Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il corso di studi forma una figura con solide basi per l'analisi, il redesign di prodotti esistenti e il design di nuovi prodotti e sistemi di prodotti riprendendo in chiave contemporanea gli aspetti che sono stati in passato gli elementi responsabili del successo del modello del design italiano ed estendendo il campo di applicazione a nuove tipologie merceologiche e a questioni oggi culturalmente, economicamente e socialmente rilevanti, in particolare nelle aree di intersezione tra innovazioni tecnologiche ed emergenze ambientali e sociali.
Costituiscono obiettivi fondamentali del progetto formativo l'acquisizione delle conoscenze e competenze alla base della cultura del design (dal punto di vista culturale, metodologico, tecnico-strumentale e socio-economico) necessarie a un designer di prodotto, inserito nel contesto culturale e produttivo delle imprese. La formazione offerta dal corso di studi forma così una figura in grado di svolgere le attività ideative e tecnico-progettuali di supporto e assistenza al progetto, dalle fasi iniziali di definizione dei concept fino allo sviluppo, sperimentazione, produzione e distribuzione degli artefatti su larga scala, considerando il complesso dei cicli di vita dei prodotti in ottica circolare e rigenerativa e di gestire il complesso degli elementi derivati dall'applicazione di innovazioni tecnologiche.
Tra i principali argomenti presenti nella formazione rientrano, infatti, temi quali:
. Design, digitalizzazione e tecnologie emergenti. L'impiego di diversi materiali e tecnologie incide profondamente sulle caratteristiche formali, prestazionali e costruttive dei prodotti e pertanto sul loro design. Tramite apposite esercitazioni progettuali e insegnamenti teorici gli allievi sperimentano anche i mutamenti intervenuti nel design di prodotti connessi alla digitalizzazione dei processi e all'utilizzo di tecnologie emergenti. Ciò richiede conoscenze di base in questi campi e capacità di dialogo e collaborazione con i relativi esperti.
. Design per l'economia circolare. Il design di prodotto che gli allievi del corso di studi praticano a livello didattico e che guiderà la loro futura attività professionale prende in considerazione l'intero ciclo di vita e i relativi processi di ottimizzazione nell'uso delle risorse e di circolarità in un'ottica di metabolismo ciclico. Ciò consente di mettere in sintonia il perseguimento di obiettivi ambientali, sociali ed economici ottenendone benefici sistemici.
. Design di prodotti e servizi. Il rapporto tra design dei prodotti e dei servizi viene esplorato da due punti di vista. Da un lato, vengono considerati al momento del design i servizi (manutenzione, riparazione, upgrade, gestione del fine vita ecc.) che accompagnano un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Dall'altro, viene affrontato il redesign complessivo degli artefatti fisici nel passaggio da prodotti a servizi nel quale divengono sostanziali gli aspetti dell'interazione e che portano a ripensare totalmente i prodotti ad essi correlati.
La scelta di questi argomenti per la caratterizzazione del percorso formativo del corso di studi deriva dalla centralità che essi hanno nella Nuova Strategia Industriale per un'Europa competitiva a livello mondiale, verde e digitale, presentata dalla Commissione Europea a marzo 2020 e aggiornata nel maggio 2021 a seguito delle criticità, sempre più evidenti, nella gestione di approvvigionamenti e materie prime. Nel documento viene, infatti, esplicitata la necessità di una connessione tra tre aspetti chiave per il tessuto economico-produttivo europeo: la trasformazione connessa al Green Deal e al Nuovo Piano d'Azione per l'Economia Circolare, la competitività a livello sia locale sia internazionale e la transizione digitale. Il corso di studi si propone di offrire competenze che siano coerenti con tale programma strategico e adatte ad essere utilizzate negli ecosistemi industriali europei. Tali ecosistemi sono considerati fulcro d'azione in quanto capaci di riunire soggetti chiave: istituzioni accademiche e centri di ricerca, fornitori, PMI e grandi imprese.
In forte connessione con il sistema economico-produttivo del territorio, il corso di studi si propone così di rispondere alle esigenze di formazione di personale qualificato del sistema delle imprese e delle istituzioni, perseguendo al contempo il raggiungimento dello stesso livello di eccellenza a livello internazionale che imprese e istituzioni hanno già ottenuto.
A tale scopo viene fornita una formazione multidisciplinare basata su una pluralità di insegnamenti distribuiti nelle aree umanistiche, del progetto, della rappresentazione, scientifiche, tecnologiche e socio-economiche. Una precipua rilevanza è rivolta a soddisfare i bisogni degli utenti dei prodotti e pertanto agli aspetti ergonomici, di usabilità, alla progettazione delle interfacce bidimensionali, tridimensionali, digitali e analogiche.
Prioritaria importanza viene attribuita anche al tirocinio, che è obbligatorio e occupa un intero semestre del terzo anno.
Al tirocinio si assegnano i compiti di formazione professionale degli studenti, di potenziamento della conoscenza reciproca tra corso di studi e sistema delle imprese e delle professioni e di verifica dei contenuti della didattica erogata. Un ruolo strategico viene attribuito anche al coinvolgimento nella didattica di professionisti di alto profilo che possano offrire agli studenti la loro esperienza sul campo e pertanto più efficaci strumenti per l'ingresso nel mondo del lavoro o per l'accesso a lauree di secondo livello.
Percorso formativo
Le attività didattiche si svolgono presso la sede di Vicenza. Il percorso formativo affianca una preparazione culturale fondata su solide basi teoriche all'apprendimento pratico, al fine di sviluppare la formazione delle conoscenze e competenze professionali del designer industriale. Le scelte dei formati didattici offrono agli studenti l'opportunità di confrontarsi con un'ampia gamma di esperienze in un ambiente formativo composto da didattica frontale, seminari, attività laboratoriali, studio individuale, workshop, tirocinio e altre iniziative svolte in stretto contatto con le imprese.
Particolare importanza viene conferita alle discipline umanistiche, storico-critiche e scientifiche che assumono un ruolo centrale nell'apertura dell'orizzonte culturale degli studenti, stimolando la riflessione critica e offrendo strumenti per affrontare la complessità dei processi e delle transizioni in atto, aspetti fondamentali per rispondere con consapevolezza e responsabilità ai profondi e rapidi mutamenti sociali, culturali, ambientali, tecnologici ed economici.
Le attività laboratoriali sono organizzate con un crescente grado di complessità e comprendono lezioni di carattere teorico-critico e metodologico, esercitazioni analitico-sintetiche, applicazioni progettuali, sperimentazione del lavoro in team, momenti di presentazione e discussione collettiva dei risultati. In queste attività didattiche, così come nei workshop e durante il tirocinio, è possibile sperimentare prassi, ritmi e ruoli caratteristici delle varie declinazioni della professione del designer di prodotto.
Per lo sviluppo delle competenze tecnico-pratiche e progettuali vengono utilizzati, a supporto della didattica e in stretta e assidua connessione con le attività formative, gli spazi, le attrezzature e le professionalità delle Officine di modellistica, di stampa 2D/3D e di foto e video, situate nella sede del corso di studi. Inoltre, per favorire un approccio pluridisciplinare alla tematica del progetto, i laboratori si svolgono in modo integrato, comprendendo varie discipline strumentali all'elaborazione del progetto.
Partecipano all'attività di docenza - oltre ai docenti dell'ateneo - docenti esterni, designer e professionisti del settore, assicurando che i contenuti delle attività formative siano in connessione con il mondo della produzione e delle professioni. Per rendere compatibile la loro presenza nel corso con gli impegni professionali si prevedono, nel piano di studi, speciali formule didattiche intensive e concentrate nel tempo come workshop, project work o seminari.
