Tipo Corso:
Laurea Magistrale
Durata (anni):
2
Sede:
VENEZIA
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Le città e i territori contemporanei devono affrontare sfide significative - disastri naturali dovuti agli impatti dei cambiamenti climatici, crisi ecologiche, energetiche, crescenti divari socio-economici, migrazioni globali, perdita di biodiversità e di qualità del paesaggio - che richiedono nuove capacità da parte dell'urbanista-planner nell'affrontare con strumenti e processi innovativi cambiamenti così impegnativi e profondi.
Uno scenario in rapida evoluzione richiede nuove forme di pianificazione del territorio, sia a livello locale che globale, che abbiano la capacità di supportare e gestire territori caratterizzati da condizioni socio-economiche e ambientali mutevoli. In questa prospettiva il corso di laurea magistrale forma un 'urbanista e pianificatore territoriale' in grado di gestire anche la transizione ecologica, una figura professionale in grado di assumere ruoli chiave di progettazione, coordinamento, consulenza, nelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, ed ambientale, nel disegno delle trasformazioni urbane e territoriali, anche con capacità avanzate di interfacciarsi con altre figure tecniche, chiamate ad intervenire nell'ambiente costruito e nell'ambiente naturale; una figura professionale in grado di interagire con una committenza pubblica e privata, con interlocutori esperti e cittadini comuni, rispondendo alle grandi sfide globali a cui sono chiamati i diversi territori e le rispettive comunità locali.
In questa prospettiva il programma mira a promuovere conoscenze e competenze in grado di disegnare nuove strategie e nuovi strumenti di frontiera per la pianificazione e le politiche urbane, territoriali e paesaggistiche.
Si tratta di una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione a tutte le scale, includendo le dimensioni strategiche e regolative, di affrontare con particolare attenzione la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un'ottica di sostenibilità e resilienza territoriale, garantendo approcci integrati allo sviluppo, all'inclusione sociale, alla questione energetica e del cambiamento climatico, alla tutela e alla pianificazione del territorio, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale e costruito, storico-culturale e paesaggistico, urbano e rurale, anche in una prospettiva di circolarità nell'uso e nell'impiego delle risorse non rinnovabili.
Nella definizione degli obiettivi specifici del corso di studi sono state tenute in considerazione le indicazioni e le linee guida dedicate alle competenze necessarie per urbanisti e planner di ECTP-CEU European Council of Spatial Planners – Conseil européen des Urbanistes. Obiettivi specifici del suo percorso formativo sono pertanto l'acquisizione di:
- capacità di disegnare piani e programmi urbani e territoriali complessi, sia con riferimento ai contenuti disciplinari che alla definizione dei processi e alla loro progettazione tramite una conoscenza approfondita ed estesa delle tecniche urbanistiche (ssd Icar 20);
- capacità di definire e gestire l'attuazione delle dimensioni strategiche e regolative della pianificazione a tutte le scale (comunale, metropolitana e regionale);
- capacità di mettere in relazione strumenti e processi di pianificazione con le politiche di settore (in primis urbane e rurali) nella prospettiva dello sviluppo locale sostenibile con una consapevolezza per i diversi contesti sociali e antropologici;
- capacità di utilizzare metodi e tecniche per la valutazione di progetti, piani, politiche e programmi di trasformazione urbana;
- conoscenza degli ordinamenti giuridici relativi al governo del territorio e dell'ambiente con particolare riguardo all'integrazione tra i livelli della pianificazione e l'introduzione di nuovi strumenti anche di livello sovraordinato (dalle direttive UE alle norme regionali e la loro ricaduta negli strumenti urbanistici);
- capacità di interagire con committenze complesse (sia pubbliche che private) e con gruppi di lavoro interdisciplinari;
- conoscenza e uso di tecniche di analisi e pianificazione territoriale avanzate (con attenzione agli strumenti della giscience) e della comunicazione (design e comunicazione) per la gestione di temi strategici nel governo della città, del territorio e dell'ambiente;
- capacità di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un uso consapevole ed equo delle risorse e del patrimonio e coinvolgano i diversi soggetti (istituzionali, economici, sociali, delle comunità locali) interessati;
All'urbanista-planner si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con un pubblico più ampio, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell'iniziativa e dei processi sul territorio. Infatti, la pianificazione si presenta oggi come campo complesso, in cui spesso ci si polarizza fra i due estremi dell'approccio vincolistico sovraordinato e dei processi dal basso. Rispetto a questo contesto, l'offerta formativa assume come metro di riferimento la dimensione plurale e mobile dell'odierna società del rischio, sforzandosi di coniugare la tradizione disciplinare dell'urbanistica e della pianificazione territoriale, con l'esigenza di integrare nuove pratiche e assicurarne la co-produzione e l'efficacia negli strumenti. Gli studenti vengono messi nelle condizioni di operare per città e territori sostenibili e resilienti, in cui sono centrali gli obiettivi di inclusione sociale, democratizzazione ed accessibilità alle risorse.
Il Corso di studi è strutturato secondo due orientamenti distinti, erogati uno in italiano e uno in inglese; entrambi si pongono nella prospettiva di comprendere il nuovo ruolo della pianificazione territoriale in un'epoca di transizione ecologica verso la vita in città e territori inclusivi e a basse emissioni di carbonio, sottolineando questioni ed aspetti delle trasformazioni urbane, territoriali e ambientali e il ruolo dell'urbanista-planner come analista e progettista di piani nelle forme strategiche e regolative (incluse le pianificazioni settoriali), come pure di processi e pratiche.
- L'orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio nella transizione è un percorso formativo avanzato nel campo della pianificazione urbanistica, territoriale, paesaggistica ed ambientale, indirizzato alla professione di Urbanista-Pianificatore Territoriale, che si sviluppa attorno a tre esperienze progettuali nella forma di laboratori che operano su scale differenti (pianificazione urbanistica, pianificazione intercomunale, pianificazione metropolitana e regionale) affrontando le questioni della transizione, in una prospettiva integrata di progetto, politiche e valutazione, spingendo ad offrire un banco di prova operativo per gli studenti, in situazioni e contesti reali;
- L'orientamento in inglese – MA in Urban and Spatial Planning for Transition - prende a riferimento modelli e ambiti lavorativi di progettazione e di pratiche internazionali e si ispira ai principali processi volti al perseguimento della sostenibilità e alla riduzione dei rischi nei territori in un epoca di forti cambiamenti globali: anche il percorso in Inglese ripercorre la possibilità di integrare la dimensione multi scalare delle competenze dell'urbanista-planner testando in tre esperienze laboratori-studio, indirizzate alla città, al patrimonio materiale e immateriale nella transizione climatica, energetica ed economico sociale, alla pianificazione per la gestione e prevenzione dei disastri, alla dimensione del metabolismo urbano e territoriale.
