Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Gli obiettivi formativi specifici del corso di studio riguardano lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze relativamente alle sfere della creatività e della progettualità, della responsabilità civile, dell’interazione tra analisi e progetto, del necessario mix di razionalità e pragmatismo come approccio distintivo alle pratiche di analisi, progettazione, pianificazione, valutazione nei campi dell’urbanistica e della pianificazione del territorio
Per raggiungere tali obiettivi, indispensabili nella formazione triennale per caratterizzare l'identità professionale nei suoi molteplici profili, il corso di laurea presenta un'articolazione di attività didattiche basate, al contempo, su contenuti analitico-interpretativi, metodologici, tecnologici e tecnico-strumentali, progettuali e valutativi, con riferimento specifico a:
- le teorie ed i modelli dell'urbanistica e della pianificazione, nella loro evoluzione storica e rispetto alle questioni contemporanee
- i fondamenti giuridici dell'azione urbanistica e della regolazione e le tecniche di redazione di atti tecnico-amministrativi
- la lettura del territorio e i modelli di produzione e strutturazione dei sistemi e sottosistemi insediativi urbani e territoriali e delle loro relazioni ed interdipendenze
- gli elementi necessari per l'interpretazione economica e sociale della città e del territorio e delle loro trasformazioni
- i metodi, le tecniche e gli strumenti di analisi quali-quantitativa e del trattamento dell'informazione territoriale
- i sistemi informativi territoriali e specifici applicativi informatici di innovazione delle pratiche dell’urbanistica e della pianificazione del territorio
- i fondamenti di geomorfologia, geologia ed ecologia per l'analisi e la valutazione ambientale
- i metodi, le tecniche e gli strumenti fondamentali della pianificazione (spaziale e strategica) , progettazione fisica (parti di città, spazio pubblico, sistemi e sottosistemi funzionali, strutture insediative in ambiente rurale, ambiti di territorio aperto), progettazione di politiche, programmazione urbanistica e territoriale e di settore, anche con riferimento a standard e procedure dell'Unione Europea
- i contesti, metodi e strumenti della progettazione partecipata
- gli approcci e le tecniche della valutazione
- le modalità di interazione con saperi diversi, esperti e non esperti (o diffusi), e con altre figure professionali nei processi e nelle pratiche
- gli standard professionali di comunicazione e rappresentazione
- lo sviluppo di capacità auto-organizzative e relazionali.
Il modello didattico è orientato alla costruzione di contesti organizzati di apprendimento e alla valorizzazione di forme plurime di interazione studenti-docenti e studenti-docenti-esperti esterni, particolarmente nell’attività laboratoriale, in grado di consentire allo studente la comprensione approfondita dei nessi tra discipline, tra saperi critici e modelli analitici, tra teorie, modelli, tecniche e strumenti, e, altresì, di sviluppare quelle capacità comunicative, organizzative e relazionali che sono necessarie nelle pratiche (interdisciplinari, interattive) dell'urbanistica e della pianificazione del territorio.
Il percorso di studio è organizzato in sei semestri.
Nel primo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali di Teorie dell’urbanistica e della pianificazione territoriale e Storia della città e del territorio (con formato di corso integrato) e i corsi monografici di Diritto amministrativo e del governo del territorio, Fondamenti di ecologia e scienze della terra. Nel secondo semestre si collocano i corsi frontali monografici di Cartografia, telerilevamento e sistemi informativi territoriali e di Lingua inglese e il Laboratorio di analisi urbana e territoriale.
Il primo anno introduce lo studente al senso dell'azione pubblica, in generale, e alle questioni del governo del territorio, alla dotazione di strumenti e tecniche, in modo specifico: attraverso concetti-chiave e nozioni fondative e l'avvio della costruzione di una piattaforma di sapere critico, con riferimenti storico-critici, metodologici e tecnici. Al laboratorio viene conferito il compito di ricomporre, rimettere in tensione e potenziare la conoscenza e la capacità di comprensione acquisita nei corsi frontali, orientandola alla costruzione di un sapere tecnico-pratico non disgiunto dal sapere critico e particolarmente caratterizzato dall’acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione in relazione allo studio e interpretazione di contesti territoriali, delle loro trasformazioni nel tempo, dei processi e strumenti di pianificazione che disegnano scenari ed esprimono soluzioni e assetti futuri.