Inoltre, all'interno del percorso di studi e in modo pienamente coerente con gli obiettivi formativi, lo studente ha la possibilità di costruire un approfondimento tematico consono ai propri interessi o capacità grazie alla possibilità di scelta tra alcune attività formative del secondo e terzo anno (un laboratorio, un corso teorico, workshop e seminari).
Il percorso formativo è così strutturato nei tre anni.
Primo anno
L'offerta formativa del primo anno prevede insegnamenti monodisciplinari e laboratori integrati organizzati in modo da fornire i fondamenti analitici e storico-critici nonché le conoscenze di base e gli strumenti utili al progetto dal punto di vista metodologico, della rappresentazione, delle variabili geometriche e tipologico-formali in un'ottica di progettazione centrata sull'utente. Rientrano nella formazione di base al progetto la capacità di analizzare i comportamenti degli utenti in specifici contesti d'uso e di interpretare gli aspetti culturali, simbolici, relazionali, ergonomici e di usabilità nell'uso dei prodotti rivolti a soddisfare i bisogni degli utenti.
All'interno del primo anno di corso vengono svolte le prime esperienze progettuali nel campo del design del prodotto e si inizia a gestire la complessità del processo progettuale anche negli aspetti riferiti a materiali, tecnologie produttive e sostenibilità ambientale. Parallelamente, gli studenti sono stimolati alla riflessione sui temi del rapporto tra complessità e decisioni e tra cultura materiale, innovazione e società, data l'importanza che questi temi rivestono nel percorso formativo, coerentemente con gli obiettivi del corso di studi.
Secondo anno
L'offerta formativa del secondo anno affronta due aspetti.
Da un lato approfondisce la conoscenza dei linguaggi visivi e della rappresentazione digitale nonché delle culture artistiche indispensabili per costruire un repertorio visivo di appoggio all'apprendimento della capacità di trasmissione delle proprie idee progettuali, ma soprattutto per affrontare adeguatamente il progetto dell'interazione tra le persone e gli artefatti (in particolare nel caso della progettazione delle interfacce bidimensionali, tridimensionali, digitali e analogiche dei prodotti tecnologici o dei prodotti/servizio).
Dall'altro lato, durante quest'anno gli insegnamenti sviluppano le conoscenze e capacità progettuali approfondendo l'attenzione al senso del progetto, alle componenti sociali, ambientali, produttive e tecnologiche permettendo di scegliere tra uno dei due principali temi di caratterizzazione del corso di studi: il design per l'economia circolare e la sostenibilità oppure il design per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. A tal fine vengono affiancati anche corsi che trattano aspetti di carattere economico e scientifico con elementi di forte multidisciplinarietà indispensabili per agire nella complessità sistemica che caratterizza il progetto in questi ambiti (dal rapporto con la biologia nel design bio-ispirato a quello con l'informatica nell'applicazione di IoT e AI; dal contributo dell'ecologia per la valutazione degli effetti delle pressioni antropiche sugli ecosistemi ai processi metabolici).
Terzo anno
L'offerta formativa del terzo anno prevede il consolidamento delle competenze tecniche e progettuali e l'ampliamento delle riflessioni a livello di reti e sistemi (ne sono un esempio gli aspetti collegati alla logistica, alla supply chain e al packaging). Lo studente ha qui la possibilità di scegliere se affrontare l'altro tema caratterizzante del corso di studi o proseguire con un ulteriore approfondimento sul tema scelto l'anno precedente.
L'ultimo semestre del terzo anno è dedicato all'esperienza di tirocinio curriculare in imprese, studi, enti. Anche in questo caso viene offerta allo studente la possibilità di scegliere tra un tirocinio da svolgere interamente presso l'ente ospitante oppure un tirocinio tematico nel quale viene sviluppato - in stretta connessione con l'ente ospitante - un brief di progetto o di sperimentazione che potrà poi essere oggetto di approfondimento nella prova di laurea.
Nell'arco dei tre anni sono poi previste le attività a scelta dello studente e un corso di approfondimento, nel perimetro del design, con tema variabile di anno in anno, in modo che ogni studente possa scegliere ciò che ritiene più congeniale alla propria preparazione e ai propri interessi.
A completamento dei semestri di didattica sono organizzate settimane intensive dedicate a workshop con le aziende o seminari per affrontare dal punto di vista progettuale e/o analitico-critico tematiche specifiche individuate rispondendo alle necessità del tessuto economico-produttivo e alle emergenze della contemporaneità.
Gli obiettivi di apprendimento dei singoli insegnamenti sono riportati annualmente in maniera dettagliata nel Regolamento didattico del corso di studio e nel Manifesto degli studi, illustrando i contenuti minimi dei laboratori di progettazione, delle discipline strumentali di base, delle tecnologie, delle discipline storico-critiche, filosofiche e delle scienze sociali.
Il corso di studi si conclude con una prova finale che prevede la realizzazione di un elaborato, di carattere progettuale o sperimentale, sviluppato su un tema scelto in autonomia o sulla base di brief aziendali, con l'obiettivo di evidenziare le qualità ideative, critiche e progettuali del laureando, la sua capacità di utilizzare gli strumenti tecnici e culturali acquisiti nel corso, di gestire e presentare contenuti innovativi nel progetto e la sua autonomia nell'affrontarne le varie fasi del processo di ideazione e realizzazione di un progetto o di una sperimentazione.
Costituiscono obiettivi fondamentali del progetto formativo l'acquisizione delle conoscenze e competenze alla base della cultura del design (dal punto di vista culturale, metodologico, tecnico-strumentale e socio-economico) necessarie a un designer di prodotto, inserito nel contesto culturale e produttivo delle imprese. La formazione offerta dal corso di studi forma così una figura in grado di svolgere le attività ideative e tecnico-progettuali di supporto e assistenza al progetto, dalle fasi iniziali di definizione dei concept fino allo sviluppo, sperimentazione, produzione e distribuzione degli artefatti su larga scala, considerando il complesso dei cicli di vita dei prodotti in ottica circolare e rigenerativa e di gestire il complesso degli elementi derivati dall'applicazione di innovazioni tecnologiche.
Tra i principali argomenti presenti nella formazione rientrano, infatti, temi quali:
. Design, digitalizzazione e tecnologie emergenti. L'impiego di diversi materiali e tecnologie incide profondamente sulle caratteristiche formali, prestazionali e costruttive dei prodotti e pertanto sul loro design. Tramite apposite esercitazioni progettuali e insegnamenti teorici gli allievi sperimentano anche i mutamenti intervenuti nel design di prodotti connessi alla digitalizzazione dei processi e all'utilizzo di tecnologie emergenti. Ciò richiede conoscenze di base in questi campi e capacità di dialogo e collaborazione con i relativi esperti.
. Design per l'economia circolare. Il design di prodotto che gli allievi del corso di studi praticano a livello didattico e che guiderà la loro futura attività professionale prende in considerazione l'intero ciclo di vita e i relativi processi di ottimizzazione nell'uso delle risorse e di circolarità in un'ottica di metabolismo ciclico. Ciò consente di mettere in sintonia il perseguimento di obiettivi ambientali, sociali ed economici ottenendone benefici sistemici.