Le attività didattiche nel loro complesso prestano attenzione alla varietà e alle differenze dei sistemi di governo del territorio e delle manifestazioni dei fenomeni di urbanizzazione, proponendo lo studio di diversi modelli e approcci per fornire capacità di azione dalle diverse prospettive istituzionali (locali, nazionali ed internazionali).
All'apertura del primo anno, infatti, saranno offerti in entrambi gli orientamenti, corsi di Teorie del Planning e di Tecniche Urbanistiche (ssd Icar 20) anche in associazione ad elementi di giscience e sistemi informativi avanzati per fornire conoscenze e strumenti di lavoro per il proseguo del corso e garantire un allineamento di entrata indipendentemente dalla formazione di ingresso.
Nei percorsi si innestano a geometrie variabili corsi e moduli, anche nella forma integrata nei laboratori/studio, nell'ambito della valutazione, delle politiche agricole urbane e rurali, dell'analisi delle politiche pubbliche, della sociologia, del diritto amministrativo, dell'ecologia urbana, della botanica orientata alle infrastrutture verdi, della pianificazione energetica e dei trasporti e da moduli di insegnamenti affini di discipline anche tecniche che possano contribuire a rafforzare le competenze dell'urbanista-planner nel rafforzare l'efficacia del proprio operato in team di lavoro multidisciplinari.
Sono forte riferimento culturale e strategico di entrambi gli orientamenti del percorso di studi la New Urban Agenda (NUA), i Sustainable Development Goals (SDGs) Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le convenzioni europee sul Paesaggio, Convenzione di Faro e la Strategia 2030 sulla Biodiversità, la Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, oltre al quadro complessivo della programmazione della Commissione Europea 2021-2027 e il New Green Deal che accompagneranno l'attuazione di questo ordinamento di studi per tutta la sua articolazione anche nei successivi assetti didattici.
I due orientamenti condividono le stesse modalità didattiche, articolate in:
- attività didattiche monodisciplinari (corsi frontali), che forniscono contributi fondamentali alla formazione dell'urbanista-planner, capaci di arricchire conoscenze e competenze specifiche, sia dal punto di vista delle capacità analitiche e critico-interpretative o specifiche prospettive tematiche, anche di pianificazione settoriale;
- I laboratori/studio costruiti attorno ai settori scientifico disciplinari Icar 20/21, anche con apporti multidisciplinari modulari, concentrati sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse, che simulano, attraverso gli apporti puntuali di altre discipline, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria dell'attività professionale di chiamata alla redazione di un piano di qualsiasi scala o dominio di intervento. I laboratorio/studio hanno uno sviluppo semestrale, anche con articolazione didattica concentrata, e danno luogo ad un unico esame.
Sono riferimento costante di tutte le attività dei laboratori/studio non solo teorie e metodi, ma anche contesti di sperimentazione e processi pianificatori reali, che consentono agli studenti di simulare una reale committenza e situazioni operative introduttive alla professione di urbanista-planner.
- Crediti liberi: accanto ai corsi curricolari obbligatori è possibile approfondire alcuni campi attraverso i crediti liberi, sia con l'offerta di corsi specifici su temi sperimentali, che mettano in relazione attività di ricerca scientifica e didattica sperimentale, ma anche tramite workshop internazionali o attività che possono essere connesse al lavoro di ricerca della tesi, in stretta sinergia con il tirocinio;
- tesi: il secondo semestre del 2° anno è in prevalenza dedicato all'elaborazione della tesi in italiano, in inglese, francese, spagnolo o portoghese, a seconda dei programmi di mobilità internazionali e i double degree in urban planning a cui si aderisce.
- tirocinio: sempre nell'ambito secondo semestre del 2° anno gli studenti partecipano ad esperienze di tirocinio in organizzazioni pubbliche e private in Italia e all'estero; il tirocinio può essere integrato con l'elaborazione di tesi a natura sperimentale.
Uno scenario in rapida evoluzione richiede nuove forme di pianificazione del territorio, sia a livello locale che globale, che abbiano la capacità di supportare e gestire territori caratterizzati da condizioni socio-economiche e ambientali mutevoli. In questa prospettiva il corso di laurea magistrale forma un 'urbanista e pianificatore territoriale' in grado di gestire anche la transizione ecologica, una figura professionale in grado di assumere ruoli chiave di progettazione, coordinamento, consulenza, nelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, ed ambientale, nel disegno delle trasformazioni urbane e territoriali, anche con capacità avanzate di interfacciarsi con altre figure tecniche, chiamate ad intervenire nell'ambiente costruito e nell'ambiente naturale; una figura professionale in grado di interagire con una committenza pubblica e privata, con interlocutori esperti e cittadini comuni, rispondendo alle grandi sfide globali a cui sono chiamati i diversi territori e le rispettive comunità locali.
In questa prospettiva il programma mira a promuovere conoscenze e competenze in grado di disegnare nuove strategie e nuovi strumenti di frontiera per la pianificazione e le politiche urbane, territoriali e paesaggistiche.
Si tratta di una figura in grado di cooperare con esperti in campi disciplinari diversi, di affrontare i temi della pianificazione a tutte le scale, includendo le dimensioni strategiche e regolative, di affrontare con particolare attenzione la centralità attuale delle questioni urbane e territoriali, in un'ottica di sostenibilità e resilienza territoriale, garantendo approcci integrati allo sviluppo, all'inclusione sociale, alla questione energetica e del cambiamento climatico, alla tutela e alla pianificazione del territorio, con una particolare attenzione nei confronti del patrimonio naturale e costruito, storico-culturale e paesaggistico, urbano e rurale, anche in una prospettiva di circolarità nell'uso e nell'impiego delle risorse non rinnovabili.
