Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Gli obiettivi del corso di laurea fanno riferimento alle innovazioni del quadro culturale e normativo nazionale e internazionale, con particolare riguardo ai principi e orientamenti della Legge 240/2010, al dibattito attorno alla riforma delle professioni che vede tra i protagonisti della discussione l'Ordine degli Architetti, e agli indirizzi della Unione Europea.
Il corso, inoltre, si propone di fornire all'allievo i saperi e conoscenze di carattere culturale, tecnico, fondativo e metodologico utili e necessarie sia alla formazione della figura professionale dell'architetto junior, sia a proseguire il proprio percorso formativo nel corso di laurea magistrale.
L'offerta formativa del dipartimento di Culture del Progetto sviluppa le opportunità dei vincoli normativi esistenti, costruendo un percorso formativo che introduca il massimo della qualificazione professionale in relazione al contesto di riferimento sociale e produttivo. In questo senso sono attentamente calibrate le relazioni tra didattica frontale, sperimentazione progettuale e studio individuale, utilizzando le potenzialità della diversificazione delle caratteristiche dei formati erogabili al fine di consentire agli studenti l'opportunità di fare esperienze molteplici. La trasmissione del sapere che riguarda i fondamenti delle tecniche del progetto fanno riferimento a insegnamenti disposti in un arco temporale "lungo": l'intero anno di corso.
Al progetto d'anno viene affidato il ruolo di verifica tra la sperimentazione progettuale e i diversi apporti disciplinari, anche nel senso di verifica fra teoria e pratica, fra sapere e saper fare, consentendo allo studente anche un monitoraggio effettivo delle forme cumulative dell'apprendimento.
Tutto questo troverà particolare forma espressiva nelle modalità di svolgimento della tesi di laurea del triennio che trova forma compiuta nella presentazione e discussione di un portfolio personale. Nella tesi si stabilisce un link tra monitoraggio e responsabilizzazione soggettiva dello studente e monitoraggio collettivo della struttura accademica, restituendo allo studente il senso di un pensiero critico ai fini della costruzione di una figura professionale dotata di autonomia culturale e di pensiero e consenta al dipartimento di alimentare i processi del presidio della qualità dell'Ateneo e le attività di monitoraggio e verifica del progetto formativo attribuiti alla commissione didattica paritetica.
La forma monodisciplinare di corsi e laboratori trova integrazioni specifiche anno per anno, in forma propedeutica, attraverso la definizione di un progetto d'anno. Il progetto d'anno è il luogo dell'espressione del coordinamento degli insegnamenti caratterizzanti l'anno.
Lo schema fin qui descritto si integra con l'offerta dei workshop di progettazione. Si tratta di un'esperienza progettuale di tre settimane consecutive e continuative che introduce tempi di accelerazione nelle proposte progettuali, in grado di simulare le condizioni della professione e di stimolare gli aspetti espressivi e creativi dello studente. La forma Workshop coinvolge contemporaneamente gli studenti dal primo al terzo anno superando anche le rigidità dell'appartenenza a ciascun anno di corso.
Il percorso triennale concepito dal Dipartimento Culture del Progetto consente di contenere l'offerta formativa in forma chiara e lineare all'interno dei venti esami. Inoltre, propone allo studente un equilibrato rapporto tra didattica frontale e tempo riservato allo studio, in modo da dare allo studente quei tempi e spazi necessari alla propria crescita e sviluppo personale.
Il triennio, oltre al laboratorio/progetto d'anno è interamente organizzato in corsi monodisciplinari che trovano nel progetto d'anno un luogo di confronto tra i diversi apporti delle singole discipline, consentendo in tal modo a ogni attore di monitorare l'intero processo, ciascuno per la sua parte.
Primo anno – gli orizzonti culturali e i linguaggi di base
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
L'impatto con la formazione affronta quelle discipline che sono componenti a prescindere e che sviluppano linguaggi e cultura: le discipline matematiche per l'architettura che contribuiscono a un maggior sviluppo delle conoscenze legate alle geometrie a supporto delle pratiche della rappresentazione ed in riferimento ai comportamenti strutturali descritti con i principi della meccanica; il disegno che affronta le grandi tematiche della rappresentazione nella contemporaneità, dal disegno dal vero alla geometria descrittiva, al disegno assistito ai fini della descrizione di un progetto di architettura nei contenuti tecnici e formali in modo compiuto; la storia dell'architettura che consentirà lo sviluppo di una coscienza critica e capacità di analisi degli strumenti propri del progetto che insieme alle altre discipline si svilupperanno nelle attività laboratoriali che si concretizzeranno nei progetti d'anno di ciascun anno di corso.
