Progettare in modo inclusivo significa porre nel progetto, a tutte le scale, un'attenzione alla persona che si manifesta innanzitutto attraverso la comprensione delle differenze piuttosto che delle similitudini, riuscendo a farne sintesi per consentire funzionalità, autonomia e dignità di vita all’interno di una prospettiva intersezionale e di genere. L’accessibilità a spazi, servizi e oggetti è infatti un diritto, sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2006, che l’architettura e il design possono coniugare con tutte le istanze che sono proprie di due discipline che per natura intrinseca danno risposte ai bisogni umani. Negli ultimi decenni il tema della progettazione inclusiva è stato oggetto di importanti cambiamenti che hanno modificato in particolare l’approccio dell’architettura verso i temi dell’accessibilità, passando da azioni legate all’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici e spazi esistenti, alla realizzazione di nuovi ambienti inclusivi, fruibili in modo confortevole e sicuro da tutti. Non si tratta di un percorso concluso perché sono ancora molti gli ostacoli esistenti, a scala edilizia e urbana. E ancora di più sono gli ostacoli culturali con cui l’inclusione si deve confrontare, derivanti da una inadeguata o superficiale conoscenza diffusa. I docenti e i ricercatori proponenti di questa unità di ricerca si occupano di tematiche legate all’accessibilità inclusiva da diversi punti di vista e al concetto di ambiente e hanno negli anni incrociato i loro interessi per contaminarsi vicendevolmente, essendosi scelti su una base di condivisione di intenti e di visione. La premessa del gruppo è infatti che via sia un atteggiamento culturale inclusivo per riuscire a tracciare nuove prospettive di studio e di applicazione delle questioni legate all’accessibilità.
Indirizzo:
Università Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del progetto Venezia, Santa Croce 191, Tolentini
Periodo di attività:
(aprile 16, 2025 - )