Nella definizione degli obiettivi specifici del corso di studi sono state tenute in considerazione le indicazioni e le linee guida dedicate alle competenze necessarie per urbanisti e planner di ECTP-CEU European Council of Spatial Planners – Conseil européen des Urbanistes. Obiettivi specifici del suo percorso formativo sono pertanto l'acquisizione di:
- capacità di disegnare piani e programmi urbani e territoriali complessi, sia con riferimento ai contenuti disciplinari che alla definizione dei processi e alla loro progettazione tramite una conoscenza approfondita ed estesa delle tecniche urbanistiche (ssd Icar 20);
- capacità di definire e gestire l'attuazione delle dimensioni strategiche e regolative della pianificazione a tutte le scale (comunale, metropolitana e regionale);
- capacità di mettere in relazione strumenti e processi di pianificazione con le politiche di settore (in primis urbane e rurali) nella prospettiva dello sviluppo locale sostenibile con una consapevolezza per i diversi contesti sociali e antropologici;
- capacità di utilizzare metodi e tecniche per la valutazione di progetti, piani, politiche e programmi di trasformazione urbana;
- conoscenza degli ordinamenti giuridici relativi al governo del territorio e dell'ambiente con particolare riguardo all'integrazione tra i livelli della pianificazione e l'introduzione di nuovi strumenti anche di livello sovraordinato (dalle direttive UE alle norme regionali e la loro ricaduta negli strumenti urbanistici);
- capacità di interagire con committenze complesse (sia pubbliche che private) e con gruppi di lavoro interdisciplinari;
- conoscenza e uso di tecniche di analisi e pianificazione territoriale avanzate (con attenzione agli strumenti della giscience) e della comunicazione (design e comunicazione) per la gestione di temi strategici nel governo della città, del territorio e dell'ambiente;
- capacità di elaborare e supportare - anche grazie alle conoscenze delle banche dati territoriali, delle analisi spaziali - strategie, politiche, programmi e progetti di trasformazione urbana e territoriale che abbiano al centro un uso consapevole ed equo delle risorse e del patrimonio e coinvolgano i diversi soggetti (istituzionali, economici, sociali, delle comunità locali) interessati;
All'urbanista-planner si chiede anche la capacità di interagire con attori diversi e anche con un pubblico più ampio, stimolandone la collaborazione e la partecipazione, agendo da regia dell'iniziativa e dei processi sul territorio. Infatti, la pianificazione si presenta oggi come campo complesso, in cui spesso ci si polarizza fra i due estremi dell'approccio vincolistico sovraordinato e dei processi dal basso. Rispetto a questo contesto, l'offerta formativa assume come metro di riferimento la dimensione plurale e mobile dell'odierna società del rischio, sforzandosi di coniugare la tradizione disciplinare dell'urbanistica e della pianificazione territoriale, con l'esigenza di integrare nuove pratiche e assicurarne la co-produzione e l'efficacia negli strumenti. Gli studenti vengono messi nelle condizioni di operare per città e territori sostenibili e resilienti, in cui sono centrali gli obiettivi di inclusione sociale, democratizzazione ed accessibilità alle risorse.
Il Corso di studi è strutturato secondo due orientamenti distinti, erogati uno in italiano e uno in inglese; entrambi si pongono nella prospettiva di comprendere il nuovo ruolo della pianificazione territoriale in un'epoca di transizione ecologica verso la vita in città e territori inclusivi e a basse emissioni di carbonio, sottolineando questioni ed aspetti delle trasformazioni urbane, territoriali e ambientali e il ruolo dell'urbanista-planner come analista e progettista di piani nelle forme strategiche e regolative (incluse le pianificazioni settoriali), come pure di processi e pratiche.
- L'orientamento in italiano - Pianificare la città e il territorio nella transizione è un percorso formativo avanzato nel campo della pianificazione urbanistica, territoriale, paesaggistica ed ambientale, indirizzato alla professione di Urbanista-Pianificatore Territoriale, che si sviluppa attorno a tre esperienze progettuali nella forma di laboratori che operano su scale differenti (pianificazione urbanistica, pianificazione intercomunale, pianificazione metropolitana e regionale) affrontando le questioni della transizione, in una prospettiva integrata di progetto, politiche e valutazione, spingendo ad offrire un banco di prova operativo per gli studenti, in situazioni e contesti reali;
- L'orientamento in inglese – MA in Urban and Spatial Planning for Transition - prende a riferimento modelli e ambiti lavorativi di progettazione e di pratiche internazionali e si ispira ai principali processi volti al perseguimento della sostenibilità e alla riduzione dei rischi nei territori in un epoca di forti cambiamenti globali: anche il percorso in Inglese ripercorre la possibilità di integrare la dimensione multi scalare delle competenze dell'urbanista-planner testando in tre esperienze laboratori-studio, indirizzate alla città, al patrimonio materiale e immateriale nella transizione climatica, energetica ed economico sociale, alla pianificazione per la gestione e prevenzione dei disastri, alla dimensione del metabolismo urbano e territoriale.
Le attività didattiche nel loro complesso prestano attenzione alla varietà e alle differenze dei sistemi di governo del territorio e delle manifestazioni dei fenomeni di urbanizzazione, proponendo lo studio di diversi modelli e approcci per fornire capacità di azione dalle diverse prospettive istituzionali (locali, nazionali ed internazionali).
All'apertura del primo anno, infatti, saranno offerti in entrambi gli orientamenti, corsi di Teorie del Planning e di Tecniche Urbanistiche (ssd Icar 20) anche in associazione ad elementi di giscience e sistemi informativi avanzati per fornire conoscenze e strumenti di lavoro per il proseguo del corso e garantire un allineamento di entrata indipendentemente dalla formazione di ingresso.
Nei percorsi si innestano a geometrie variabili corsi e moduli, anche nella forma integrata nei laboratori/studio, nell'ambito della valutazione, delle politiche agricole urbane e rurali, dell'analisi delle politiche pubbliche, della sociologia, del diritto amministrativo, dell'ecologia urbana, della botanica orientata alle infrastrutture verdi, della pianificazione energetica e dei trasporti e da moduli di insegnamenti affini di discipline anche tecniche che possano contribuire a rafforzare le competenze dell'urbanista-planner nel rafforzare l'efficacia del proprio operato in team di lavoro multidisciplinari.
Sono forte riferimento culturale e strategico di entrambi gli orientamenti del percorso di studi la New Urban Agenda (NUA), i Sustainable Development Goals (SDGs) Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le convenzioni europee sul Paesaggio, Convenzione di Faro e la Strategia 2030 sulla Biodiversità, la Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, oltre al quadro complessivo della programmazione della Commissione Europea 2021-2027 e il New Green Deal che accompagneranno l'attuazione di questo ordinamento di studi per tutta la sua articolazione anche nei successivi assetti didattici.
I due orientamenti condividono le stesse modalità didattiche, articolate in:
- attività didattiche monodisciplinari (corsi frontali), che forniscono contributi fondamentali alla formazione dell'urbanista-planner, capaci di arricchire conoscenze e competenze specifiche, sia dal punto di vista delle capacità analitiche e critico-interpretative o specifiche prospettive tematiche, anche di pianificazione settoriale;
- I laboratori/studio costruiti attorno ai settori scientifico disciplinari Icar 20/21, anche con apporti multidisciplinari modulari, concentrati sulla definizione di strumenti di pianificazione a scale diverse, che simulano, attraverso gli apporti puntuali di altre discipline, l'integrazione di una pluralità di punti di vista, propria dell'attività professionale di chiamata alla redazione di un piano di qualsiasi scala o dominio di intervento. I laboratorio/studio hanno uno sviluppo semestrale, anche con articolazione didattica concentrata, e danno luogo ad un unico esame.
Sono riferimento costante di tutte le attività dei laboratori/studio non solo teorie e metodi, ma anche contesti di sperimentazione e processi pianificatori reali, che consentono agli studenti di simulare una reale committenza e situazioni operative introduttive alla professione di urbanista-planner.