Nel secondo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali monografici di Sociologia generale, sociologia del territorio, Pubblica amministrazione e governo locale, Metodi e tecniche dell’urban design, Analisi e valutazione ambientale.
Nel secondo semestre si collocano i corsi frontali monografici di Metodi matematici e statistici e di Economia urbana e il Laboratorio di progettazione e pianificazione urbanistica.
Nel secondo anno lo studente si misura con un percorso di apprendimento che orienta contributi metodologici, tecnici e strumentali.ad una prospettiva di ricerca/azione. Mediante i corsi frontali si amplia la consapevolezza della necessità di interazione tra aree disciplinari e discipline e, attraverso il laboratorio, particolarmente, si coltiva la capacità di applicare conoscenza e comprensione alla configurazione di processo e all’elaborazione di formati di prodotto nelle dimensioni urbana e infraurbana, adottando coordinate metodologiche di ricerca di integrazione tra piano e progetto, tra piano di assetto urbano/infraurbano e progetti di riqualificazione urbanistica e ambientale e di riuso adattivo, in particolare dello spazio pubblico.
I corsi frontali opzionali si collocano generalmente nel secondo semestre.
Nel terzo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali monografici di Politiche urbane e abitative, Politiche del paesaggio e dello spazio rurale, Economia dei trasporti e della mobilità, Economia e politica dello sviluppo sostenibile del territorio, Applicazioni informatiche per il planning e l’urban design. Nel secondo semestre si colloca il corso frontale monografico di cultura della valutazione e il Laboratorio di progettazione e pianificazione del territorio.
Il tirocinio trova generalmente collocazione nel primo semestre; i corsi frontali opzionali e l’attività autonoma di preparazione della tesi di laurea generalmente si collocano nel secondo semestre.
Nel terzo anno, il percorso di apprendimento si qualifica, dal punto di vista dei corsi frontali monografici, per una caratterizzazione di interazione tra economia e politiche (urbane e abitative, trasporti e mobilità, paesaggio e spazio rurale) e per la comprensione di approcci, strumenti e tecniche innovativi nell’area delle ICT-Information and Communication Technologies.
Il laboratorio consente l’acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione nella dimensione transcalare urbano-territoriale, per l’elaborazione di un progetto di territorio i cui snodi primari sono configurati da: esplorazione e interpretazione del quadro conoscitivo di un’area di studio, selezioni di questioni rilevanti e approfondimento tematico per sistemi e sottosistemi, costruzione e valutazione comparativa di scenari, definizione della vision e redazione di contributi progettuali in vari formati (dal Documento strategico allo Schema direttore di area vasta, a progetti di assetto di ambiti significativi).
Il tirocinio viene svolto in studi professionali, strutture e uffici della pubblica amministrazione, associazioni e organizzazioni e consente di confrontarsi, in un ambiente di lavoro esterno, con una grande varietà di situazioni e di attese, di orizzonti e attori, di temi e ritmi della professione.
Per raggiungere tali obiettivi, indispensabili nella formazione triennale per caratterizzare l'identità professionale nei suoi molteplici profili, il corso di laurea presenta un'articolazione di attività didattiche basate, al contempo, su contenuti analitico-interpretativi, metodologici, tecnologici e tecnico-strumentali, progettuali e valutativi, con riferimento specifico a:
- le teorie ed i modelli dell'urbanistica e della pianificazione, nella loro evoluzione storica e rispetto alle questioni contemporanee
- i fondamenti giuridici dell'azione urbanistica e della regolazione e le tecniche di redazione di atti tecnico-amministrativi
- la lettura del territorio e i modelli di produzione e strutturazione dei sistemi e sottosistemi insediativi urbani e territoriali e delle loro relazioni ed interdipendenze
- gli elementi necessari per l'interpretazione economica e sociale della città e del territorio e delle loro trasformazioni
- i metodi, le tecniche e gli strumenti di analisi quali-quantitativa e del trattamento dell'informazione territoriale
- i sistemi informativi territoriali e specifici applicativi informatici di innovazione delle pratiche dell’urbanistica e della pianificazione del territorio
- i fondamenti di geomorfologia, geologia ed ecologia per l'analisi e la valutazione ambientale
- i metodi, le tecniche e gli strumenti fondamentali della pianificazione (spaziale e strategica) , progettazione fisica (parti di città, spazio pubblico, sistemi e sottosistemi funzionali, strutture insediative in ambiente rurale, ambiti di territorio aperto), progettazione di politiche, programmazione urbanistica e territoriale e di settore, anche con riferimento a standard e procedure dell'Unione Europea
- i contesti, metodi e strumenti della progettazione partecipata
- gli approcci e le tecniche della valutazione
- le modalità di interazione con saperi diversi, esperti e non esperti (o diffusi), e con altre figure professionali nei processi e nelle pratiche
- gli standard professionali di comunicazione e rappresentazione
- lo sviluppo di capacità auto-organizzative e relazionali.