Il laboratorio di composizione architettonica dedicato all'apprendimento e messa in forma dei caratteri tipologico-distributivi e all'attribuzione di misura allo spazio come atto fondativo delle forme dell'antropizzazione, vedrà l'integrazione di due discipline: la composizione e la geografia. La sinergia tra le due discipline pone da subito il problema del rapporto tra manufatto e terra considerata come materiale non inerte, ma dotato di una sua specifica storia e caratteristiche geografiche e geologiche.
Si tratta di un'offerta specifica del dipartimento di culture del progetto che, insieme agli altri laboratori d'anno caratterizza il triennio ponendo fin dall'inizio i problemi dell'heritage, in una visione ampia del problema della conservazione delle testimonianze storiche e del confronto con il tempo lungo della storia, e della morfologia urbana, sia come storia della stratificazione delle morfologie della città e delle sue parti che come forma fisica e proiettiva, attraverso gli strumenti di pianificazione, della rappresentazione dei rapporti sociali e d'uso.
Secondo anno – tecniche costruttive e di controllo
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
La formazione del secondo anno sviluppa gli aspetti della storia dell'architettura legati al progetto del XX sec. e del contemporaneo, periodi nei quali l'aspetto tecnico-costruttivo è stato al centro di rilevanti riflessioni. Le discipline caratterizzanti svilupperanno i fondamenti dell'approccio ai rispettivi ambiti di interesse con particolare attenzione alle tecniche costruttive come forma di realismo e di controllo del progetto dell'architettura e di confronto con le tematiche della sostenibilità ambientale. Tutto ciò trova nell'insegnamento di paesaggio integrato nel laboratorio di composizione un' ulteriore opportunità di approfondimento delle tematiche del mondo contemporaneo in un'idea relazionale della concezione dello spazio.
Tali discipline trovano coordinamento con il progetto d'anno in maniera significativa. L'esercizio di progettazione verificherà i rapporti tra progettazione architettonica e componenti e dimensionamento strutturale, introducendo nella verifica sperimentale lo sviluppo degli aspetti tecnologico-applicativi e delle relazioni ambientali del manufatto.
Il secondo laboratorio di composizione architettonica nel quale viene integrato l'insegnamento della disciplina del paesaggio, riporta le tecniche nella dimensione della contemporaneità e della sensibilità emergente.
Terzo anno – caratterizzazione del progetto contemporaneo
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
La caratterizzazione del terzo anno è incentrata su un maggior coordinamento dei corsi delle discipline caratterizzanti ai fini dello sviluppo del progetto d'anno che trova un ulteriore riferimento alla dimensione contemporanea della professione nei corsi di estimo dedicati alla valutazione economica del manufatto in un orizzonte costi-benefici di ampio respiro e di trasporti considerando la mobilità nelle sue diverse accezioni come una delle condizioni delle forme di antropizzazione della vita contemporanea.
Si riprendono così le tematiche fondative del progetto formativo del Dipartimento dove le ragioni della composizione architettonica possono confrontarsi con una parte di città, il restauro pone maggiore accentuazione alle tecniche di conservazione dei manufatti trovando nell'insegnamento dell'urbanistica il confronto con le forme progettuali e procedurali di convivenza-inclusione di tempi, articolazioni sociali e modalità d'uso nell'ambito della città contemporanea.
Composizione: completamento di una formazione che restituisca allo studente i margini di autonomia per la progettazione di un manufatto semplice.
Il corso, inoltre, si propone di fornire all'allievo i saperi e conoscenze di carattere culturale, tecnico, fondativo e metodologico utili e necessarie sia alla formazione della figura professionale dell'architetto junior, sia a proseguire il proprio percorso formativo nel corso di laurea magistrale.
L'offerta formativa del dipartimento di Culture del Progetto sviluppa le opportunità dei vincoli normativi esistenti, costruendo un percorso formativo che introduca il massimo della qualificazione professionale in relazione al contesto di riferimento sociale e produttivo. In questo senso sono attentamente calibrate le relazioni tra didattica frontale, sperimentazione progettuale e studio individuale, utilizzando le potenzialità della diversificazione delle caratteristiche dei formati erogabili al fine di consentire agli studenti l'opportunità di fare esperienze molteplici. La trasmissione del sapere che riguarda i fondamenti delle tecniche del progetto fanno riferimento a insegnamenti disposti in un arco temporale "lungo": l'intero anno di corso.
