell'innovazione, in coerenza con quanto disposto dalla riforma universitaria, riguardano sia l'aggiornamento e la ridefinizione degli obiettivi formativi, sia la concezione dell'organizzazione didattica.
Rispetto alla prima questione, si è fatto proprio l'assunto che la nozione di architettura nel mondo contemporaneo sia declinabile, che vi siano due punti di vista diversificati assunti come ipotesi di percorsi formativi in grado di sostenere culturalmente l'organizzazione di quattro semestri di studio; in secondo luogo si è considerata la tradizione di IUAV sia dal punto di vista storico-culturale che dal punto di vista delle risorse presenti oggi all'interno della facoltà, in termini quantitativi e qualitativi.
Rispetto alla seconda questione, ci si è posto l'obiettivo di evitare che le elasticità consentite dalla organizzazione dei percorsi formativi per crediti si trasformassero meccanicamente in una eccessiva frammentazione degli stessi.
Viene confermata la centralità del laboratorio integrato nella organizzazione didattica per consentire alle esperienze di progettazione di confrontarsi con quella pluralità degli apporti disciplinari che caratterizza l'attuale fase storica.
Al fine di consentire percorsi formativi chiaramente articolati in rapporto a competenze specifiche diversificate, sono stati individuati tre soli curriculum. Le conoscenze ritenute comuni a tutti gli indirizzi sono state descritte mediante un'offerta formativa attestatasi, per quanto riferibile ai crediti, sui valori minimi. Ogni curriculum però, già nell'individuazione delle strutture laboratoriali integrate, declina le accentuazioni disciplinari che meglio possono connotarne l'indirizzo scientifico incrementando l'attribuzione di crediti nei settori scientifico disciplinari di pertinenza. Nel primo dei curriculum, sono infatti rappresentate le declinazioni che orientano specifiche conoscenze in campi che variano dallo studio dell’ambiente e del territorio a quello del paesaggio e delle grandi infrastrutture, nel secondo sono altresì maggiormente presenti le discipline delle tecniche costruttive, del restauro e della conservazione alle varie scale, infine, in quello che potremmo definire centrale, si intende rafforzare la conoscenza del progetto architettonico ed urbano nei suoi aspetti più consolidati, alla luce della tradizione di studi veneziana.
In tutti e tre i percorsi formativi sono presenti con diverse accentuazioni le nuove tematiche della sostenibilità e del risparmio energetico, riconoscendo il ruolo che tali studi hanno acquisito nell’impulso che è stato loro attribuito all’interno dell’indirizzo precedentemente dedicatovi. Anzi vi è la convinzione che sia possibile una ulteriore specificità sia negli studi, sia nelle ricerche, distinguendo i differenti ambiti di applicazione di tali saperi.
Le asimmetrie, che ne derivano risultano molto contenute, ben dentro gli indici previsti dalle normative ministeriali, che caratterizzano i curriculum. Si ritiene che sarà possibile tarare le conoscenze, rendendole più funzionali agli obiettivi formativi degli indirizzi, soprattutto programmando i contenuti e le modalità didattiche rispetto ai risultati di apprendimento attesi.
Si ribadisce che nel programma culturale trova ampio spazio il sapere legato alla cultura materiale e tecnica quale antidoto alla deriva rappresentata da una cultura progettuale mondana e formalistica.
La forma laboratoriale, che ha dimostrato eccellenti esiti didattici nella integrazione di più discipline, pur confermata nel nuovo assetto, tende ora a snellire e rendere più serrata la interazione tra i diversi saperi, proponendo semplici abbinamenti disciplinari, ma incrementando le esperienze laboratoriali.
I laboratori progettuali sono affiancati da corsi monodisciplinari che riguardano settori scientifico disciplinari ritenuti caratterizzanti e settori scientifico disciplinari affini e integrativi. Questi ultimi sono generalmente scelti dallo studente all’interno di un elenco ove trovano posto insegnamenti che al tempo stesso possono fornire ulteriori rafforzamenti all’indirizzo prescelto senza rinunciare a offrire una visione utile alla formazione dell’architetto generalista.
A queste forme della didattica possono aggiungersi anche in base a convenzioni determinatesi con soggetti portatori di interessi legati al territorio, sperimentazioni didattiche di tipo impulsivo quali seminari intensivi o workshop eventualmente dislocati nel territorio.
L’ultimo semestre, il quarto, è prevalentemente dedicato alla preparazione della prova finale utilizzando anche forme sperimentali di interrelazione con unità di ricerca attive su temi di interesse scientifico e didattico.
Conoscenze e capacità di comprensione
Il piano di studi mira all'acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione che estendano e/o rafforzino quelle già acquisite durante il primo ciclo e ne consentano l’elaborazione anche in forma originale e critica, spesso in un contesto di ricerca.