Il modello didattico è orientato alla costruzione di contesti organizzati di apprendimento e alla valorizzazione di forme plurime di interazione studenti-docenti e studenti-docenti-esperti esterni, particolarmente nell’attività laboratoriale, in grado di consentire allo studente la comprensione approfondita dei nessi tra discipline, tra saperi critici e modelli analitici, tra teorie, modelli, tecniche e strumenti, e, altresì, di sviluppare quelle capacità comunicative, organizzative e relazionali che sono necessarie nelle pratiche (interdisciplinari, interattive) dell'urbanistica e della pianificazione del territorio.
Il percorso di studio è organizzato in sei semestri.
Nel primo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali di Teorie dell’urbanistica e della pianificazione territoriale e Storia della città e del territorio (con formato di corso integrato) e i corsi monografici di Diritto amministrativo e del governo del territorio, Fondamenti di ecologia e scienze della terra. Nel secondo semestre si collocano i corsi frontali monografici di Cartografia, telerilevamento e sistemi informativi territoriali e di Lingua inglese e il Laboratorio di analisi urbana e territoriale.
Il primo anno introduce lo studente al senso dell'azione pubblica, in generale, e alle questioni del governo del territorio, alla dotazione di strumenti e tecniche, in modo specifico: attraverso concetti-chiave e nozioni fondative e l'avvio della costruzione di una piattaforma di sapere critico, con riferimenti storico-critici, metodologici e tecnici. Al laboratorio viene conferito il compito di ricomporre, rimettere in tensione e potenziare la conoscenza e la capacità di comprensione acquisita nei corsi frontali, orientandola alla costruzione di un sapere tecnico-pratico non disgiunto dal sapere critico e particolarmente caratterizzato dall’acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione in relazione allo studio e interpretazione di contesti territoriali, delle loro trasformazioni nel tempo, dei processi e strumenti di pianificazione che disegnano scenari ed esprimono soluzioni e assetti futuri.
Nel secondo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali monografici di Sociologia generale, sociologia del territorio, Pubblica amministrazione e governo locale, Metodi e tecniche dell’urban design, Analisi e valutazione ambientale.
Nel secondo semestre si collocano i corsi frontali monografici di Metodi matematici e statistici e di Economia urbana e il Laboratorio di progettazione e pianificazione urbanistica.
Nel secondo anno lo studente si misura con un percorso di apprendimento che orienta contributi metodologici, tecnici e strumentali.ad una prospettiva di ricerca/azione. Mediante i corsi frontali si amplia la consapevolezza della necessità di interazione tra aree disciplinari e discipline e, attraverso il laboratorio, particolarmente, si coltiva la capacità di applicare conoscenza e comprensione alla configurazione di processo e all’elaborazione di formati di prodotto nelle dimensioni urbana e infraurbana, adottando coordinate metodologiche di ricerca di integrazione tra piano e progetto, tra piano di assetto urbano/infraurbano e progetti di riqualificazione urbanistica e ambientale e di riuso adattivo, in particolare dello spazio pubblico.
I corsi frontali opzionali si collocano generalmente nel secondo semestre.
Nel terzo anno, si collocano nel primo semestre i corsi frontali monografici di Politiche urbane e abitative, Politiche del paesaggio e dello spazio rurale, Economia dei trasporti e della mobilità, Economia e politica dello sviluppo sostenibile del territorio, Applicazioni informatiche per il planning e l’urban design. Nel secondo semestre si colloca il corso frontale monografico di cultura della valutazione e il Laboratorio di progettazione e pianificazione del territorio.
Il tirocinio trova generalmente collocazione nel primo semestre; i corsi frontali opzionali e l’attività autonoma di preparazione della tesi di laurea generalmente si collocano nel secondo semestre.