. Design di prodotti e servizi. Il rapporto tra design dei prodotti e dei servizi viene esplorato da due punti di vista. Da un lato, vengono considerati al momento del design i servizi (manutenzione, riparazione, upgrade, gestione del fine vita ecc.) che accompagnano un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Dall'altro, viene affrontato il redesign complessivo degli artefatti fisici nel passaggio da prodotti a servizi nel quale divengono sostanziali gli aspetti dell'interazione e che portano a ripensare totalmente i prodotti ad essi correlati.
La scelta di questi argomenti per la caratterizzazione del percorso formativo del corso di studi deriva dalla centralità che essi hanno nella Nuova Strategia Industriale per un'Europa competitiva a livello mondiale, verde e digitale, presentata dalla Commissione Europea a marzo 2020 e aggiornata nel maggio 2021 a seguito delle criticità, sempre più evidenti, nella gestione di approvvigionamenti e materie prime. Nel documento viene, infatti, esplicitata la necessità di una connessione tra tre aspetti chiave per il tessuto economico-produttivo europeo: la trasformazione connessa al Green Deal e al Nuovo Piano d'Azione per l'Economia Circolare, la competitività a livello sia locale sia internazionale e la transizione digitale. Il corso di studi si propone di offrire competenze che siano coerenti con tale programma strategico e adatte ad essere utilizzate negli ecosistemi industriali europei. Tali ecosistemi sono considerati fulcro d'azione in quanto capaci di riunire soggetti chiave: istituzioni accademiche e centri di ricerca, fornitori, PMI e grandi imprese.
In forte connessione con il sistema economico-produttivo del territorio, il corso di studi si propone così di rispondere alle esigenze di formazione di personale qualificato del sistema delle imprese e delle istituzioni, perseguendo al contempo il raggiungimento dello stesso livello di eccellenza a livello internazionale che imprese e istituzioni hanno già ottenuto.
A tale scopo viene fornita una formazione multidisciplinare basata su una pluralità di insegnamenti distribuiti nelle aree umanistiche, del progetto, della rappresentazione, scientifiche, tecnologiche e socio-economiche. Una precipua rilevanza è rivolta a soddisfare i bisogni degli utenti dei prodotti e pertanto agli aspetti ergonomici, di usabilità, alla progettazione delle interfacce bidimensionali, tridimensionali, digitali e analogiche.
Prioritaria importanza viene attribuita anche al tirocinio, che è obbligatorio e occupa un intero semestre del terzo anno.
Al tirocinio si assegnano i compiti di formazione professionale degli studenti, di potenziamento della conoscenza reciproca tra corso di studi e sistema delle imprese e delle professioni e di verifica dei contenuti della didattica erogata. Un ruolo strategico viene attribuito anche al coinvolgimento nella didattica di professionisti di alto profilo che possano offrire agli studenti la loro esperienza sul campo e pertanto più efficaci strumenti per l'ingresso nel mondo del lavoro o per l'accesso a lauree di secondo livello.
Percorso formativo
Le attività didattiche si svolgono presso la sede di Vicenza. Il percorso formativo affianca una preparazione culturale fondata su solide basi teoriche all'apprendimento pratico, al fine di sviluppare la formazione delle conoscenze e competenze professionali del designer industriale. Le scelte dei formati didattici offrono agli studenti l'opportunità di confrontarsi con un'ampia gamma di esperienze in un ambiente formativo composto da didattica frontale, seminari, attività laboratoriali, studio individuale, workshop, tirocinio e altre iniziative svolte in stretto contatto con le imprese.
Particolare importanza viene conferita alle discipline umanistiche, storico-critiche e scientifiche che assumono un ruolo centrale nell'apertura dell'orizzonte culturale degli studenti, stimolando la riflessione critica e offrendo strumenti per affrontare la complessità dei processi e delle transizioni in atto, aspetti fondamentali per rispondere con consapevolezza e responsabilità ai profondi e rapidi mutamenti sociali, culturali, ambientali, tecnologici ed economici.
Le attività laboratoriali sono organizzate con un crescente grado di complessità e comprendono lezioni di carattere teorico-critico e metodologico, esercitazioni analitico-sintetiche, applicazioni progettuali, sperimentazione del lavoro in team, momenti di presentazione e discussione collettiva dei risultati. In queste attività didattiche, così come nei workshop e durante il tirocinio, è possibile sperimentare prassi, ritmi e ruoli caratteristici delle varie declinazioni della professione del designer di prodotto.
Per lo sviluppo delle competenze tecnico-pratiche e progettuali vengono utilizzati, a supporto della didattica e in stretta e assidua connessione con le attività formative, gli spazi, le attrezzature e le professionalità delle Officine di modellistica, di stampa 2D/3D e di foto e video, situate nella sede del corso di studi. Inoltre, per favorire un approccio pluridisciplinare alla tematica del progetto, i laboratori si svolgono in modo integrato, comprendendo varie discipline strumentali all'elaborazione del progetto.
Partecipano all'attività di docenza - oltre ai docenti dell'ateneo - docenti esterni, designer e professionisti del settore, assicurando che i contenuti delle attività formative siano in connessione con il mondo della produzione e delle professioni. Per rendere compatibile la loro presenza nel corso con gli impegni professionali si prevedono, nel piano di studi, speciali formule didattiche intensive e concentrate nel tempo come workshop, project work o seminari.
Inoltre, all'interno del percorso di studi e in modo pienamente coerente con gli obiettivi formativi, lo studente ha la possibilità di costruire un approfondimento tematico consono ai propri interessi o capacità grazie alla possibilità di scelta tra alcune attività formative del secondo e terzo anno (un laboratorio, un corso teorico, workshop e seminari).
Il percorso formativo è così strutturato nei tre anni.
Primo anno
L'offerta formativa del primo anno prevede insegnamenti monodisciplinari e laboratori integrati organizzati in modo da fornire i fondamenti analitici e storico-critici nonché le conoscenze di base e gli strumenti utili al progetto dal punto di vista metodologico, della rappresentazione, delle variabili geometriche e tipologico-formali in un'ottica di progettazione centrata sull'utente. Rientrano nella formazione di base al progetto la capacità di analizzare i comportamenti degli utenti in specifici contesti d'uso e di interpretare gli aspetti culturali, simbolici, relazionali, ergonomici e di usabilità nell'uso dei prodotti rivolti a soddisfare i bisogni degli utenti.
All'interno del primo anno di corso vengono svolte le prime esperienze progettuali nel campo del design del prodotto e si inizia a gestire la complessità del processo progettuale anche negli aspetti riferiti a materiali, tecnologie produttive e sostenibilità ambientale. Parallelamente, gli studenti sono stimolati alla riflessione sui temi del rapporto tra complessità e decisioni e tra cultura materiale, innovazione e società, data l'importanza che questi temi rivestono nel percorso formativo, coerentemente con gli obiettivi del corso di studi.
Secondo anno
L'offerta formativa del secondo anno affronta due aspetti.
Da un lato approfondisce la conoscenza dei linguaggi visivi e della rappresentazione digitale nonché delle culture artistiche indispensabili per costruire un repertorio visivo di appoggio all'apprendimento della capacità di trasmissione delle proprie idee progettuali, ma soprattutto per affrontare adeguatamente il progetto dell'interazione tra le persone e gli artefatti (in particolare nel caso della progettazione delle interfacce bidimensionali, tridimensionali, digitali e analogiche dei prodotti tecnologici o dei prodotti/servizio).
