Data di Pubblicazione:
2024
Abstract:
Carlo Scarpa, mentre stava ancora completando la Tomba per Giuseppe e Onorina Brion nel 1978, un’“Isola dei morti” à la Böcklin, progetta una lussuosa dimora per il principe Fahad Al Saud a Riyad, un giardino dei vivi, un paradiso terrestre, il pairidaēza persiano, il recinto sacro riservato agli eletti: l’Eden. L’Eden per Scarpa è un “benessere di acqua e di spazi”, costruito in materiali preziosi e rari in cui godere dei riflessi della luce della Luna. L’Eden arabo di Scarpa è opulenza raffinata. Scarpa ha in mente i castelli islamici, ma anche l’arte bizantina e soprattutto Venezia che è un’architettura “dissimmetrica, alta, bassa, storta, diritta”, secondo lui perfettamente accostabile alla migliore architettura araba. La villa a Riyad è anche un’occasione per riflettere intorno ad alcune questioni progettuali poco abituali nella produzione di Scarpa; è forse questo un esperimento verso un’architettura climatica, un’architettura che nel caso specifico della Villa a Riyadh si adatta al clima torrido del deserto arabico.
Tipologia CRIS:
1.1 Articolo su Rivista
Keywords:
Carlo Scarpa, Riyadh, architettura climatica, Principe Fahad Al Saud, sostenibilità
Elenco autori:
Marino, Marco
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