Nel terzo anno, il percorso di apprendimento si qualifica, dal punto di vista dei corsi frontali monografici, per una caratterizzazione di interazione tra economia e politiche (urbane e abitative, trasporti e mobilità, paesaggio e spazio rurale) e per la comprensione di approcci, strumenti e tecniche innovativi nell’area delle ICT-Information and Communication Technologies.
Il laboratorio consente l’acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione nella dimensione transcalare urbano-territoriale, per l’elaborazione di un progetto di territorio i cui snodi primari sono configurati da: esplorazione e interpretazione del quadro conoscitivo di un’area di studio, selezioni di questioni rilevanti e approfondimento tematico per sistemi e sottosistemi, costruzione e valutazione comparativa di scenari, definizione della vision e redazione di contributi progettuali in vari formati (dal Documento strategico allo Schema direttore di area vasta, a progetti di assetto di ambiti significativi).
Il tirocinio viene svolto in studi professionali, strutture e uffici della pubblica amministrazione, associazioni e organizzazioni e consente di confrontarsi, in un ambiente di lavoro esterno, con una grande varietà di situazioni e di attese, di orizzonti e attori, di temi e ritmi della professione.
Autonomia di giudizi
I laureati si caratterizzano, nello svolgimento in ambienti complessi di attività afferenti ai propri profili professionali, per la loro autonomia di giudizio.
A tale capacità, sviluppata nel percorso formativo attraverso processi di interazione, trasversale alle varie aree di apprendimento, tra conoscenza, comprensione e capacità di applicare conoscenza e comprensione, hanno concorso:
• la conoscenza dei principali riferimenti agli approcci, metodi e strumenti della pianificazione e dell’urban design e all’innovazione concettuale, metodologica e tecnica conseguente all’assunzione di coordinate di sostenibilità e sviluppo sostenibile
• la riflessione sull’etica della pianificazione e sulla necessità di assumere valori costitutivi della pianificazione come metodo di governo e come azione pubblica
• la condivisione di concetti-chiave fondativi della disciplina quali, tra altri, l’ “interesse generale” e il “territorio come bene comune”
• la consapevolezza della rilevanza della formazione del giudizio autonomo nell’ambito di processi decisionali, sia per l’identificazione di problemi che per la loro soluzione
• la consapevolezza del ruolo dell’urbanista e del planner nella società contemporanea e dell’evoluzione in atto della professione nella molteplicità dei suoi profili, sia consolidati che emergenti
• la condivisione dell’idea della responsabilità civile come attributo primario e distintivo della professione
• la consapevolezza della necessità di interazione tra metodo scientifico e creatività, sia nei programmi di acquisizione dell’informazione territoriale che nella ricerca di nessi tra dati e basi di dati e nella predisposizione di strategie e azioni attraverso l’uso di metodi, strumenti e tecniche per la soluzione di problemi territoriali.
L’autonomia di giudizio viene coltivata nel corso di studio anche attraverso l’adozione e l’implementazione di un modello organizzativo della didattica che promuove, insieme all’acquisizione di un sapere tecnico-pratico che avviene prevalentemente (ma non solo) nei laboratori, spiccate capacità critico-interpretative, propensione a declinare autonomamente concezioni etiche (e dell’etica della pianificazione) e sistemi di valori in relazione a contesti e alla caratterizzazione della domanda sociale.
L’autonomia di giudizio viene sviluppata nei corsi frontali, laboratori, attività seminariali e nelle attività extracurriculari, nei quali vengono svolte e discusse le teorie e le argomentazioni di varie discipline e le loro connessioni.