Dall'altro lato, durante quest'anno gli insegnamenti sviluppano le conoscenze e capacità progettuali approfondendo l'attenzione al senso del progetto, alle componenti sociali, ambientali, produttive e tecnologiche permettendo di scegliere tra uno dei due principali temi di caratterizzazione del corso di studi: il design per l'economia circolare e la sostenibilità oppure il design per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. A tal fine vengono affiancati anche corsi che trattano aspetti di carattere economico e scientifico con elementi di forte multidisciplinarietà indispensabili per agire nella complessità sistemica che caratterizza il progetto in questi ambiti (dal rapporto con la biologia nel design bio-ispirato a quello con l'informatica nell'applicazione di IoT e AI; dal contributo dell'ecologia per la valutazione degli effetti delle pressioni antropiche sugli ecosistemi ai processi metabolici).
Terzo anno
L'offerta formativa del terzo anno prevede il consolidamento delle competenze tecniche e progettuali e l'ampliamento delle riflessioni a livello di reti e sistemi (ne sono un esempio gli aspetti collegati alla logistica, alla supply chain e al packaging). Lo studente ha qui la possibilità di scegliere se affrontare l'altro tema caratterizzante del corso di studi o proseguire con un ulteriore approfondimento sul tema scelto l'anno precedente.
L'ultimo semestre del terzo anno è dedicato all'esperienza di tirocinio curriculare in imprese, studi, enti. Anche in questo caso viene offerta allo studente la possibilità di scegliere tra un tirocinio da svolgere interamente presso l'ente ospitante oppure un tirocinio tematico nel quale viene sviluppato - in stretta connessione con l'ente ospitante - un brief di progetto o di sperimentazione che potrà poi essere oggetto di approfondimento nella prova di laurea.
Nell'arco dei tre anni sono poi previste le attività a scelta dello studente e un corso di approfondimento, nel perimetro del design, con tema variabile di anno in anno, in modo che ogni studente possa scegliere ciò che ritiene più congeniale alla propria preparazione e ai propri interessi.
A completamento dei semestri di didattica sono organizzate settimane intensive dedicate a workshop con le aziende o seminari per affrontare dal punto di vista progettuale e/o analitico-critico tematiche specifiche individuate rispondendo alle necessità del tessuto economico-produttivo e alle emergenze della contemporaneità.
Gli obiettivi di apprendimento dei singoli insegnamenti sono riportati annualmente in maniera dettagliata nel Regolamento didattico del corso di studio e nel Manifesto degli studi, illustrando i contenuti minimi dei laboratori di progettazione, delle discipline strumentali di base, delle tecnologie, delle discipline storico-critiche, filosofiche e delle scienze sociali.
Il corso di studi si conclude con una prova finale che prevede la realizzazione di un elaborato, di carattere progettuale o sperimentale, sviluppato su un tema scelto in autonomia o sulla base di brief aziendali, con l'obiettivo di evidenziare le qualità ideative, critiche e progettuali del laureando, la sua capacità di utilizzare gli strumenti tecnici e culturali acquisiti nel corso, di gestire e presentare contenuti innovativi nel progetto e la sua autonomia nell'affrontarne le varie fasi del processo di ideazione e realizzazione di un progetto o di una sperimentazione.
Conoscenze e capacità di comprensione
Il fulcro delle attività didattiche del corso di studi risiede nella costante e diretta interazione tra studente e docente all'interno di attività di tipo laboratoriale e seminariale, impostata con una progressione crescente del livello di complessità delle questioni affrontate nel corso degli studi. Esse sono riconducibili principalmente all'area del design e comprese essenzialmente negli ambiti della formazione di base nel progetto e nelle discipline caratterizzanti di Design Industriale.
Il tirocinio curricolare obbligatorio e i rapporti con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza e le diverse associazioni del territorio concorre in modo determinante all'apprendimento di nuovi contenuti e delle dinamiche del mondo del lavoro, nonché a verificare sul campo la preparazione raggiunta. A quest'ultimo proposito, sia il tirocinio sia la prova finale costituiscono le maggiori occasioni di verifica della maturità progettuale e della comprensione degli argomenti trattati nel corso di studi.
Nell'ambito della formazione di base umanistica lo studente deve dimostrare di essere in grado di saper descrivere gli aspetti storico-critici della cultura industriale e del design, gli strumenti metodologici per lo studio analitico delle qualità di un prodotto industriale, del rapporto tra cultura materiale, innovazioni e società e di essere in grado di svolgere analisi critiche di fenomeni o sistemi complessi.
Nell'ambito della rappresentazione e della grafica, lo studente deve dimostrare di essere in grado di sapere utilizzare i principi del basic design e le tecniche della rappresentazione per descrivere, condividere e presentare i prodotti, le loro caratteristiche, le funzioni e le loro potenzialità agli interlocutori con i quali è chiamato a confrontarsi (il docente, il gruppo, il responsabile aziendale, il professionista esterno).
Nell'ambito del prodotto industriale, lo studente deve dimostrare di essere in grado di sapere descrivere le fasi di sviluppo di un prodotto industriale, ma anche di essere in grado di sapere illustrare le motivazioni alla base del progetto, le fasi di ricerca e sperimentazione nonché l'adeguatezza delle soluzioni proposte rispetto alle questioni ambientali e sociali e all'utilizzo corretto e responsabile di tecnologie, materiali e componenti.
Nell'ambito delle scienze economiche lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di sapere descrivere i principi della gestione delle imprese, di conoscere la struttura dei business plan e delle loro variabili.
L'apprendimento deriva dall'intreccio di più modalità didattiche: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari e workshop.
I risultati sono verificati attraverso: le prove in itinere e conclusive, scritte e orali, dei singoli insegnamenti; la presentazione delle esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive; mostre e presentazioni dei risultati dei laboratori progettuali; la presentazione della prova finale del corso di studi.
Il tirocinio curricolare obbligatorio e i rapporti con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza e le diverse associazioni del territorio concorre in modo determinante all'apprendimento di nuovi contenuti e delle dinamiche del mondo del lavoro, nonché a verificare sul campo la preparazione raggiunta. A quest'ultimo proposito, sia il tirocinio sia la prova finale costituiscono le maggiori occasioni di verifica della maturità progettuale e della comprensione degli argomenti trattati nel corso di studi.
Nell'ambito della formazione di base umanistica lo studente deve dimostrare di essere in grado di saper descrivere gli aspetti storico-critici della cultura industriale e del design, gli strumenti metodologici per lo studio analitico delle qualità di un prodotto industriale, del rapporto tra cultura materiale, innovazioni e società e di essere in grado di svolgere analisi critiche di fenomeni o sistemi complessi.
Nell'ambito della rappresentazione e della grafica, lo studente deve dimostrare di essere in grado di sapere utilizzare i principi del basic design e le tecniche della rappresentazione per descrivere, condividere e presentare i prodotti, le loro caratteristiche, le funzioni e le loro potenzialità agli interlocutori con i quali è chiamato a confrontarsi (il docente, il gruppo, il responsabile aziendale, il professionista esterno).
Nell'ambito del prodotto industriale, lo studente deve dimostrare di essere in grado di sapere descrivere le fasi di sviluppo di un prodotto industriale, ma anche di essere in grado di sapere illustrare le motivazioni alla base del progetto, le fasi di ricerca e sperimentazione nonché l'adeguatezza delle soluzioni proposte rispetto alle questioni ambientali e sociali e all'utilizzo corretto e responsabile di tecnologie, materiali e componenti.
Nell'ambito delle scienze economiche lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di sapere descrivere i principi della gestione delle imprese, di conoscere la struttura dei business plan e delle loro variabili.
L'apprendimento deriva dall'intreccio di più modalità didattiche: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari e workshop.