- Crediti liberi: accanto ai corsi curricolari obbligatori è possibile approfondire alcuni campi attraverso i crediti liberi, sia con l'offerta di corsi specifici su temi sperimentali, che mettano in relazione attività di ricerca scientifica e didattica sperimentale, ma anche tramite workshop internazionali o attività che possono essere connesse al lavoro di ricerca della tesi, in stretta sinergia con il tirocinio;
- tesi: il secondo semestre del 2° anno è in prevalenza dedicato all'elaborazione della tesi in italiano, in inglese, francese, spagnolo o portoghese, a seconda dei programmi di mobilità internazionali e i double degree in urban planning a cui si aderisce.
- tirocinio: sempre nell'ambito secondo semestre del 2° anno gli studenti partecipano ad esperienze di tirocinio in organizzazioni pubbliche e private in Italia e all'estero; il tirocinio può essere integrato con l'elaborazione di tesi a natura sperimentale.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati posseggono conoscenze e capacità di comprensione che estendono quelle associate al primo ciclo e consentono di elaborare e applicare idee originali, in generale in un contesto di ricerca.
I laureati dispongono, in particolare, di conoscenze e capacità di:
- comprensione delle accezioni attribuibili all'espressione 'governo' del territorio e dell'ambiente in relazione a contesti istituzionali e sociali diversi, nonché delle modalità organizzative usualmente ritrovabili e degli strumenti di pianificazione efficaci in ciascuna di esse;
- comprensione delle condizioni di applicabilità dei principali metodi e tecniche di progettazione e pianificazione della città, del territorio e dell'ambiente;
- utilizzo dei diversi strumenti disciplinari e comprensione dei loro rispettivi punti di forza e debolezza in relazione a specifiche condizioni di contesto;
- comprensione della plausibilità dei metodi di indagine e delle tecniche di trattamento in relazione ad uno specifico problema e contesto territoriale.
Inoltre, i laureati dispongono di conoscenze e capacità di comprensione critica di temi teorici, nonché di lettura e comprensione di dati - anche parziali e non elaborati - relativi allo stato dell'ambiente, alle sue criticità, ai conflitti che lo investono, ai quadri giuridici di riferimento. Sono inoltre in grado di leggere le implicazioni e le previsioni insite in scenari futuri, ipotesi progettuali, modelli di simulazione e rappresentazione. In particolare si confronteranno con nuovi orientamenti della pianificazione nella prospettiva del cambiamento climatico e della transizione ecologica, avanzando nuove idee e sperimentandone l'implementazione.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- una selezione strategica dei contenuti dei corsi, resi sequenziali e coerenti agli obiettivi generali;
- un modello didattico che evidenzi la connessione tra i contenuti di corsi diversi, in modo da stimolare la capacità di comprensione e sintesi di fenomeni complessi;
- frequente interazione studente-docente durante i corsi, le attività laboratoriali e i tirocini;
- forme laboratoriali, pratiche ed esperienze, tali da consentire la comprensione in profondità dei fenomeni complessi e delle logiche sottese alle strategie di risposta, in particolare la didattica laboratoriale è alla base di un processo di trasferimento di conoscenze e di competenze con una costante interazione tra docente e studente, orientando, integrando e valutando il processo di apprendimento;
- promozione di tesi di laurea su filoni di ricerca strategici all'interno di programmi di ricerca internazionale (Horizon Europe, ERC, Green Deal, Cooperazione Territoriale, ecc.) nella programmazione europea 2021-2027 e di sperimentazioni avanzate con enti ed istituzioni territoriali con competenze di pianificazione territoriale ed urbanistica;
Conoscenza e capacità di comprensione vengono controllate con modelli valutativi in itinere, caratterizzati dall'obiettivo di 'misurare' le distanze tra progetto formativo e processo di apprendimento per poter intervenire con misure correttive.
I laureati dispongono, in particolare, di conoscenze e capacità di:
- comprensione delle accezioni attribuibili all'espressione 'governo' del territorio e dell'ambiente in relazione a contesti istituzionali e sociali diversi, nonché delle modalità organizzative usualmente ritrovabili e degli strumenti di pianificazione efficaci in ciascuna di esse;
- comprensione delle condizioni di applicabilità dei principali metodi e tecniche di progettazione e pianificazione della città, del territorio e dell'ambiente;
- utilizzo dei diversi strumenti disciplinari e comprensione dei loro rispettivi punti di forza e debolezza in relazione a specifiche condizioni di contesto;
- comprensione della plausibilità dei metodi di indagine e delle tecniche di trattamento in relazione ad uno specifico problema e contesto territoriale.
Inoltre, i laureati dispongono di conoscenze e capacità di comprensione critica di temi teorici, nonché di lettura e comprensione di dati - anche parziali e non elaborati - relativi allo stato dell'ambiente, alle sue criticità, ai conflitti che lo investono, ai quadri giuridici di riferimento. Sono inoltre in grado di leggere le implicazioni e le previsioni insite in scenari futuri, ipotesi progettuali, modelli di simulazione e rappresentazione. In particolare si confronteranno con nuovi orientamenti della pianificazione nella prospettiva del cambiamento climatico e della transizione ecologica, avanzando nuove idee e sperimentandone l'implementazione.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- una selezione strategica dei contenuti dei corsi, resi sequenziali e coerenti agli obiettivi generali;
- un modello didattico che evidenzi la connessione tra i contenuti di corsi diversi, in modo da stimolare la capacità di comprensione e sintesi di fenomeni complessi;
- frequente interazione studente-docente durante i corsi, le attività laboratoriali e i tirocini;
- forme laboratoriali, pratiche ed esperienze, tali da consentire la comprensione in profondità dei fenomeni complessi e delle logiche sottese alle strategie di risposta, in particolare la didattica laboratoriale è alla base di un processo di trasferimento di conoscenze e di competenze con una costante interazione tra docente e studente, orientando, integrando e valutando il processo di apprendimento;
- promozione di tesi di laurea su filoni di ricerca strategici all'interno di programmi di ricerca internazionale (Horizon Europe, ERC, Green Deal, Cooperazione Territoriale, ecc.) nella programmazione europea 2021-2027 e di sperimentazioni avanzate con enti ed istituzioni territoriali con competenze di pianificazione territoriale ed urbanistica;
Conoscenza e capacità di comprensione vengono controllate con modelli valutativi in itinere, caratterizzati dall'obiettivo di 'misurare' le distanze tra progetto formativo e processo di apprendimento per poter intervenire con misure correttive.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati dispongono di competenze che consentono:
- coordinamento di attività interdisciplinari relative al progetto della città, del territorio e dell'ambiente;
- scelta di approcci e tecniche adeguate alla specificità dei diversi processi di pianificazione e programmazione, con particolare riferimento alle questioni urbane, territoriali e ambientali;
- progettazione di atti di pianificazione richiesti per esigenze di tutela, ripristino e riqualificazione urbana, territoriale e ambientale;
- costruzione di agende pubbliche e di processi partecipati;
- definizione e uso di strumenti di simulazione, strategici, normativi, economico-finanziari, negoziali, di certificazione, per la costruzione di piani, programmi e politiche ambientali;
- applicazione delle conoscenze e capacità di cui sopra a contesti incerti e complessi, sviluppando proposte di processo e di progetto concrete e innovative.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- la selezione dei contenuti dei corsi e la costruzione di sequenze coerenti dal punto di vista disciplinare;
- lavoro sul campo, laboratorio, tirocinio, dove le conoscenze teoriche vengono sperimentate in relazione a situazioni e problemi concreti con il contributo di docenti con varie competenze e dove si stimola in tal modo la capacità creativa ed analitica e il loro nesso;
- opportunità di partecipazione a summer schools intensive e programmi internazionali, in cui è prevista la partecipazione di docenti e studenti stranieri;
- organizzazione di seminari monografici, con cui si persegue l'obiettivo di presentare criticamente una serie di casi di studio su diverse tematiche, si focalizzano le relazioni tra conoscenza e processi decisionali, anche con il supporto di nuove tecnologie. Intento specifico è quello di sollecitare riflessioni e capacità critica da parte degli studenti sui nessi -non lineari- tra conoscenza e decisione;
- utilizzo di strumenti avanzati di giscience per il planning.