A tale capacità, sviluppata nel percorso formativo attraverso processi di interazione, trasversale alle varie aree di apprendimento, tra conoscenza, comprensione e capacità di applicare conoscenza e comprensione, hanno concorso:
• la conoscenza dei principali riferimenti agli approcci, metodi e strumenti della pianificazione e dell’urban design e all’innovazione concettuale, metodologica e tecnica conseguente all’assunzione di coordinate di sostenibilità e sviluppo sostenibile
• la riflessione sull’etica della pianificazione e sulla necessità di assumere valori costitutivi della pianificazione come metodo di governo e come azione pubblica
• la condivisione di concetti-chiave fondativi della disciplina quali, tra altri, l’ “interesse generale” e il “territorio come bene comune”
• la consapevolezza della rilevanza della formazione del giudizio autonomo nell’ambito di processi decisionali, sia per l’identificazione di problemi che per la loro soluzione
• la consapevolezza del ruolo dell’urbanista e del planner nella società contemporanea e dell’evoluzione in atto della professione nella molteplicità dei suoi profili, sia consolidati che emergenti
• la condivisione dell’idea della responsabilità civile come attributo primario e distintivo della professione
• la consapevolezza della necessità di interazione tra metodo scientifico e creatività, sia nei programmi di acquisizione dell’informazione territoriale che nella ricerca di nessi tra dati e basi di dati e nella predisposizione di strategie e azioni attraverso l’uso di metodi, strumenti e tecniche per la soluzione di problemi territoriali.
L’autonomia di giudizio viene coltivata nel corso di studio anche attraverso l’adozione e l’implementazione di un modello organizzativo della didattica che promuove, insieme all’acquisizione di un sapere tecnico-pratico che avviene prevalentemente (ma non solo) nei laboratori, spiccate capacità critico-interpretative, propensione a declinare autonomamente concezioni etiche (e dell’etica della pianificazione) e sistemi di valori in relazione a contesti e alla caratterizzazione della domanda sociale.
L’autonomia di giudizio viene sviluppata nei corsi frontali, laboratori, attività seminariali e nelle attività extracurriculari, nei quali vengono svolte e discusse le teorie e le argomentazioni di varie discipline e le loro connessioni.
Abilità comunicative
I laureati sono in grado di utilizzare, nella più ampia articolazione di contesti di lavoro e ambienti di interrelazione, forme di comunicazione orale, scritta e multimediale, adattando modalità e formati alle tipologie di interlocutori e gruppi di interlocutori, sia esperti della stessa e di altre discipline e professioni sia non specialisti.
I laureati sanno:
• scrivere un testo, sotto forma di rapporto di ricerca o descrittivo di analisi tematiche, interpretativo di situazioni e contesti, espressivo di questioni e proposte di soluzione
• rappresentare fatti e fenomeni, attraverso l’adozione di codici e linguaggi standard per la professione o più intenzionalmente informali
• associare al testo un pertinente apparato grafico-cartografico
• realizzare prodotti multimediali
• utilizzare tecniche di comunicazione visiva sia tradizionali che riconducibili alle applicazioni di nuove tecnologie
• relazionarsi appropriatamente in incontri di lavoro interdisciplinare con interlocutori esperti, amministratori e tecnici
• relazionarsi ad un pubblico ampio e a gruppi di interlocutori non specialisti e, al tempo stesso, detentori di saperi diffusi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso varie forme di potenziamento delle abilità comunicative, mediante sollecitazione, nei corsi frontali, ad intervenire oralmente in formati strutturati a vario livello di complessità, mediante la partecipazione in modalità interattiva ai seminari svolti nell’ambito di corsi frontali o che sono costituiti come forme di didattica integrativa, mediante una pertinente risposta in forma testuale (generalmente una “tesina”) come elaborato redatto autonomamente in relazione ai temi delle esercitazioni.
Nei laboratori, particolarmente, gli studenti apprenderanno a comunicare e a relazionarsi in maniera appropriata: presentando in pubblico stati di avanzamento del lavoro individuale e contribuendo alla presentazione del lavoro di gruppo, sviluppando interventi, con tonalità idonea, strutturati chiaramente e argomentati efficacemente, sostenuti da un pertinente apparato grafico-iconografico e cartografico su supporto sia cartaceo che digitale.
Gli studenti imparareranno, inoltre, a selezionare modalità e formati della comunicazione nell’ambito della gestione del confronto e dei potenziali conflitti, anche all’interno di dinamiche di gruppo caratterizzate da un alto spirito di competizione e di affermazione di una leadership.
Anche il tirocinio contribuirà al potenziamento delle abilità comunicative e relazionali mediante la configurazione operativa dell’ambiente di lavoro, la sua caratterizzazione e organizzazione, le sue risorse umane, i suoi obiettivi e ritmi di elaborazione.
La preparazione della tesi di laurea per la prova finale contribuirà, in particolare, ad assumere standard professionali nella composizione e articolazione del testo scritto e nell’associazione tra testi e immagini nonché nella comunicazione orale e multimediale del prodotto.