I risultati sono verificati attraverso: le prove in itinere e conclusive, scritte e orali, dei singoli insegnamenti; la presentazione delle esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive; mostre e presentazioni dei risultati dei laboratori progettuali; la presentazione della prova finale del corso di studi.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Al termine del percorso formativo, gli studenti dispongono di competenze che permettono di analizzare e concepire progetti nei campi del design del prodotto e dei servizi ad esso correlati. Competenze più specifiche riguardano le tematiche inerenti la sostenibilità ambientale e i processi rigenerativi intesi non solo del prodotto ma anche a tutti gli elementi che contribuiscono alla produzione e commercializzazione dello stesso. Parallelamente sono fornite competenze sulle tematiche della digitalizzazione, utili a valutare e a saper governare le tecnologie digitali nei prodotti e nei processi di progettazione, essendo quest'ultimo uno dei fattori abilitanti delle più recenti dinamiche di trasformazione.
Nell'ambito della formazione di base scientifica e tecnologica e caratterizzante, lo studente deve acquisire la capacità di impiegare i metodi dell'analisi matematica, dell'informatica, della geometria e dell'algebra lineare nella progettazione; applicare le caratteristiche prestazionali e di conformità dei materiali per l'elaborazione di un artefatto; applicare sperimentazioni di materiali innovativi per il design.
Al termine lo studente deve quindi essere in grado di applicare i metodi operativi di analisi e definizione dei problemi; di strutturare la formulazione di un pensiero critico in ottica sistemica; di applicare i principi della progettazione e le norme del disegno per definire e rappresentare i prodotti; di illustrare con consapevolezza le caratteristiche tecniche dei materiali impiegati nel progetto; di valutare l'impatto ambientale dei progetto e la preferibilità ambientale dello stesso; di applicare metodi e strumenti per la progettazione orientata alla sostenibilità e all'economia circolare; di illustrare le principali tecnologie e processi produttivi di trasformazione industriale; di applicare le tematiche della digitalizzazione ai prodotti o al processo di progettazione e di utilizzarla come strumento di progetto o come leva applicata al prodotto.
La verifica della capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene:
. tramite le prove in itinere e conclusive degli insegnamenti, in particolare nelle attività laboratoriali nelle quali, grazie a discussioni individuali e collettive del lavoro svolto, viene data rilevanza alle capacità di scelta tra più opzioni progettuali;
. a conclusione delle esperienze del tirocinio curriculare e dei workshop, occasioni fondamentali per applicare le conoscenze in casi e con modalità vicine alla pratica professionale;
. a conclusione del corso di studi nella prova di laurea nella quale viene valutata la maturità nell'applicare le conoscenze e rendere evidente la comprensione di quanto appreso nel percorso di studi dallo studente.
Nell'ambito della formazione di base scientifica e tecnologica e caratterizzante, lo studente deve acquisire la capacità di impiegare i metodi dell'analisi matematica, dell'informatica, della geometria e dell'algebra lineare nella progettazione; applicare le caratteristiche prestazionali e di conformità dei materiali per l'elaborazione di un artefatto; applicare sperimentazioni di materiali innovativi per il design.
Al termine lo studente deve quindi essere in grado di applicare i metodi operativi di analisi e definizione dei problemi; di strutturare la formulazione di un pensiero critico in ottica sistemica; di applicare i principi della progettazione e le norme del disegno per definire e rappresentare i prodotti; di illustrare con consapevolezza le caratteristiche tecniche dei materiali impiegati nel progetto; di valutare l'impatto ambientale dei progetto e la preferibilità ambientale dello stesso; di applicare metodi e strumenti per la progettazione orientata alla sostenibilità e all'economia circolare; di illustrare le principali tecnologie e processi produttivi di trasformazione industriale; di applicare le tematiche della digitalizzazione ai prodotti o al processo di progettazione e di utilizzarla come strumento di progetto o come leva applicata al prodotto.
La verifica della capacità di applicare conoscenza e comprensione avviene:
. tramite le prove in itinere e conclusive degli insegnamenti, in particolare nelle attività laboratoriali nelle quali, grazie a discussioni individuali e collettive del lavoro svolto, viene data rilevanza alle capacità di scelta tra più opzioni progettuali;
. a conclusione delle esperienze del tirocinio curriculare e dei workshop, occasioni fondamentali per applicare le conoscenze in casi e con modalità vicine alla pratica professionale;
. a conclusione del corso di studi nella prova di laurea nella quale viene valutata la maturità nell'applicare le conoscenze e rendere evidente la comprensione di quanto appreso nel percorso di studi dallo studente.
Autonomia di giudizi
Durante il percorso di studi, lo studente matura la capacità di cogliere e analizzare, all'interno dei contesti socioculturali, problemi che richiedono conoscenze scientifico-tecniche e teorico-pratiche. Acquisisce la capacità di valutare le caratteristiche delle diverse ipotesi progettuali e le relative potenzialità al fine di definire l'efficienza, l'efficacia e la sostenibilità (economica, ambientale e sociale) delle scelte fatte in sede di progetto.
Lo studente viene guidato durante le lezioni e nelle esercitazioni di progetto ad assumere un suo personale “punto di vista” che gli permette di acquisire un proprio filtro interpretativo utile a difendere e a motivare le proprie scelte e soluzioni progettuali. Questa autonomia gli permette inoltre di avere la capacità di affrontare non solo i problemi contemporanei che conosce e ha già affrontato ma anche, in proiezione futura, di avere un “punto di vista critico” utile ad affrontare le nuove sfide e tematiche che si troverà ad affrontare nel suo futuro percorso lavorativo in una fase, come l'attuale, di profondi e rapidi mutamenti culturali, tecnologici e di mercato.
Il corso offre, infatti, attività formative utili a stimolare e sviluppare la capacità di lettura critica dei fenomeni in divenire non solo stimolando gli studenti alla risoluzione dei problemi, ma portandoli a comprendere quali siano le effettive domande utili per definire e quindi risolvere i problemi: è quindi stimolato un approccio problem-finding.
L'analisi dei diversi fattori del progetto (sociali, economici, culturali, ambientali) porta lo studente a sviluppare l'autonomia necessaria ad affrontare problemi progettuali di differente complessità ponendo al centro del progetto le necessità poste dall'utenza e con un approccio caratteristico dello User Centered Design.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene:
. tramite le modalità di verifica dell'apprendimento degli insegnamenti, in particolare nelle attività laboratoriali nelle quali, grazie a discussioni individuali e collettive del lavoro svolto, viene data rilevanza alle capacità di scelta tra più opzioni progettuali e di individuazione di criticità e dei metodi per risolverle;
. durante le esperienze del tirocinio curricolare e dei workshop, occasioni fondamentali per sviluppare sia un approccio professionale sia la capacità di interloquire con le differenti realtà del mondo del lavoro;
. a conclusione del corso di studi nella prova di laurea nella quale deve essere esplicitamente evidente la maturità critica ed espressiva dello studente che costituisce elemento di valutazione.
Lo studente viene guidato durante le lezioni e nelle esercitazioni di progetto ad assumere un suo personale “punto di vista” che gli permette di acquisire un proprio filtro interpretativo utile a difendere e a motivare le proprie scelte e soluzioni progettuali. Questa autonomia gli permette inoltre di avere la capacità di affrontare non solo i problemi contemporanei che conosce e ha già affrontato ma anche, in proiezione futura, di avere un “punto di vista critico” utile ad affrontare le nuove sfide e tematiche che si troverà ad affrontare nel suo futuro percorso lavorativo in una fase, come l'attuale, di profondi e rapidi mutamenti culturali, tecnologici e di mercato.