I risultati attesi vengono verificati attraverso:
- prove in itinere e conclusive, scritte e orali;
- esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive;
- presentazione delle elaborazioni finali.
- coordinamento di attività interdisciplinari relative al progetto della città, del territorio e dell'ambiente;
- scelta di approcci e tecniche adeguate alla specificità dei diversi processi di pianificazione e programmazione, con particolare riferimento alle questioni urbane, territoriali e ambientali;
- progettazione di atti di pianificazione richiesti per esigenze di tutela, ripristino e riqualificazione urbana, territoriale e ambientale;
- costruzione di agende pubbliche e di processi partecipati;
- definizione e uso di strumenti di simulazione, strategici, normativi, economico-finanziari, negoziali, di certificazione, per la costruzione di piani, programmi e politiche ambientali;
- applicazione delle conoscenze e capacità di cui sopra a contesti incerti e complessi, sviluppando proposte di processo e di progetto concrete e innovative.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- la selezione dei contenuti dei corsi e la costruzione di sequenze coerenti dal punto di vista disciplinare;
- lavoro sul campo, laboratorio, tirocinio, dove le conoscenze teoriche vengono sperimentate in relazione a situazioni e problemi concreti con il contributo di docenti con varie competenze e dove si stimola in tal modo la capacità creativa ed analitica e il loro nesso;
- opportunità di partecipazione a summer schools intensive e programmi internazionali, in cui è prevista la partecipazione di docenti e studenti stranieri;
- organizzazione di seminari monografici, con cui si persegue l'obiettivo di presentare criticamente una serie di casi di studio su diverse tematiche, si focalizzano le relazioni tra conoscenza e processi decisionali, anche con il supporto di nuove tecnologie. Intento specifico è quello di sollecitare riflessioni e capacità critica da parte degli studenti sui nessi -non lineari- tra conoscenza e decisione;
- utilizzo di strumenti avanzati di giscience per il planning.
I risultati attesi vengono verificati attraverso:
- prove in itinere e conclusive, scritte e orali;
- esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive;
- presentazione delle elaborazioni finali.
Autonomia di giudizi
I laureati sono in grado di formulare giudizi e definire scelte entro un quadro di consapevolezza degli approcci, delle matrici etiche a cui possono essere ricondotti, nonché degli impatti che potranno determinare. In particolare dispongono di capacità che consentono di:
- affrontare questioni complesse con attenzione alle diverse dimensioni e ricadute delle decisioni collettive;
- comprendere (e far comprendere) l'entità delle poste in gioco rispetto agli interessi collettivi, con particolare riferimento alle scelte non reversibili, e di proporre azioni precauzionali appropriate;
- selezionare e costruire, rispetto a contesti cognitivi comunque limitati, le informazioni essenziali per affrontare questioni specifiche;
- predisporre disegni valutativi coerenti con i problemi trattati e utili per approfondire i rapporti fra azioni e contesto.
I laureati sono, inoltre, in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei processi di pianificazione ambientale, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi. In particolare, contribuiscono a rendere trasparenti stati di fatto, risorse, vincoli, posizioni e orientamenti dei portatori di interesse, evidenziando impatti sociali e territoriali di progetti, piani o programmi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- le attività didattiche monodisciplinari e i laboratori/studio in cui vengono prospettati (anche in ottica comparativa) diversi approcci e metodi. In particolare, nei percorsi di laboratorio/studio viene richiesto agli studenti capacità di lavoro coordinato, di auto-organizzazione e di rendere conto delle azioni di progetto sulla base di argomentazioni e giustificazioni plausibili.
Particolare risalto viene dato al peso dell'informazione nell''autonomia di giudizio.
In questo senso i laboratori/studio consentono allo studente di sviluppare un percorso metodologico articolato che parte dall'analisi delle domande informative espresse dalla pluralità di portatori di interesse, che arriva alla autonoma sintesi interpretativa da parte del singolo studente e su cui si appoggia la soluzione tecnologica che appare congrua.
I risultati attesi vengono verificati attraverso:
- prove in itinere e conclusive, scritte e orali;
- esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive;
- presentazione delle elaborazioni finali.
- affrontare questioni complesse con attenzione alle diverse dimensioni e ricadute delle decisioni collettive;
- comprendere (e far comprendere) l'entità delle poste in gioco rispetto agli interessi collettivi, con particolare riferimento alle scelte non reversibili, e di proporre azioni precauzionali appropriate;
- selezionare e costruire, rispetto a contesti cognitivi comunque limitati, le informazioni essenziali per affrontare questioni specifiche;
- predisporre disegni valutativi coerenti con i problemi trattati e utili per approfondire i rapporti fra azioni e contesto.
I laureati sono, inoltre, in grado di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei processi di pianificazione ambientale, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi. In particolare, contribuiscono a rendere trasparenti stati di fatto, risorse, vincoli, posizioni e orientamenti dei portatori di interesse, evidenziando impatti sociali e territoriali di progetti, piani o programmi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso:
- le attività didattiche monodisciplinari e i laboratori/studio in cui vengono prospettati (anche in ottica comparativa) diversi approcci e metodi. In particolare, nei percorsi di laboratorio/studio viene richiesto agli studenti capacità di lavoro coordinato, di auto-organizzazione e di rendere conto delle azioni di progetto sulla base di argomentazioni e giustificazioni plausibili.