Al progetto d'anno viene affidato il ruolo di verifica tra la sperimentazione progettuale e i diversi apporti disciplinari, anche nel senso di verifica fra teoria e pratica, fra sapere e saper fare, consentendo allo studente anche un monitoraggio effettivo delle forme cumulative dell'apprendimento.
Tutto questo troverà particolare forma espressiva nelle modalità di svolgimento della tesi di laurea del triennio che trova forma compiuta nella presentazione e discussione di un portfolio personale. Nella tesi si stabilisce un link tra monitoraggio e responsabilizzazione soggettiva dello studente e monitoraggio collettivo della struttura accademica, restituendo allo studente il senso di un pensiero critico ai fini della costruzione di una figura professionale dotata di autonomia culturale e di pensiero e consenta al dipartimento di alimentare i processi del presidio della qualità dell'Ateneo e le attività di monitoraggio e verifica del progetto formativo attribuiti alla commissione didattica paritetica.
La forma monodisciplinare di corsi e laboratori trova integrazioni specifiche anno per anno, in forma propedeutica, attraverso la definizione di un progetto d'anno. Il progetto d'anno è il luogo dell'espressione del coordinamento degli insegnamenti caratterizzanti l'anno.
Lo schema fin qui descritto si integra con l'offerta dei workshop di progettazione. Si tratta di un'esperienza progettuale di tre settimane consecutive e continuative che introduce tempi di accelerazione nelle proposte progettuali, in grado di simulare le condizioni della professione e di stimolare gli aspetti espressivi e creativi dello studente. La forma Workshop coinvolge contemporaneamente gli studenti dal primo al terzo anno superando anche le rigidità dell'appartenenza a ciascun anno di corso.
Il percorso triennale concepito dal Dipartimento Culture del Progetto consente di contenere l'offerta formativa in forma chiara e lineare all'interno dei venti esami. Inoltre, propone allo studente un equilibrato rapporto tra didattica frontale e tempo riservato allo studio, in modo da dare allo studente quei tempi e spazi necessari alla propria crescita e sviluppo personale.
Il triennio, oltre al laboratorio/progetto d'anno è interamente organizzato in corsi monodisciplinari che trovano nel progetto d'anno un luogo di confronto tra i diversi apporti delle singole discipline, consentendo in tal modo a ogni attore di monitorare l'intero processo, ciascuno per la sua parte.
Primo anno – gli orizzonti culturali e i linguaggi di base
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
L'impatto con la formazione affronta quelle discipline che sono componenti a prescindere e che sviluppano linguaggi e cultura: le discipline matematiche per l'architettura che contribuiscono a un maggior sviluppo delle conoscenze legate alle geometrie a supporto delle pratiche della rappresentazione ed in riferimento ai comportamenti strutturali descritti con i principi della meccanica; il disegno che affronta le grandi tematiche della rappresentazione nella contemporaneità, dal disegno dal vero alla geometria descrittiva, al disegno assistito ai fini della descrizione di un progetto di architettura nei contenuti tecnici e formali in modo compiuto; la storia dell'architettura che consentirà lo sviluppo di una coscienza critica e capacità di analisi degli strumenti propri del progetto che insieme alle altre discipline si svilupperanno nelle attività laboratoriali che si concretizzeranno nei progetti d'anno di ciascun anno di corso.
Il laboratorio di composizione architettonica dedicato all'apprendimento e messa in forma dei caratteri tipologico-distributivi e all'attribuzione di misura allo spazio come atto fondativo delle forme dell'antropizzazione, vedrà l'integrazione di due discipline: la composizione e la geografia. La sinergia tra le due discipline pone da subito il problema del rapporto tra manufatto e terra considerata come materiale non inerte, ma dotato di una sua specifica storia e caratteristiche geografiche e geologiche.
Si tratta di un'offerta specifica del dipartimento di culture del progetto che, insieme agli altri laboratori d'anno caratterizza il triennio ponendo fin dall'inizio i problemi dell'heritage, in una visione ampia del problema della conservazione delle testimonianze storiche e del confronto con il tempo lungo della storia, e della morfologia urbana, sia come storia della stratificazione delle morfologie della città e delle sue parti che come forma fisica e proiettiva, attraverso gli strumenti di pianificazione, della rappresentazione dei rapporti sociali e d'uso.