Il corso offre, infatti, attività formative utili a stimolare e sviluppare la capacità di lettura critica dei fenomeni in divenire non solo stimolando gli studenti alla risoluzione dei problemi, ma portandoli a comprendere quali siano le effettive domande utili per definire e quindi risolvere i problemi: è quindi stimolato un approccio problem-finding.
L'analisi dei diversi fattori del progetto (sociali, economici, culturali, ambientali) porta lo studente a sviluppare l'autonomia necessaria ad affrontare problemi progettuali di differente complessità ponendo al centro del progetto le necessità poste dall'utenza e con un approccio caratteristico dello User Centered Design.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene:
. tramite le modalità di verifica dell'apprendimento degli insegnamenti, in particolare nelle attività laboratoriali nelle quali, grazie a discussioni individuali e collettive del lavoro svolto, viene data rilevanza alle capacità di scelta tra più opzioni progettuali e di individuazione di criticità e dei metodi per risolverle;
. durante le esperienze del tirocinio curricolare e dei workshop, occasioni fondamentali per sviluppare sia un approccio professionale sia la capacità di interloquire con le differenti realtà del mondo del lavoro;
. a conclusione del corso di studi nella prova di laurea nella quale deve essere esplicitamente evidente la maturità critica ed espressiva dello studente che costituisce elemento di valutazione.
Abilità comunicative
Le abilità comunicative, che si esplicitano essenzialmente nel campo del design sia utilizzando supporti visivi, cartacei e digitali, sia in termini verbali, sono parte integrante di ciò che gli studenti devono acquisire per poter spiegare e condividere con altri le proprie ragioni ed elaborazioni progettuali.
Nell'ambito del progetto risulta fondamentale la capacità di rendere visibile a sé e comunicabile agli altri l'idea di progetto. La comunicazione di progetto è infatti una fase fondamentale del processo progettuale che intrinsecamente altro non è che la costruzione di un pensiero articolato di domande e risposte utili alla risoluzione di un problema o al raggiungimento di un obiettivo.
L'attività formativa è finalizzata alla costruzione di un proprio percorso progettuale e all'apprendimento di abilità comunicative di tale pensiero. Per questo gli insegnamenti mirano ad alimentare lo spirito collaborativo e la capacità di relazionarsi con compagni o altri interlocutori. I lavori di gruppo, che implicano capacità relazionali, discussioni e un confronto costante con gli altri, sono parte fondante dell'attività didattica. Inoltre tali capacità comunicative e relazionali sono sviluppate anche attraverso sperimentazioni concrete, principalmente all'interno dei laboratori progettuali e di workshop, in cui lo studente utilizza forme di comunicazione differenti in base alle varie fasi del progetto (l'ideazione, la concettualizzazione, l'elaborazione dell'idea, la presentazione del risultato finale) e agli interlocutori con i quali è chiamato a confrontarsi (il docente, il gruppo, il responsabile aziendale, il professionista esterno).
L'apprendimento di tali conoscenze deriva dall'intreccio di più modalità didattiche: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari, workshop.
Tali risultati sono verificati attraverso prove in itinere e conclusive, scritte e orali; esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive; mostre e presentazioni dei risultati dei laboratori progettuali; presentazione delle elaborazioni finali.
Lo studente impara quindi ad utilizzare relazioni scriptografiche tipiche della fase di analisi, video, fotografia, tecniche del moodboard, dello storyboard, dello schizzo sintetico, fino alle forme del disegno tecnico esecutivo.
Impara inoltre le retoriche verbo-visive che accompagnano le diverse tappe di elaborazione e presentazione del progetto.
La prova finale costituisce un'ulteriore e speciale occasione per la verifica delle suddette abilità comunicative degli studenti.
Nell'ambito del progetto risulta fondamentale la capacità di rendere visibile a sé e comunicabile agli altri l'idea di progetto. La comunicazione di progetto è infatti una fase fondamentale del processo progettuale che intrinsecamente altro non è che la costruzione di un pensiero articolato di domande e risposte utili alla risoluzione di un problema o al raggiungimento di un obiettivo.
L'attività formativa è finalizzata alla costruzione di un proprio percorso progettuale e all'apprendimento di abilità comunicative di tale pensiero. Per questo gli insegnamenti mirano ad alimentare lo spirito collaborativo e la capacità di relazionarsi con compagni o altri interlocutori. I lavori di gruppo, che implicano capacità relazionali, discussioni e un confronto costante con gli altri, sono parte fondante dell'attività didattica. Inoltre tali capacità comunicative e relazionali sono sviluppate anche attraverso sperimentazioni concrete, principalmente all'interno dei laboratori progettuali e di workshop, in cui lo studente utilizza forme di comunicazione differenti in base alle varie fasi del progetto (l'ideazione, la concettualizzazione, l'elaborazione dell'idea, la presentazione del risultato finale) e agli interlocutori con i quali è chiamato a confrontarsi (il docente, il gruppo, il responsabile aziendale, il professionista esterno).
L'apprendimento di tali conoscenze deriva dall'intreccio di più modalità didattiche: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari, workshop.
Tali risultati sono verificati attraverso prove in itinere e conclusive, scritte e orali; esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive; mostre e presentazioni dei risultati dei laboratori progettuali; presentazione delle elaborazioni finali.
Lo studente impara quindi ad utilizzare relazioni scriptografiche tipiche della fase di analisi, video, fotografia, tecniche del moodboard, dello storyboard, dello schizzo sintetico, fino alle forme del disegno tecnico esecutivo.
Impara inoltre le retoriche verbo-visive che accompagnano le diverse tappe di elaborazione e presentazione del progetto.
La prova finale costituisce un'ulteriore e speciale occasione per la verifica delle suddette abilità comunicative degli studenti.
Capacità di apprendimento
Al termine del percorso di studi, gli studenti sviluppano una capacità progettuale e una cultura critica sui temi del design, nelle sue diverse declinazioni.
Lo studente acquisisce quindi la capacità di generalizzare problemi a partire da casi particolari. Le esercitazioni di progetto, in questo, abilitano lo studente a strutturare un'analisi progettuale, ad interrogare una pluralità di fonti necessarie ad affrontare il tema di progetto, e a definire i principali contesti del progetto individuandone i le principali domande. È così in grado di porsi e porre in modo corretto i quesiti utili a definire gli obiettivi di progetto (problem finding) ed è, quindi, in grado di far convergere tutte le informazioni e i diversi saperi disciplinari appresi nei corsi teorici e nelle diverse esperienze avute nella ricerca del contesto e nella definizione del progetto.
Le attività laboratoriali, gli insegnamenti teorici e le esperienze svolte in workshop e occasioni seminariali gli permettono infatti di sviluppare la capacità di strutturare l'analisi dell'esistente, di interrogare le fonti necessarie a scomporre il tema e ridefinire il problema, ma anche di individuarne i vincoli, di porsi appropriatamente le questioni sul significato delle proposte, di elaborare una risposta progettuale, oltre che di sviluppare modalità di apprendimento autonomo, utile per le sfide che gli studenti dovranno affrontare nel proprio futuro. Ulteriormente, gli studenti acquisiscono esperienza sulle dinamiche e modalità per operare e collaborare all'interno di gruppi di lavoro, anche con la possibilità di confrontarsi con altre figure disciplinari dell'ambito del progetto e professionale.