Particolare risalto viene dato al peso dell'informazione nell''autonomia di giudizio.
In questo senso i laboratori/studio consentono allo studente di sviluppare un percorso metodologico articolato che parte dall'analisi delle domande informative espresse dalla pluralità di portatori di interesse, che arriva alla autonoma sintesi interpretativa da parte del singolo studente e su cui si appoggia la soluzione tecnologica che appare congrua.
I risultati attesi vengono verificati attraverso:
- prove in itinere e conclusive, scritte e orali;
- esercitazioni progettuali, in itinere e conclusive;
- presentazione delle elaborazioni finali.
Abilità comunicative
I laureati sanno comunicare e argomentare in modo chiaro le conclusioni e le ipotesi di intervento proposte, nonché le conoscenze, la struttura e le motivazioni che le rendono possibili, a interlocutori specialisti e non specialisti; sanno gestire il funzionamento di gruppi integrati di tecnici, professionisti e amministratori.
In particolare, i laureati maturano capacità di:
- esporre in modo semplice e chiaro percorsi analitici complessi e proposte progettuali articolate;
- lavorare in gruppo, confrontandosi con culture e saperi disciplinari diversi in modo cooperativo e orientato a sintesi propositive; - comunicare in pubblico ponendo attenzione al linguaggio usato in relazione alle capacità di comprensione degli interlocutori;
- facilitare la comunicazione e il dialogo in contesti multiattoriali;
- far emergere dal dialogo fra saperi e soggetti valori e principi condivisibili;
- comunicare utilizzando tecniche di rappresentazione adeguate.
I laureati sviluppano capacità di lavoro cooperativo e interdisciplinare, soprattutto attraverso:
- modalità con cui viene organizzata l'offerta formativa (attività di laboratorio e di tirocinio);
- opportunità di studiare con colleghi provenienti da diverse classi di laurea e contesti;
- opportunità di arricchire ed integrare approcci metodologici e linguaggi in sedi di studio diverse, grazie alle possibilità offerte dai Progetti Erasmus e dalle sedi consorziate. Si ritiene strumento importante il tirocinio sia in Italia che all'estero in quanto consente di mettere alla prova le conoscenze acquisite.
Le abilità comunicative sono acquisite in particolare con:
- l'utilizzo di strumenti di interfaccia che agevolano l'accesso ai database e il loro aggiornamento;
- l'utilizzo di strumenti public engagement per valutare l'efficacia del contenuto informativo rispetto alle domande e capacità di comunicare in ragione dei diversi profili di utenti cui ci si rivolge.
Inoltre, maturano capacità di comunicare i contenuti di analisi, proposte, conclusioni, valutazioni e progetti in lingua italiana, in lingua inglese e, possibilmente, in un'altra lingua straniera, per iscritto e oralmente, con il supporto di tecniche e strumenti di comunicazione avanzati, anche in relazione alle tecnologie e con riferimento a diversi contesti e attori.
Le esperienze di laboratorio contribuiscono, in modo particolare, allo sviluppo delle abilità comunicative, richieste da attività professionali orientate alla costruzione di processi di pianificazione partecipata, ove negoziazione, decisione e costruzione di agende pubbliche, giocano un ruolo di primo ordine.
In particolare, i laureati maturano capacità di:
- esporre in modo semplice e chiaro percorsi analitici complessi e proposte progettuali articolate;
- lavorare in gruppo, confrontandosi con culture e saperi disciplinari diversi in modo cooperativo e orientato a sintesi propositive; - comunicare in pubblico ponendo attenzione al linguaggio usato in relazione alle capacità di comprensione degli interlocutori;
- facilitare la comunicazione e il dialogo in contesti multiattoriali;
- far emergere dal dialogo fra saperi e soggetti valori e principi condivisibili;
- comunicare utilizzando tecniche di rappresentazione adeguate.
I laureati sviluppano capacità di lavoro cooperativo e interdisciplinare, soprattutto attraverso:
- modalità con cui viene organizzata l'offerta formativa (attività di laboratorio e di tirocinio);
- opportunità di studiare con colleghi provenienti da diverse classi di laurea e contesti;
- opportunità di arricchire ed integrare approcci metodologici e linguaggi in sedi di studio diverse, grazie alle possibilità offerte dai Progetti Erasmus e dalle sedi consorziate. Si ritiene strumento importante il tirocinio sia in Italia che all'estero in quanto consente di mettere alla prova le conoscenze acquisite.
Le abilità comunicative sono acquisite in particolare con:
- l'utilizzo di strumenti di interfaccia che agevolano l'accesso ai database e il loro aggiornamento;
- l'utilizzo di strumenti public engagement per valutare l'efficacia del contenuto informativo rispetto alle domande e capacità di comunicare in ragione dei diversi profili di utenti cui ci si rivolge.
Inoltre, maturano capacità di comunicare i contenuti di analisi, proposte, conclusioni, valutazioni e progetti in lingua italiana, in lingua inglese e, possibilmente, in un'altra lingua straniera, per iscritto e oralmente, con il supporto di tecniche e strumenti di comunicazione avanzati, anche in relazione alle tecnologie e con riferimento a diversi contesti e attori.
Le esperienze di laboratorio contribuiscono, in modo particolare, allo sviluppo delle abilità comunicative, richieste da attività professionali orientate alla costruzione di processi di pianificazione partecipata, ove negoziazione, decisione e costruzione di agende pubbliche, giocano un ruolo di primo ordine.
Capacità di apprendimento
I laureati sviluppano capacità di apprendimento che consentono di continuare a studiare e ad aggiornarsi in modo auto-diretto e autonomo, individuando le occasioni di formazione continua e le esperienze più adeguate al proprio profilo professionale. I laureati sviluppano, in particolare, capacità di:
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di pianificazione del territorio.
La capacità di apprendimento maturate nel percorso di studio è valutata essenzialmente attraverso:
- test erogati periodicamente.
- paper e colloqui;
- sollecitazione nell'ambito dei corsi e dei laboratori ad una riflessione critica continua, in un percorso circolare 'dal fare alla riflessione sul fare';
- peso attribuito alla tesi di laurea magistrale, in cui la capacità di apprendere viene messa alla prova attraverso un'impostazione che privilegia la sperimentazione, l'innovazione nelle soluzioni metodologiche e progettuali.
- trasformare la partecipazione ad esperienze concrete in occasioni di apprendimento, utilizzando studi di caso, metodi comparativi e di inchiesta;
- individuare le occasioni di formazione continua adatte al proprio profilo, tenendo conto della evoluzione delle discipline, della cultura e delle pratiche di pianificazione del territorio.
La capacità di apprendimento maturate nel percorso di studio è valutata essenzialmente attraverso:
- test erogati periodicamente.