Secondo anno – tecniche costruttive e di controllo
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
La formazione del secondo anno sviluppa gli aspetti della storia dell'architettura legati al progetto del XX sec. e del contemporaneo, periodi nei quali l'aspetto tecnico-costruttivo è stato al centro di rilevanti riflessioni. Le discipline caratterizzanti svilupperanno i fondamenti dell'approccio ai rispettivi ambiti di interesse con particolare attenzione alle tecniche costruttive come forma di realismo e di controllo del progetto dell'architettura e di confronto con le tematiche della sostenibilità ambientale. Tutto ciò trova nell'insegnamento di paesaggio integrato nel laboratorio di composizione un' ulteriore opportunità di approfondimento delle tematiche del mondo contemporaneo in un'idea relazionale della concezione dello spazio.
Tali discipline trovano coordinamento con il progetto d'anno in maniera significativa. L'esercizio di progettazione verificherà i rapporti tra progettazione architettonica e componenti e dimensionamento strutturale, introducendo nella verifica sperimentale lo sviluppo degli aspetti tecnologico-applicativi e delle relazioni ambientali del manufatto.
Il secondo laboratorio di composizione architettonica nel quale viene integrato l'insegnamento della disciplina del paesaggio, riporta le tecniche nella dimensione della contemporaneità e della sensibilità emergente.
Terzo anno – caratterizzazione del progetto contemporaneo
Organizzato in un laboratorio/progetto d'anno e un pacchetto di corsi monodisciplinari.
La caratterizzazione del terzo anno è incentrata su un maggior coordinamento dei corsi delle discipline caratterizzanti ai fini dello sviluppo del progetto d'anno che trova un ulteriore riferimento alla dimensione contemporanea della professione nei corsi di estimo dedicati alla valutazione economica del manufatto in un orizzonte costi-benefici di ampio respiro e di trasporti considerando la mobilità nelle sue diverse accezioni come una delle condizioni delle forme di antropizzazione della vita contemporanea.
Si riprendono così le tematiche fondative del progetto formativo del Dipartimento dove le ragioni della composizione architettonica possono confrontarsi con una parte di città, il restauro pone maggiore accentuazione alle tecniche di conservazione dei manufatti trovando nell'insegnamento dell'urbanistica il confronto con le forme progettuali e procedurali di convivenza-inclusione di tempi, articolazioni sociali e modalità d'uso nell'ambito della città contemporanea.
Composizione: completamento di una formazione che restituisca allo studente i margini di autonomia per la progettazione di un manufatto semplice.
Autonomia di giudizi
Il percorso formativo si pone l'obiettivo di restituire allo studente un'autonomia operativa come fondamento e coscienza di pensiero critico capace di vedere la complessità di un "progetto semplice", ovvero intende formare una figura professionale munita della capacità di formulare giudizi e assumere scelte appropriate e consapevoli tenendo conto della storia della disciplina, dei vincoli normativi e del programma del progetto all'interno di un quadro di coscienza civile ed etica.
Tale figura è inoltre capace di individuare in autonomia le forme e le modalità di realizzazione più adatte all'oggetto della progettazione, allo scenario di riferimento.
Il raggiungimento di tali obiettivi avviene mediante corsi monodisciplinari e laboratori di progettazione d'anno in cui vengono impartite modalità metodologiche e approcci didattici diversi. Nel laboratorio d'anno viene verificata la capacità degli studenti di operare delle sintesi significative degli insegnamenti disciplinari impartiti nei corsi paralleli e che concorrono al progetto. Particolare attenzione è riservata all'autonomia di giudizio dimostrata dallo studente nell'illustrare l'ordine logico e metodologico del processo progettuale sviluppato, anche in riferimento ad altre esperienze architettoniche coerenti e confrontabili.
Tale figura è inoltre capace di individuare in autonomia le forme e le modalità di realizzazione più adatte all'oggetto della progettazione, allo scenario di riferimento.
Il raggiungimento di tali obiettivi avviene mediante corsi monodisciplinari e laboratori di progettazione d'anno in cui vengono impartite modalità metodologiche e approcci didattici diversi. Nel laboratorio d'anno viene verificata la capacità degli studenti di operare delle sintesi significative degli insegnamenti disciplinari impartiti nei corsi paralleli e che concorrono al progetto. Particolare attenzione è riservata all'autonomia di giudizio dimostrata dallo studente nell'illustrare l'ordine logico e metodologico del processo progettuale sviluppato, anche in riferimento ad altre esperienze architettoniche coerenti e confrontabili.