Questo avviene principalmente attraverso l’esperienza interdisciplinare dei laboratori progettuali dove lo studente viene a conoscenza diretta dei modi di convergenza e integrazione delle diverse discipline che concorrono al progetto; ciò consente inoltre l’individuazione del sistema di vincoli che condizionano ogni esperienza progettuale.
I corsi monodisciplinari forniscono inoltre quelle conoscenze di base necessarie al completamento formativo di un laureato in architettura.
Questo avviene principalmente attraverso l’esperienza interdisciplinare dei laboratori progettuali dove lo studente viene a conoscenza diretta dei modi di convergenza e integrazione delle diverse discipline che concorrono al progetto; ciò consente inoltre l’individuazione del sistema di vincoli che condizionano ogni esperienza progettuale.
I corsi monodisciplinari forniscono inoltre quelle conoscenze di base necessarie al completamento formativo di un laureato in architettura.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati devono essere in grado di:
- individuare le più opportune strategie di intervento in relazione alle distinte tematiche progettuali;
- distinguere le scale di definizione richieste dalle diverse occasioni progettuali.
Queste attitudini vengono acquisite offrendo molteplici opportunità di pratica progettuale nel corso dei diversi laboratori per ognuno dei quali è prevista una fase intensiva di sperimentazione. I singoli laboratori progettuali si configurano infatti come parziale simulazione di una concreta operazione progettuale di tipo professionale. La prova unica di esame è l’occasione per verificare la ricomposizione dell’apprendimento multidisciplinare convergente nel progetto.
- individuare le più opportune strategie di intervento in relazione alle distinte tematiche progettuali;
- distinguere le scale di definizione richieste dalle diverse occasioni progettuali.
Queste attitudini vengono acquisite offrendo molteplici opportunità di pratica progettuale nel corso dei diversi laboratori per ognuno dei quali è prevista una fase intensiva di sperimentazione. I singoli laboratori progettuali si configurano infatti come parziale simulazione di una concreta operazione progettuale di tipo professionale. La prova unica di esame è l’occasione per verificare la ricomposizione dell’apprendimento multidisciplinare convergente nel progetto.
Autonomia di giudizi
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi legati a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio.
Le diverse scale di progetto proposte nel corso delle esperienze laboratoriali consentono allo studente il confronto con metodologie di approccio, di analisi e di elaborazione complesse e differenziate; inoltre il costante dialogo interdisciplinare legittima e talora rafforza le ipotesi formali.
A conclusione delle esperienze laboratoriali - diversificate secondo una successione logica - e con le conoscenze acquisite nei corsi monodisciplinari lo studente è messo in grado di svolgere quell’attività teorica e pratica che troverà sintesi nella sua tesi di laurea.
Le diverse scale di progetto proposte nel corso delle esperienze laboratoriali consentono allo studente il confronto con metodologie di approccio, di analisi e di elaborazione complesse e differenziate; inoltre il costante dialogo interdisciplinare legittima e talora rafforza le ipotesi formali.
A conclusione delle esperienze laboratoriali - diversificate secondo una successione logica - e con le conoscenze acquisite nei corsi monodisciplinari lo studente è messo in grado di svolgere quell’attività teorica e pratica che troverà sintesi nella sua tesi di laurea.
Abilità comunicative
I laureati devono sapere comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
Nello svolgimento dei laboratori progettuali è costante il rapporto dialettico e di confronto tra lo studente e i docenti titolari del laboratorio a cui lo studente è tenuto a esporre e motivare le proprie scelte. Lo studente è inoltre tenuto a esporre le proprie idee e i propri risultati progettuali agli altri studenti in sede di discussioni seminariali.
Questa attività relazionale ha poi il suo sviluppo massimo nei seminari intensivi finali e nella stessa prova di esame unico, che consiste anche nella rappresentazione grafica dell’intero processo progettuale fissato in tavole sinottiche.
Nello svolgimento dei laboratori progettuali è costante il rapporto dialettico e di confronto tra lo studente e i docenti titolari del laboratorio a cui lo studente è tenuto a esporre e motivare le proprie scelte. Lo studente è inoltre tenuto a esporre le proprie idee e i propri risultati progettuali agli altri studenti in sede di discussioni seminariali.
Questa attività relazionale ha poi il suo sviluppo massimo nei seminari intensivi finali e nella stessa prova di esame unico, che consiste anche nella rappresentazione grafica dell’intero processo progettuale fissato in tavole sinottiche.
Capacità di apprendimento
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità nonché di elaborare valutazioni critiche sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Inoltre devono sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di approfondire in modo autonomo la conoscenza dei nodi problematici oggetto di studio.
