Il settore logistico nel nostro paese ha un ruolo strategico per il sistema economico nazionale e internazionale, con un valore totale nel 2023 di 135,4 miliardi di euro, 8,2% del PIL italiano e 1 milione e 400 mila addetti (Confindustria report del 23-01-2024). È stato anche il settore ad aver dimostrato la maggior capacità di reazione e di resilienza durante l’emergenza Covid-19 nel 2020 e nel 2021, fronteggiando egregiamente un evento dalle pesantissime ricadute economiche. Dopo quattro anni dall’emergenza Covid-19, il settore logistico italiano sta affrontando ora un cambiamento fondamentale verso il paradigma dell’Industria 5.0 che sancisce definitivamente la necessità di evolvere tutta la filiera logistica attraverso investimenti mirati in tecnologie digitali innovative, sostenibili e capaci di riportare le esigenze del lavoratore al centro del processo di innovazione, consacrando il modello collaborativo nel quale uomo e tecnologia (o software) lavorano in modo sinergico per l’ottenimento di un obiettivo comune. Si assiste quindi ad un processo di innovazione che coinvolge tutte le attività logistiche e i partner della filiera, dai magazzini, ai centri di distribuzione, ai sistemi di trasporto merci, ai sistemi di trasporto di materiali interni alle aziende, alle piattaforme di cross-docking, integrando le tecnologie precedenti con quelle emergenti: Intelligenza Artificiale, Digital Twin, realtà aumentata e sensoristica sofisticata IoT, piattaforme web supportate da architetture blockchain.
L’obiettivo di lungo termine, al fine di trasformare la logistica in elemento primario di vantaggio competitivo delle aziende italiane, è fare in modo che i servizi logistici siano sempre più efficienti, trasparenti e reattivi, capaci di adattarsi ai cambiamenti continui richiesti dal mercato e dagli eventi politici ed economici sia a livello nazionale sia internazionale, con un focus sull’esigenza crescente di raggiungere sostenibilità sia da un punto di vista ambientale che sociale. La logistica è tradizionalmente un comparto energivoro, in particolare di fonti di natura fossile (trasporti e magazzini) ma anche un settore con mansioni fisicamente faticose e ripetitive per gli operatori umani (come le attività di picking, packing, loading e unloading). Il raggiungimento di questo obiettivo di lungo termini, permetterà anche di affrontare il problema ormai tanto discusso del “labor shortage”, la mancanza di personale e manodopera che sta colpendo in particolare il settore logistico italiano.
Se gli operatori umani saranno supportati da soluzioni tecnologiche innovative e assistiti quotidianamente da attrezzature e software per il supporto operativo e decisionale, potranno lavorare meglio, con maggiore motivazione e con meno fatica fisica e mentale. Le attività logistiche potranno essere svolte da tutti con un approccio collaborativo nel quale uomo e tecnologia cooperano, realizzando quindi una ambiente di lavoro più inclusivo e sicuro di quanto lo sia oggi.
Dagli investimenti in tecnologie digitali emergenti “a misura d’uomo” nasceranno di conseguenza nuove opportunità di lavoro e la necessità di trovare personale con competenze tecniche e meccatroniche adeguate e di gran lunga più evolute rispetto ad oggi: da qui nascerà l’esigenza di una formazione continua degli operatori logistici.
Le tematiche sopra esposte hanno richiesto l’attivazione di una collaborazione con la RIR Tech4Life, che per le specifiche competenze può integrarsi nella progettualità andando ad approfondire proprio l’aspetto legato al tema del well being dei lavoratori e all’inclusione di tutti i lavoratori indipendentemente dalle loro capacità fisiche.
Il progetto multi RIR SHIELD ha pertanto l’obiettivo di sviluppare nuovi modelli organizzativi e nuovi processi logistici supportati dall’innovazione digitale e dall’uso sostenibile delle tecnologie emergenti per