Il progetto si propone di valorizzare il patrimonio culturale pubblico costituito dai complessi monastici volti a diverso uso nel XIX e XX secolo, indagandone le potenzialità di valorizzazione e miglioramento funzionale al fine di aumentarne inclusività ed accessibilità, in un contesto di reciproco e virtuoso scambio di know-out tra università e aziende del territorio. I monasteri sono stati costruiti originariamente come edifici polifunzionali e intrinsecamente di grande flessibilità e adattabilità funzionale. Una volta riutilizzati per funzioni collettive (sanità e istruzione, per esempio) sono stati necessariamente soggetti ad una normativa anti barriere architettoniche
che, pensata soprattutto per edilizia di nuova costruzione, rischia di essere attuata in edifici storici preesistenti snaturandone l’alto valore storico artistico e culturale. La ricerca prevede la mappatura di tutti gli edifici monastici del Veneto volti ad uso diverso
e oggi di proprietà pubblica, e si concentrerà su tre casi studio in un’ottica comparativa e sperimentale. La ricerca prevede una forte componente di interdisciplinarietà e una costante attenzione alla divulgazione di metodi, pratiche e risultati, attraverso la
collaborazione con i partner di rete e la organizzazione di occasioni di confronto.
Attività affidate a Iuav:
- un assegno €26040
- viaggi €1068,93 (mobilità all'Università di Brescia)
- totale €27108,93