Le caratteristiche di tali attività didattiche permettono agli studenti di discernere le proprie necessità di apprendimento connesse anche al proseguimento del proprio percorso formativo, garantendo la base necessaria per l'accesso ai successivi livelli di studio e alla professione, e ponendo i fondamenti per l'acquisizione di metodologie da utilizzare per una formazione continua.
Più in generale lo studente è in grado di individuare i nessi tra i diversi ambiti al fine di mettere in luce i tratti di interdisciplinarità dei fenomeni studiati e, in particolare, facendo riferimenti inerenti l'innovazione rivolta alle imprese.
L'apprendimento di tali conoscenze deriva quindi dall'intreccio delle differenti modalità didattiche nelle quali si articola il corso di studi: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari e workshop.
Tali risultati sono verificati attraverso le prove in itinere e conclusive, scritte e orali nonché nella fase di descrizione e presentazione pubblica delle esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive. Il grado di apprendimento degli studenti, quindi, è verificato attraverso modalità, in itinere e conclusive, programmate nelle attività laboratoriali e negli insegnamenti teorici previsti. La prova finale costituisce un'ulteriore e speciale occasione per la verifica delle capacità di apprendimento in quanto richiede agli studenti di approfondire autonomamente sia la ricerca specifica sia l'elaborazione progettuale del tema scelto o posto nonché di restituirli in maniera efficace nell'elaborato e nella discussione di tesi, anche attraverso la sintesi fra differenti ambiti disciplinari.
Lo studente acquisisce quindi la capacità di generalizzare problemi a partire da casi particolari. Le esercitazioni di progetto, in questo, abilitano lo studente a strutturare un'analisi progettuale, ad interrogare una pluralità di fonti necessarie ad affrontare il tema di progetto, e a definire i principali contesti del progetto individuandone i le principali domande. È così in grado di porsi e porre in modo corretto i quesiti utili a definire gli obiettivi di progetto (problem finding) ed è, quindi, in grado di far convergere tutte le informazioni e i diversi saperi disciplinari appresi nei corsi teorici e nelle diverse esperienze avute nella ricerca del contesto e nella definizione del progetto.
Le attività laboratoriali, gli insegnamenti teorici e le esperienze svolte in workshop e occasioni seminariali gli permettono infatti di sviluppare la capacità di strutturare l'analisi dell'esistente, di interrogare le fonti necessarie a scomporre il tema e ridefinire il problema, ma anche di individuarne i vincoli, di porsi appropriatamente le questioni sul significato delle proposte, di elaborare una risposta progettuale, oltre che di sviluppare modalità di apprendimento autonomo, utile per le sfide che gli studenti dovranno affrontare nel proprio futuro. Ulteriormente, gli studenti acquisiscono esperienza sulle dinamiche e modalità per operare e collaborare all'interno di gruppi di lavoro, anche con la possibilità di confrontarsi con altre figure disciplinari dell'ambito del progetto e professionale.
Le caratteristiche di tali attività didattiche permettono agli studenti di discernere le proprie necessità di apprendimento connesse anche al proseguimento del proprio percorso formativo, garantendo la base necessaria per l'accesso ai successivi livelli di studio e alla professione, e ponendo i fondamenti per l'acquisizione di metodologie da utilizzare per una formazione continua.
Più in generale lo studente è in grado di individuare i nessi tra i diversi ambiti al fine di mettere in luce i tratti di interdisciplinarità dei fenomeni studiati e, in particolare, facendo riferimenti inerenti l'innovazione rivolta alle imprese.
L'apprendimento di tali conoscenze deriva quindi dall'intreccio delle differenti modalità didattiche nelle quali si articola il corso di studi: lezioni frontali, laboratori progettuali, esercitazioni individuali e di gruppo, seminari e workshop.
Tali risultati sono verificati attraverso le prove in itinere e conclusive, scritte e orali nonché nella fase di descrizione e presentazione pubblica delle esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive. Il grado di apprendimento degli studenti, quindi, è verificato attraverso modalità, in itinere e conclusive, programmate nelle attività laboratoriali e negli insegnamenti teorici previsti. La prova finale costituisce un'ulteriore e speciale occasione per la verifica delle capacità di apprendimento in quanto richiede agli studenti di approfondire autonomamente sia la ricerca specifica sia l'elaborazione progettuale del tema scelto o posto nonché di restituirli in maniera efficace nell'elaborato e nella discussione di tesi, anche attraverso la sintesi fra differenti ambiti disciplinari.
Requisiti di accesso
Per l'iscrizione al corso di studi è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado conseguito in Italia o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo.
Sono richieste ai candidati:
. capacità di pensiero razionale, astratto e logico deduttivo;
. capacità di percezione ed elaborazione di contenuti figurativi, di effettuare ragionamenti in ambito grafico-spaziale e di risolvere problemi di riconfigurazione;
. capacità di risolvere problemi (problem solving) attraverso strategie di riconfigurazione creativa degli elementi del problema;
. capacità di comprensione e interpretazione di testi argomentativi, nonché conoscenze scientifiche di base riguardanti la comprensione di testi, tabelle e grafici.
Le modalità di verifica di tali capacità e conoscenze sono determinate nel Regolamento didattico del corso di studi e avvengono attraverso una prova selettiva di ingresso.
Per gli studenti che, pur risultando in posizione utile per l'accesso al corso di studi, non abbiano pienamente superato le verifiche sono previsti obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso. Tali verifiche dell'apprendimento di conoscenze e competenze sono connotate da modalità differenti a seconda degli ambiti in cui gli studenti sono stati ritenuti deficitari: grafico-rappresentativi, logico-percettivi o argomentativo-culturali.
Per maggiori dettagli sugli OFA si rimanda sempre al Regolamento didattico del corso di studi.
Sono richieste ai candidati:
. capacità di pensiero razionale, astratto e logico deduttivo;
. capacità di percezione ed elaborazione di contenuti figurativi, di effettuare ragionamenti in ambito grafico-spaziale e di risolvere problemi di riconfigurazione;
. capacità di risolvere problemi (problem solving) attraverso strategie di riconfigurazione creativa degli elementi del problema;
. capacità di comprensione e interpretazione di testi argomentativi, nonché conoscenze scientifiche di base riguardanti la comprensione di testi, tabelle e grafici.
Le modalità di verifica di tali capacità e conoscenze sono determinate nel Regolamento didattico del corso di studi e avvengono attraverso una prova selettiva di ingresso.
Per gli studenti che, pur risultando in posizione utile per l'accesso al corso di studi, non abbiano pienamente superato le verifiche sono previsti obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso. Tali verifiche dell'apprendimento di conoscenze e competenze sono connotate da modalità differenti a seconda degli ambiti in cui gli studenti sono stati ritenuti deficitari: grafico-rappresentativi, logico-percettivi o argomentativo-culturali.
Per maggiori dettagli sugli OFA si rimanda sempre al Regolamento didattico del corso di studi.
Esame finale
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato nel quale viene sviluppato un tema proposto autonomamente dal laureando o nel quale, in alternativa, si approfondisce un brief indicato in specifici workshop con le aziende collocati al terzo anno di corso. L'elaborato finale può essere di carattere progettuale o sperimentale.
La prova ha l'obiettivo di evidenziare le qualità ideative, critiche e progettuali del laureando, la sua capacità di utilizzare gli strumenti tecnici e culturali acquisiti nel corso, di gestire e presentare contenuti innovativi nel progetto e la sua autonomia nell'affrontarne le varie fasi del processo di ideazione e realizzazione di un progetto o di una sperimentazione.