Anche l’insegnamento di lingua inglese, livello B1 (CEFR-Common European Framework of Reference for Languages), consentirà, inoltre, non solo, ai fini della conoscenza e della capacità di comprensione, l’accesso ad una letteratura fondamentale per l’urbanistica e la pianificazione del territorio, ma determinerà anche il potenziamento delle abilità comunicative e relazionali in funzione dell’apertura a culture, sensibilità, professioni diverse.
I laureati sanno:
• scrivere un testo, sotto forma di rapporto di ricerca o descrittivo di analisi tematiche, interpretativo di situazioni e contesti, espressivo di questioni e proposte di soluzione
• rappresentare fatti e fenomeni, attraverso l’adozione di codici e linguaggi standard per la professione o più intenzionalmente informali
• associare al testo un pertinente apparato grafico-cartografico
• realizzare prodotti multimediali
• utilizzare tecniche di comunicazione visiva sia tradizionali che riconducibili alle applicazioni di nuove tecnologie
• relazionarsi appropriatamente in incontri di lavoro interdisciplinare con interlocutori esperti, amministratori e tecnici
• relazionarsi ad un pubblico ampio e a gruppi di interlocutori non specialisti e, al tempo stesso, detentori di saperi diffusi.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso varie forme di potenziamento delle abilità comunicative, mediante sollecitazione, nei corsi frontali, ad intervenire oralmente in formati strutturati a vario livello di complessità, mediante la partecipazione in modalità interattiva ai seminari svolti nell’ambito di corsi frontali o che sono costituiti come forme di didattica integrativa, mediante una pertinente risposta in forma testuale (generalmente una “tesina”) come elaborato redatto autonomamente in relazione ai temi delle esercitazioni.
Nei laboratori, particolarmente, gli studenti apprenderanno a comunicare e a relazionarsi in maniera appropriata: presentando in pubblico stati di avanzamento del lavoro individuale e contribuendo alla presentazione del lavoro di gruppo, sviluppando interventi, con tonalità idonea, strutturati chiaramente e argomentati efficacemente, sostenuti da un pertinente apparato grafico-iconografico e cartografico su supporto sia cartaceo che digitale.
Gli studenti imparareranno, inoltre, a selezionare modalità e formati della comunicazione nell’ambito della gestione del confronto e dei potenziali conflitti, anche all’interno di dinamiche di gruppo caratterizzate da un alto spirito di competizione e di affermazione di una leadership.
Anche il tirocinio contribuirà al potenziamento delle abilità comunicative e relazionali mediante la configurazione operativa dell’ambiente di lavoro, la sua caratterizzazione e organizzazione, le sue risorse umane, i suoi obiettivi e ritmi di elaborazione.
La preparazione della tesi di laurea per la prova finale contribuirà, in particolare, ad assumere standard professionali nella composizione e articolazione del testo scritto e nell’associazione tra testi e immagini nonché nella comunicazione orale e multimediale del prodotto.
Anche l’insegnamento di lingua inglese, livello B1 (CEFR-Common European Framework of Reference for Languages), consentirà, inoltre, non solo, ai fini della conoscenza e della capacità di comprensione, l’accesso ad una letteratura fondamentale per l’urbanistica e la pianificazione del territorio, ma determinerà anche il potenziamento delle abilità comunicative e relazionali in funzione dell’apertura a culture, sensibilità, professioni diverse.
Capacità di apprendimento
I laureati hanno potenziato la loro capacità di apprendimento, in ragione sia del progressivo, autonomo e consapevole adattamento dello stile di apprendimento individuale alla molteplicità di formati dell’attività didattica e alla pluralità di contenuti che della progressiva interazione tra dimensione dell’apprendimento individuale e dimensione dell’apprendimento collettivo, particolarmente generata dalla costruzione programmata, nel corso di studio, di contesti di apprendimento organizzati e spiccatamente interattivi (sia nella formazione curriculare che in quella extracurriculare).
I laureati hanno altresì appreso a condividere, in una prospettiva di formazione continua, l’idea del processo di apprendimento come processo dinamico e interattivo, flessibile e adattabile nel tempo ai cambiamenti esterni e al mutare delle proprie attitudini, aspettative, preferenze.