- paper e colloqui;
- sollecitazione nell'ambito dei corsi e dei laboratori ad una riflessione critica continua, in un percorso circolare 'dal fare alla riflessione sul fare';
- peso attribuito alla tesi di laurea magistrale, in cui la capacità di apprendere viene messa alla prova attraverso un'impostazione che privilegia la sperimentazione, l'innovazione nelle soluzioni metodologiche e progettuali.
Requisiti di accesso
Possono accedere al corso di laurea magistrale coloro che siano in possesso di laurea di primo livello della classe L-21, Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, o della classe L-17 Scienze dell'architettura. Possono accedere anche coloro che siano in possesso di laurea di primo livello di altre classi, o di un diploma universitario di durata triennale o titolo equipollente, purché sia accertabile il possesso di 30 crediti formativi in uno o più settori appartenenti agli ambiti di base (Matematica, informatica statistica; Ecologia, geografia e geologia; Rappresentazione) e caratterizzanti (Architettura e ingegneria; Diritto, economia e sociologia) della classe di laurea L-21.
L'ammissione avverrà in base ad una verifica del possesso dei requisiti curriculari precedentemente indicati e della personale preparazione.
E' richiesta la conoscenza della lingua inglese ad un livello non inferiore al B1 del QCER.
Le modalità per la verifica della personale preparazione saranno determinate nel regolamento didattico del corso di studio studio e comprenderanno tra l'altro il possesso di una conoscenza della lingua inglese ad un livello non inferiore al B1 del QCER. In ogni caso le eventuali integrazioni curriculari, da parte degli studenti che ne presentino la necessità, dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale.
L'ammissione avverrà in base ad una verifica del possesso dei requisiti curriculari precedentemente indicati e della personale preparazione.
E' richiesta la conoscenza della lingua inglese ad un livello non inferiore al B1 del QCER.
Le modalità per la verifica della personale preparazione saranno determinate nel regolamento didattico del corso di studio studio e comprenderanno tra l'altro il possesso di una conoscenza della lingua inglese ad un livello non inferiore al B1 del QCER. In ogni caso le eventuali integrazioni curriculari, da parte degli studenti che ne presentino la necessità, dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale.
Esame finale
La prova finale per l'acquisizione della laurea magistrale consiste nella discussione, svolta davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un lavoro di ricerca originale e individuale coerente con gli obiettivi formativi del corso stesso. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
Profili Professionali
Profili Professionali
Pianificatore territoriale ed urbanista
i laureati magistrali lavorano sia come consulenti e liberi professionisti, sia come tecnici, dirigenti e funzionari pubblici delle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche o di aziende e agenzie, centri di ricerca, organismi ed agenzie internazionali incluse le Ong.
La loro figura professionale si colloca nel campo della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, con particolare riferimento alla messa a punto di progetti, piani, programmi e politiche, all’interno delle attività regolamentate dal D.P.R 328/01.
Tale figura può essere peraltro declinata in una molteplicità di profili:
- l’urbanista;
- il pianificatore della città e del territorio;
- il pianificatore ambientale e del paesaggio;
- il progettisti e i consulenti per piani di settore di ultima generazione(energia, mobilità, sviluppo rurale, adattamento climatico, emergenza, cibo, ecc.)
- il progettista di politiche urbane e ambientali;
- il valutatore nei processi di piano, nella costruzione di politiche, programmi, progetti;
- l’analista delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche, ambientali;
- il facilitatore nei processi di costruzione delle azioni di governo del territorio e delle relative forme di comunicazione;
- l'esperto di nuove tecnologie e sistemi informativi territoriali applicate agli strumenti di pianificazione;
Le indagini effettuate presso i laureati in questo corso di studi confermano un'ottima predisposizione a rispondere alla domanda emergente presso le amministrazioni pubbliche, non solo per “prodotti” di formato predefinito (Piani di Assetto del Territorio comunali e intercomunali, Piani Territoriali di Coordinamento provinciali e regionali, ecc), ma anche per strumenti più nuovi e dai contorni meno definiti come per i piani in materia di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, i piani energetici o per i piani dedicati allo spazio marittimo;
Nella pratica professionale, l’urbanista/pianificatore sa relazionarsi con gruppi di lavoro interdisciplinari, esprimere creativamente le conoscenze e capacità acquisite in funzione delle nuove domande della società e del mercato, proiettarsi verso i lavori del futuro.
le figure professionali formate dal corso di studio sono in grado di assumere ruoli chiave di progettazione, coordinamento, consulenza, nelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica ed ambientale, interagendo con una committenza complessa, pubblica, privata e del terzo settore, con interlocutori esperti e non esperti.
- L’Urbanista è un progettista dell’ambiente costruito, di luoghi urbani caratterizzati da qualità ambientale, funzionale, figurativo-formale; particolarmente attento all'innovazione delle tecniche urbanistiche, in riferimento a temi quali il cambiamento climatico, la gestione degli eventi estremi ed emergenziali e la gestione delle risorse non rinnovabili, nell'ideazione e nell'implementazione del progetto di rigenerazione urbana e di riqualificazione dello spazio pubblico.
- Il Pianificatore della città e del territorio sa elaborare piani, progetti e programmi urbani, territoriali, anche con riferimento alle modalità di public engagement e comunicative della loro progettazione; ha imparato a trattare la dimensione strategica, strutturale e operativa del piano, a considerare il territorio negli aspetti fisici, economici, sociali di governo e di governance.
- Il Pianificatore ambientale e del paesaggio ha conoscenze e competenze per intervenire nella costruzione di piani di settore, in interazione con altre competenze professionali, in particolar modo nell’attivazione di pratiche per la transizione energetica, per l’adattamento/mitigazione al cambiamento climatico. Ha acquisito capacità per la redazione di piani paesaggistici, per supportare progetti di infrastrutture verdi, piani di gestione integrata delle coste, delle acque, dello spazio marittimo;
- Il Progettista di politiche pubbliche per la città, il territorio e l’ambiente è competente nell’analisi decisionale e nella costruzione di strategie di policy in ambienti complessi. È esperto nel disegno della strumentazione dell’azione pubblica. Analizza le condizioni di efficacia e efficienza delle politiche e dei percorsi di implementazione e di innovazione; interviene nei processi di costruzione del consenso e di trattamento dei conflitti territoriali.
- Il Valutatore ha competenza nella utilizzazione di metodi e tecniche per la valutazione di processi ed esiti delle politiche urbane e ambientali; interviene nei processi di piano, nella costruzione di politiche, programmi, progetti; ha capacità di interfacciarsi con competenze specifiche che concorrono alla loro definizione.