Per la scelta del tema della prova, il laureando deve fare riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso di studi, scegliendo temi coerenti con la propria preparazione sia per quel che riguarda la tematica, sia per il livello di complessità.
La prova ha l'obiettivo di evidenziare le qualità ideative, critiche e progettuali del laureando, la sua capacità di utilizzare gli strumenti tecnici e culturali acquisiti nel corso, di gestire e presentare contenuti innovativi nel progetto e la sua autonomia nell'affrontarne le varie fasi del processo di ideazione e realizzazione di un progetto o di una sperimentazione.
Per la scelta del tema della prova, il laureando deve fare riferimento alle competenze acquisite durante il proprio percorso di studi, scegliendo temi coerenti con la propria preparazione sia per quel che riguarda la tematica, sia per il livello di complessità.
Profili Professionali
Profili Professionali
Junior Product Designer / Designer industriale
La figura professionale dello “Junior Product Designer” o “Designer industriale” è quella di un tecnico del progetto, inserito nel contesto culturale e produttivo delle imprese manifatturiere e del terziario, in grado di svolgere in maniera propositiva le diverse attività ideative e tecnico-progettuali di supporto e assistenza al progetto, dalle fasi iniziali di definizione dei concept fino allo sviluppo, sperimentazione, produzione e distribuzione degli artefatti nel mercato, considerando il complesso dei cicli di vita dei prodotti e delle componenti. All’interno del percorso formativo è possibile, inoltre, approfondire ambiti tematici d’interesse rilevante per le professioni del progetto, in particolare nelle aree di intersezione tra innovazioni tecnologiche ed emergenze ambientali e sociali. Si tratta dunque di una figura con competenze esecutive in un’ottica sistemica, in grado di lavorare in team multidisciplinari e di collaborare sia alla ricerca pre-progettuale sia alla progettazione di prodotti e sistemi di prodotti in una fase, come l’attuale, di profondi e rapidi mutamenti sociali, culturali, tecnologici e di mercato.
. Capacità di utilizzare metodi, tecniche e strumenti di base finalizzati alla progettazione di prodotti, sia a livello teorico sia pratico;
. Attitudine a svolgere indagini preliminari mirate allo sviluppo del progetto e capacità analitica necessaria per stendere relazioni tecniche sulle indagini condotte;
. Capacità di analisi schematica dei comportamenti dei fruitori, di bisogni e caratteristiche sociali, economiche, tecniche, culturali, psicologiche, relazionali e percettive che connotano la sfera dell’utilizzo dei prodotti;
. Attitudine a considerare l’intero ciclo di vita di prodotti, sottoprodotti e componenti in un’ottica circolare e rigenerativa;
Capacità di utilizzare metodi e strumenti per contribuire allo sviluppo di progetti di prodotti, sistemi o prodotti/servizio con una specifica considerazione degli aspetti tecnologici, ambientali, produttivi e realizzativi;
. Capacità di tradurre le indicazioni progettuali in disegni dettagliati e/o modelli attraverso modalità di rappresentazione, di visualizzazione e di restituzione tridimensionale, manuale, fisica o digitale;
. Capacità di interagire con tutti i soggetti coinvolti nel processo progettuale;
. Capacità di realizzare adeguate presentazioni e descrizioni del proprio lavoro e/o del progetto (testuali, orali, grafiche, materiche) sia nelle fasi di lavoro sia nell’esposizione ai diversi soggetti coinvolti;
. Capacità di contribuire ad affrontare in modo critico e sistemico l’innovazione di prodotti, di processi produttivi e di servizi;
. Attitudine a intervenire efficacemente nei cosiddetti wicked problem;
. Capacità di contribuire alla scelta tra le alternative progettuali atte al raggiungimento di obiettivi predefiniti.
Inoltre, la figura professionale ha competenze e abilità basilari per affrontare efficacemente i temi della sostenibilità e dei processi di transizione come il pensiero critico e sistemico, l’abilità anticipatoria, la capacità di applicare diverse procedure di problem solving a problemi complessi e sviluppare opzioni concrete e praticabili, la competenza strategica e l’attitudine collaborativa
I principali sbocchi professionali associati alla funzione si rivolgono all’ambito della libera professione e a quello dell’industria. Nello specifico, il laureato potrà intraprendere:
. attività di progettista junior o assistente progettista nel comparto manifatturiero e nel terziario di differenti settori sia come dipendente o collaboratore esterno in uffici tecnici e di progettazione sia come membro di gruppi multidisciplinari nel contesto della ricerca e sviluppo e nei reparti di produzione;
. attività progettuali come dipendente in studi o agenzie di design;
. attività di libera professione e consulenza per imprese, istituzioni, enti, privati o pubblici, che operano nel campo del design o in altri ambiti nei quali le competenze progettuali sui prodotti e i sistemi di prodotti siano necessarie, in particolare in riferimento alle attenzioni agli utilizzatori, alla sostenibilità, alle transizioni ecologica e digitale e all'applicazione delle tecnologie.
Oltre all’ingresso nel mondo del lavoro, il laureato avrà la possibilità di proseguire il percorso di studi in master di I livello, corsi di perfezionamento o lauree magistrali, specialmente nello stesso ambito del design di prodotto.
Insegnamenti
Insegnamenti (55)
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G03004-1 - METODI E STRUMENTI DI BASE PER IL DESIGN (A)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G03004-1 - METODI E STRUMENTI DI BASE PER IL DESIGN (B)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
3 CFU
30 ore
G03007-3 - METABOLISMO URBANO E DEI TERRITORI A (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G03008-1 - DESIGN PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
9 CFU
90 ore
G03008-2 - ELEMENTI DI DESIGN STRUTTURALE DEI PRODOTTI (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G03009 - LABORATORIO DI GRAPHIC DESIGN PER IL PRODOTTO (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
9 CFU
90 ore
6 CFU
60 ore
G03011-1 - PROGETTARE CON LE TECNOLOGIE EMERGENTI A (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G03012 - APPROFONDIMENTO TEMATICO PER IL DESIGN (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
3 CFU
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9 CFU
90 ore
6 CFU
60 ore
G03016 - GEOGRAFIA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G03017 - CULTURA MATERIALE, INNOVAZIONE E SOCIETA' (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
3 CFU
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3 CFU
30 ore
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12 CFU
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12 CFU
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40 ore
2 CFU
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2 CFU
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2 CFU
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2 CFU
40 ore
2 CFU
40 ore
2 CFU
40 ore
2 CFU
40 ore
G03028 - SEMINARI RICERCA, SCRITTURA E METODI (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
6 CFU
60 ore
3 CFU
30 ore
G03029-3 - METABOLISMO URBANO E DEI TERRITORI B (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G03030-1 - PROGETTARE CON LE TECNOLOGIE EMERGENTI B (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G03032-1 - PROGETTAZIONE DI PRODOTTI IN LEGNO (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
9 CFU
90 ore
G03032-2 - TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL LEGNO PER IL DESIGN (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G03033-1 - PROGETTAZIONE DI PRODOTTI IN PELLE (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
9 CFU
90 ore
G03033-2 - TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA PELLE PER IL DESIGN (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G03034 - SISTEMA PELLE, DESIGN E MADE IN ITALY (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G03035 - DESIGN E AMBITI PRODUTTIVI - SEMINARI DI INTRODUZIONE AI PRODOTTI IN LEGNO (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
2 CFU
20 ore
G03036 - DESIGN E AMBITI PRODUTTIVI - SEMINARI DI INTRODUZIONE AI PRODOTTI IN PELLE (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
2 CFU
20 ore
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Persone (30)
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