In tale concezione del processo, risulta centrale l’ “apprendere ad apprendere”, basato sulla determinazione ad assumere consapevolezza della rilevanza dell’apertura autonoma al cambiamento e della necessità di definire percorsi autonomi flessibili di apprendimento interattivi con i percorsi di formazione strutturati.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso: in primo luogo, il modello didattico adottato e implementato nel corso di laurea, caratterizzato dall’interazione tra corsi frontali (monografici e integrati), attività seminariali e laboratoriali, lavoro di ricerca e sul campo, esperienze di tirocinio in strutture della pubblica amministrazione, aziende, associazione e organizzazioni; ed, inoltre, mediante le opportunità offerte, durante il percorso formativo, di personalizzazione del piano ufficiale di studio attraverso un certo numero di crediti liberi da assumere nell’Università Iuav di Venezia o in altri atenei e la possibilità di svolgere un periodo semestrale di studio all’estero sia per la frequenza di corsi e laboratori che per la preparazione della tesi di laurea nell’ambito dell’Erasmus Programme.
Il modello didattico, tra l’altro, consentirà di promuovere la capacità di autoapprendimento in particolare nell’esperienza laboratoriale e nel tirocinio ed anche attraverso l’utilizzo di sussidi in formati di didattica a distanza (particolarmente efficaci ad esempio per l’addestramento all’uso di strumenti e programmi in area ICT).
Gli studenti, inoltre, saranno indirizzati attraverso il tutoraggio, nelle varie fasi e articolazioni dell’attività didattica, ad assumere responsabilità individuali nella scelta di stili e strategie di apprendimento, anche flessibili, a coltivare l’auto-organizzazione anche nel lavoro di team come carattere distintivo della professione, ad associare alle modalità di valutazione della propria attività di studio e lavoro sul campo espressa dai docenti (nell’ambito di prove d’esame, prove intermedie, revisione degli stati di avanzamento di elaborazioni laboratoriali, incontri tutoriali di orientamento) un processo di monitoraggio autonomo basato sull’autovalutazione.
I laureati hanno altresì appreso a condividere, in una prospettiva di formazione continua, l’idea del processo di apprendimento come processo dinamico e interattivo, flessibile e adattabile nel tempo ai cambiamenti esterni e al mutare delle proprie attitudini, aspettative, preferenze.
In tale concezione del processo, risulta centrale l’ “apprendere ad apprendere”, basato sulla determinazione ad assumere consapevolezza della rilevanza dell’apertura autonoma al cambiamento e della necessità di definire percorsi autonomi flessibili di apprendimento interattivi con i percorsi di formazione strutturati.
I risultati sopra menzionati saranno raggiunti attraverso: in primo luogo, il modello didattico adottato e implementato nel corso di laurea, caratterizzato dall’interazione tra corsi frontali (monografici e integrati), attività seminariali e laboratoriali, lavoro di ricerca e sul campo, esperienze di tirocinio in strutture della pubblica amministrazione, aziende, associazione e organizzazioni; ed, inoltre, mediante le opportunità offerte, durante il percorso formativo, di personalizzazione del piano ufficiale di studio attraverso un certo numero di crediti liberi da assumere nell’Università Iuav di Venezia o in altri atenei e la possibilità di svolgere un periodo semestrale di studio all’estero sia per la frequenza di corsi e laboratori che per la preparazione della tesi di laurea nell’ambito dell’Erasmus Programme.
Il modello didattico, tra l’altro, consentirà di promuovere la capacità di autoapprendimento in particolare nell’esperienza laboratoriale e nel tirocinio ed anche attraverso l’utilizzo di sussidi in formati di didattica a distanza (particolarmente efficaci ad esempio per l’addestramento all’uso di strumenti e programmi in area ICT).
Gli studenti, inoltre, saranno indirizzati attraverso il tutoraggio, nelle varie fasi e articolazioni dell’attività didattica, ad assumere responsabilità individuali nella scelta di stili e strategie di apprendimento, anche flessibili, a coltivare l’auto-organizzazione anche nel lavoro di team come carattere distintivo della professione, ad associare alle modalità di valutazione della propria attività di studio e lavoro sul campo espressa dai docenti (nell’ambito di prove d’esame, prove intermedie, revisione degli stati di avanzamento di elaborazioni laboratoriali, incontri tutoriali di orientamento) un processo di monitoraggio autonomo basato sull’autovalutazione.