Abilità comunicative
Il percorso formativo ha tra gli obiettivi quello di formare una figura professionale munita della capacità di comunicare il progetto a interlocutori diversi per ruolo e competenze, riuscendo attraverso la sperimentazione pratica a coniugare intenzioni, obiettivi e soluzioni figurative e costruttive.
Tale figura deve essere dotata di una capacità di individuare le forme e le modalità di comunicazione più adatte all'oggetto della comunicazione, allo scenario di riferimento e, non ultimo, all'obiettivo.
Deve essere in grado di valutare gli effetti nel contesto dello stile comunicativo prescelto, di sostenere un confronto pubblico sui temi in discussione, di usare gli strumenti comunicativi più efficaci, secondo l'interlocutore, per argomentare le ragioni delle proposte progettuali in modo consapevole e chiaro. In particolare, deve essere in grado di stabilire relazioni significative ed efficaci tra conoscenza esperta e senso comune.
La verifica dei risultati avverrà attraverso il continuo lavoro di revisione di sviluppo del progetto, il confronto nell'ambito dei seminari tematici e l'utilizzo delle tecniche di comunicazione digitale.
Tale figura deve essere dotata di una capacità di individuare le forme e le modalità di comunicazione più adatte all'oggetto della comunicazione, allo scenario di riferimento e, non ultimo, all'obiettivo.
Deve essere in grado di valutare gli effetti nel contesto dello stile comunicativo prescelto, di sostenere un confronto pubblico sui temi in discussione, di usare gli strumenti comunicativi più efficaci, secondo l'interlocutore, per argomentare le ragioni delle proposte progettuali in modo consapevole e chiaro. In particolare, deve essere in grado di stabilire relazioni significative ed efficaci tra conoscenza esperta e senso comune.
La verifica dei risultati avverrà attraverso il continuo lavoro di revisione di sviluppo del progetto, il confronto nell'ambito dei seminari tematici e l'utilizzo delle tecniche di comunicazione digitale.
Capacità di apprendimento
Il passaggio dall'insegnamento all'apprendimento e alla sua verifica è un elemento centrale dell'intero processo formativo che trova particolare riferimento nelle forme organizzative dei corsi e dei laboratori attraverso seminari di discussione e di confronto nella forma del laboratorio d'anno, volto a verificare le capacità di apprendimento delle relazioni interdisciplinari per la definizione di un progetto di architettura inteso anche come esercizio logico e creativo che porta una molteplicità di variabili a soluzione formalmente compiuta.
I risultati maturati saranno verificati attraverso:
- all'interno dei corsi annuali mediante verifiche intermedie anche di carattere seminariale
- attraverso colloqui e revisioni dello sviluppo del progetto
I risultati maturati saranno verificati attraverso:
- all'interno dei corsi annuali mediante verifiche intermedie anche di carattere seminariale
- attraverso colloqui e revisioni dello sviluppo del progetto
Requisiti di accesso
Il test d'accesso e il numero di studenti iscritti sono programmati a livello nazionale. Le conoscenze richieste sono quelle che fanno parte di una buona formazione acquisita nell'ambito della scuola secondaria superiore, liceale o anche tecnica. Per un approccio migliore al corso di studio sono utili competenze e capacità di carattere analitico interpretativo con un particolare inclinazione al progetto. Sono altresì auspicabili interessi di carattere più generale sia umanistici, sia tecnici.
Prima dell'avvio dei corsi è prevista una verifica informale delle conoscenze matematiche, di storia, della rappresentazione e dell'inglese. In caso venissero accertate delle carenze di preparazione in questi ambiti, prima dell'avvio delle attività formative del primo anno è prevista l'organizzazione di corsi di riallinemento.
Prima dell'avvio dei corsi è prevista una verifica informale delle conoscenze matematiche, di storia, della rappresentazione e dell'inglese. In caso venissero accertate delle carenze di preparazione in questi ambiti, prima dell'avvio delle attività formative del primo anno è prevista l'organizzazione di corsi di riallinemento.
Esame finale
Il percorso formativo del triennio si conclude con la discussione di una tesi nella forma della costruzione di un port-folio personale di presentazione del candidato che ripercorra in forma critica le esperienze maturate. La realizzazione del port-folio rappresenta un'ulteriore prova formativa in rapporto al mondo professionale e una verifica del completamento di un percorso che restituisca allo studente i margini di autonomia per la progettazione di un “manufatto semplice” e contemporaneamente sviluppi interessi e curiosità intellettuali per la prosecuzione eventuale degli studi nell'ambito delle lauree magistrali.