Ciò avviene nell’intreccio tra conoscenze trasmesse nelle lezioni frontali interne ed esterne ai laboratori progettuali e nella pratica progettuale condotta in una logica di unità e interdisciplinarietà. La qualità e le caratteristiche del progetto portato a termine in ogni laboratorio sono espressive della capacità di portare a sintesi le conoscenze diverse acquisite.
La prova finale consente una verifica dell’autonomia critica e della maturità di valutazione che gli studenti acquisiscono durante il percorso formativo. Il carattere interdisciplinare che tale prova assume garantisce una più approfondita percezione delle implicazioni di carattere pragmatico.
Inoltre devono sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano loro di approfondire in modo autonomo la conoscenza dei nodi problematici oggetto di studio.
Ciò avviene nell’intreccio tra conoscenze trasmesse nelle lezioni frontali interne ed esterne ai laboratori progettuali e nella pratica progettuale condotta in una logica di unità e interdisciplinarietà. La qualità e le caratteristiche del progetto portato a termine in ogni laboratorio sono espressive della capacità di portare a sintesi le conoscenze diverse acquisite.
La prova finale consente una verifica dell’autonomia critica e della maturità di valutazione che gli studenti acquisiscono durante il percorso formativo. Il carattere interdisciplinare che tale prova assume garantisce una più approfondita percezione delle implicazioni di carattere pragmatico.
Requisiti di accesso
Il diploma di studio richiesto è la laurea triennale nella classe L17 ex Dm270/04 oppure altra laurea purché siano stati conseguiti i seguenti crediti nei seguenti settori scientifico disciplinari:
ssd denominazione ssd cfu
inf/01 informatica 6
e/o
ing-inf/05 sistemi di elaborazione delle informazioni
e/o
mat/03 geometria
e/o
mat/05 analisi matematica
e/o
mat/06 probabilità e statistica matematica
e/o
mat/07 fisica matematica
e/o
mat/08 analisi numerica
e/o
mat/09 ricerca operativa
fis/01 fisica sperimentale 8
e/o
ing-ind/10 fisica tecnica industriale
e/o
ing-ind/11 fisica tecnica ambientale
icar/18 storia dell'architettura 16
icar/06 topografia e cartografia 12
e/o
icar/17 disegno
icar/14 composizione architettonica e urbana 24
icar/19 restauro 4
icar/07 geotecnica 8
e/o
icar/08 scienze delle costruzioni
e/o
icar/09 tecnica delle costruzioni
icar/20 tecnica e pianificazione urbanistica 12
e/o
icar/21 urbanistica
icar/10 architettura tecnica 12
e/o
icar/11 produzione edilizia
e/o
icar/12 tecnologia dell'architettura
icar/22 estimo 4
La modalità di verifica della personale preparazione sarà determinata nel regolamento didattico del corso di studi.
Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU dovranno essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
ssd denominazione ssd cfu
inf/01 informatica 6
e/o
ing-inf/05 sistemi di elaborazione delle informazioni
e/o
mat/03 geometria
e/o
mat/05 analisi matematica
e/o
mat/06 probabilità e statistica matematica
e/o
mat/07 fisica matematica
e/o
mat/08 analisi numerica
e/o
mat/09 ricerca operativa
fis/01 fisica sperimentale 8
e/o
ing-ind/10 fisica tecnica industriale
e/o
ing-ind/11 fisica tecnica ambientale
icar/18 storia dell'architettura 16
icar/06 topografia e cartografia 12
e/o
icar/17 disegno
icar/14 composizione architettonica e urbana 24
icar/19 restauro 4
icar/07 geotecnica 8
e/o
icar/08 scienze delle costruzioni
e/o
icar/09 tecnica delle costruzioni
icar/20 tecnica e pianificazione urbanistica 12
e/o
icar/21 urbanistica
icar/10 architettura tecnica 12
e/o
icar/11 produzione edilizia
e/o
icar/12 tecnologia dell'architettura
icar/22 estimo 4
La modalità di verifica della personale preparazione sarà determinata nel regolamento didattico del corso di studi.
Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU dovranno essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
Esame finale
Il quarto semestre è dedicato alla preparazione della prova finale.
Quest'ultima "deve comunque essere elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore" secondo modalità indicate nel regolamento del corso di studi.
Il conseguimento dell’idoneità si ottiene al termine di un corso intensivo che verrà svolto nel quarto semestre.
Quest'ultima "deve comunque essere elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore" secondo modalità indicate nel regolamento del corso di studi.
Il conseguimento dell’idoneità si ottiene al termine di un corso intensivo che verrà svolto nel quarto semestre.