Requisiti di accesso
- Le conoscenze richieste per l’accesso sono, in generale, quelle che normalmente caratterizzano un candidato che ha conseguito il diploma di maturità, pur nelle varie specificità di indirizzo degli studi e dei percorsi formativi, curriculari ed extracurriculari, della scuola media superiore e ha sviluppato, inoltre, una capacità di apprendimento anche basata sull’esperienza diretta di contesti, fatti, fenomeni.
- L'accesso al corso di studio è subordinato all'esito (funzionale all’inserimento in posizione utile in una graduatoria, rispetto al numero dei posti disponibili per l’immatricolazione) di una prova scritta su temi e questioni attinenti alla città, al territorio, al paesaggio e all’ambiente, anche per cogliere in forma indiretta attitudini e motivazioni. La prova scritta è volta a fare emergere forme di consapevolezza della complessità dell’ambiente costruito e del territorio aperto, dell’interazione tra città e società, del ruolo delle istituzioni nel governo del territorio, sviluppate dal candidato nel suo percorso formativo di scuola media superiore e in ambiti di attività formativa extracurriculare ed eventualmente in ambito lavorativo, come anche esperienze di abitante di luoghi, fruitore di infrastrutture e servizi, portatore di valori identitari, detentore di riferimenti e idee di comunità e di cittadinanza attiva.
- Non sono previsti specifici obblighi formativi aggiuntivi.
Il tutoraggio può evidenziare agli studenti le opportunità di efficace integrazione del percorso formativo con l’offerta del corso di studio di insegnamenti opzionali.
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- L'accesso al corso di studio è subordinato all'esito (funzionale all’inserimento in posizione utile in una graduatoria, rispetto al numero dei posti disponibili per l’immatricolazione) di una prova scritta su temi e questioni attinenti alla città, al territorio, al paesaggio e all’ambiente, anche per cogliere in forma indiretta attitudini e motivazioni. La prova scritta è volta a fare emergere forme di consapevolezza della complessità dell’ambiente costruito e del territorio aperto, dell’interazione tra città e società, del ruolo delle istituzioni nel governo del territorio, sviluppate dal candidato nel suo percorso formativo di scuola media superiore e in ambiti di attività formativa extracurriculare ed eventualmente in ambito lavorativo, come anche esperienze di abitante di luoghi, fruitore di infrastrutture e servizi, portatore di valori identitari, detentore di riferimenti e idee di comunità e di cittadinanza attiva.
- Non sono previsti specifici obblighi formativi aggiuntivi.
Il tutoraggio può evidenziare agli studenti le opportunità di efficace integrazione del percorso formativo con l’offerta del corso di studio di insegnamenti opzionali.
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Esame finale
La prova finale/tesi di laurea consiste in un approfondimento a carattere monografico, di formato contenuto (e, in ogni caso, rigoroso dal punto di vista logico e dei contenuti) oppure in approfondimenti mirati, sia analitici che progettuali, di lavori di laboratorio e dell'attività di tirocinio, o, ancora, in un prodotto di impianto critico-metodologico o tecnico-strumentale strutturato come elaborato di sviluppo di tematiche presentate e discusse nei corsi, fondamentali o opzionali.
La prova finale/tesi di laurea è normalmente individuale e viene considerata un'importante esperienza formativa dal punto di vista della capacità autonoma del laureando di selezionare campi e temi rilevanti e pertinenti al percorso formativo nelle sue varie articolazioni, di organizzazione in maniera efficiente ed efficace la propria attività sulla base dei materiali di supporto (bibliografici e di altra natura), di redigere, con standard professionali, un testo, generalmente corredato di un solido e coerente apparato iconografico-cartografico, di dimostrare la chiarezza e l’efficacia della comunicazione scritta, orale e multimediale.
La prova finale/tesi di laurea è normalmente individuale e viene considerata un'importante esperienza formativa dal punto di vista della capacità autonoma del laureando di selezionare campi e temi rilevanti e pertinenti al percorso formativo nelle sue varie articolazioni, di organizzazione in maniera efficiente ed efficace la propria attività sulla base dei materiali di supporto (bibliografici e di altra natura), di redigere, con standard professionali, un testo, generalmente corredato di un solido e coerente apparato iconografico-cartografico, di dimostrare la chiarezza e l’efficacia della comunicazione scritta, orale e multimediale.