- L’Analista delle strutture urbane, territoriali, paesaggistiche, ambientali ha capacità di analizzare e interpretare i fenomeni spaziali a varie scale, i processi produttivi, le forme di governo e governance, a supporto di processi decisionali in ambito pubblico e privato. Opera presso istituzioni di ricerca ed enti locali, nelle attività di pianificazione, monitoraggio e valutazione; presso imprese private può supportare scelte di governo dei flussi logistici, attività di marketing, opzioni di investimento real estate;
- Il Facilitatore di processo conosce e usa tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la gestione di temi strategici nel governo della città, del territorio e dell'ambiente; interviene nei processi di costruzione delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione
- L’Esperto di nuove tecnologie e Giscience è in grado di scegliere e di utilizzare propriamente gli strumenti utili alla raccolta, organizzazione ed analisi dei dati territoriali in modalità integrata con il disegno di pianificazione.
le competenze e le capacità descritte nei paragrafi precedenti consentono ai laureati magistrali di lavorare sia come consulenti e liberi professionisti, sia come esperti negli enti locali o presso istituti, aziende e agenzie nazionali ed internazionali. Il loro sbocco occupazionale si colloca nel campo della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, con particolare riferimento alla messa a punto di progetti, piani, programmi e politiche. Le attività professionali specifiche prevedono la definizione e gestione di strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento a:
- progettazione, pianificazione e politiche per la trasformazione e riqualificazione della città, del territorio e dell'ambiente (progetti, programmi, piani e politiche a varie scale territoriali, pianificazione e politiche di settore, regolazione e norme);
- coordinamento e gestione delle attività di valutazione di progetti, programmi, piani e politiche urbane, territoriali e ambientali;
- gestione dei processi di costruzione delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione.
Le indagini effettuate presso i laureati in questo corso di studi confermano un'ottima predisposizione a rispondere alla domanda emergente presso le amministrazioni locali italiane ed europee in materia dei nuovi piani di ultima generazione che tengano in considerazioni l’approccio ecosistemico (con riferimento a riduzione dei rischi climatici, tutela e pianificazione del paesaggio, mantenimento della biodiversità). Sul livello internazionale emerge una domanda da parte delle principali organizzazioni internazionali pubbliche e NGO (Commissione Europea, UN, World Bank, ecc.) in termini di esperti per la pianificazione in situazioni ad elevato rischio ambientale.
I laureati possono praticare la libera professione (dopo aver superato l'esame di Stato) per le attività previste dalla sezione A "pianificatori" dell'Albo degli architetti, pianificatori e paesaggisti, o per libere consulenze non regolamentate nel campo della pianificazione e più in generale nel campo della ricerca relativa alle trasformazioni territoriali e ambientali. Le attività previste dalla Sezione A dell'Albo consentono l'esercizio di funzioni di elevata responsabilità in istituzioni, enti pubblici, privati e del terzo settore operanti per le trasformazioni e il governo della città, del territorio e dell'ambiente o in istituzioni di ricerca applicata in ambito europeo.
Il laureato magistrale può ottenere l’abilitazione alla certificazione energetica degli edifici (art. 2 del DPR 75 del 16/04/2013), previo superamento dell’esame finale di uno specifico corso di formazione per la certificazione energetica degli edifici.
L’urbanista – planner può essere inoltre impiegato in imprese private come analista e gestore di banche dati territoriali, di patrimoni immobiliari (ad esempio in ambito assicurativo, industriale, della logistica e del commercio).
Il corso inoltre consente di conseguire l'abilitazione alle seguenti professioni regolamentate:
dottore agronomo e dottore forestale pianificatore territoriale.
Insegnamenti
Insegnamenti (48)
12 CFU
0 ore
12 CFU
0 ore
12 CFU
0 ore
12 CFU
0 ore
12 CFU
0 ore
12 CFU
0 ore
G65300 - CREDITI F - ULTERIORI ATTIVITA' - INGRESSO
Ciclo Annuale Unico (30/09/2024 - 30/05/2025)
- 2024
12 CFU
0 ore
G65301 - CREDITI F - ULTERIORI ATTIVITA' - INGRESSO
Ciclo Annuale Unico (30/09/2024 - 30/05/2025)
- 2024
12 CFU
0 ore
G65302 - CREDITI F - ULTERIORI ATTIVITA' - INGRESSO
Ciclo Annuale Unico (30/09/2024 - 30/05/2025)
- 2024
12 CFU
0 ore
3 CFU
30 ore
G79068 - TECNICHE DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G79070 - DINAMICHE SPAZIALI E TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79073-1 - MODULO 1 - TECNICA URBANISTICA PER LA RESILIENZA (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79073-2 - MODULO 2 - PIANIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79073-3 - MODULO 3 - MONITORAGGIO PER LA RESILIENZA URBANA (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G79074-1 - MODULO 1 - TERRITORIO E PAESAGGIO: FLUSSI E LUOGHI (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79074-2 - MODULO 2 - SVILUPPO LOCALE A BASE PATRIMONIALE: PIANI, PROGRAMMI, POLITICHE (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79074-3 - MODULO 3 - SVILUPPO LOCALE A BASE PATRIMONIALE: DESIGN PER IL TERRITORIO (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G79075-1 - MODULO 1 - PROGETTAZIONE PER LA CITTA' INCLUSIVA (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79075-2 - MODULO 2 - TECNICHE E STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79075-3 - MODULO 3 - VALUTAZIONE DI PIANI E PROGETTI PER L'INNOVAZIONE E LA TRANSIZIONE (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
G79076 - URBANIZATION THEORIES AND PLANNING PRACTICES (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79077 - GEOLOGY FOR NATURAL HAZARDS MANAGEMENT (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G79081 - DIRITTO DELLA CITTA', DELL'AMBIENTE E DEL PAESAGGIO (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79082 - ECONOMICS FOR THE ECOLOGICAL TRANSITION (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
G79087 - HERITAGE AND LANDSCAPE IN PLANNING FOR RESILIENCE (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
8 CFU
0 ore
8 CFU
0 ore
8 CFU
0 ore
8 CFU
0 ore
G79100-1 - MODULE 1 - RECOVERY PLANNING AND EMERGENCY (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79100-2 - MODULE 2 - SPATIAL PLANNING FOR RISK REDUCTION (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79100-3 - MODULE 3 - RISK ASSESSMENT FOR BUILT ENVIRONMENT (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
6 CFU
60 ore
G79171-2 - MODULE 2 - CIRCULAR SPATIAL PLANNING (N0)
Secondo Semestre (17/02/2025 - 30/05/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
3 CFU
30 ore
6 CFU
60 ore
G79198-2 - MODULE 2 - URBAN TRANSPORTATION FOR CLIMATE ADAPTATION (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
6 CFU
60 ore
G79198-3 - MODULE 3 - PLANNING FOR STORMWATER MANAGEMENT (N0)
Primo Semestre (30/09/2024 - 24/01/2025)
- 2024
3 CFU
30 ore
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Persone (31)
Docenti di ruolo di IIa fascia
Ricercatori a tempo determinato
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Assegnisti
Assegnisti
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